Se­gni A t t r i b u t i
le 3 qua­dru­pli­ci­tà de­gli Ele­men­ti

L'anel­lo Zo­dia­ca­le, pro­iet­ta­to in quel­la tra­iet­to­ria cir­co­la­re che è l'Ec­lit­ti­ca, scan­di­sce le ma­ni­fe­sta­zio­ni del ci­clo vi­ta­le in 12 tap­pe, ca­rat­te­riz­zate da al­cu­ni pa­ra­me­tri ba­si­la­ri - diur­no­/not­tur­no, di tri­pli­ci­tà e qua­dru­pli­ci­tà - ar­ti­co­la­ti in modo tale per cui la loro com­bi­na­zio­ne e l'ana­li­si po­treb­be­ro for­se ba­sta­re a svi­sce­ra­re la na­tu­ra spe­ci­fi­ca di ogni set­to­re nei più in­ti­mi det­ta­gli. Ma po­i­ché tale di­na­mi­ca si esten­de ol­tre i con­fi­ni del pen­sie­ro di tut­ti i gior­ni, si pre­fe­ri­sce sud­di­vi­de­re ogni area ri­ve­sten­dola di de­fi­ni­zio­ni, pur sa­pen­do che que­sta co­mo­di­tà ri­schie­rà di tra­dur­si in una gab­bia spe­cu­la­ti­va del pen­sie­ro, li­mi­tan­do l'esplo­ra­zio­ne e la com­pren­sio­ne del­la re­al­tà cir­co­stan­te. Re­al­tà nel­la qua­le non esi­ste in­di­vi­duo o si­tua­zio­ne iden­ti­ca ad un'al­tra.
I fat­to­ri ba­si­la­ri del ci­clo Zo­dia­ca­le ra­por­tato alla vita ter­re­na sono (da cul­tu­ra mil­le­naria) i quat­tro co­sid­det­ti Ele­men­ti, os­sia le com­po­nen­ti in es­sen­za di Ter­ra, Aria, Ac­qua, Fu­o­co, cia­scu­na rap­por­ta­ta a tre li­vel­li di una di­na­mi­ca che si ri­pro­po­ne ad ogni sta­gio­ne, det­ti:
Car­di­na­le, Fis­so, Mu­te­vo­le,
ad in­di­ca­re la fase di in­gres­so ed av­via­men­to di una sta­gio­ne, la sua re­a­liz­za­ta pie­nez­za e le fase di de­cli­no e tra­sfor­ma­zio­ne.
Come si può ve­de­re in fi­gu­ra, que­sti tre sta­di si ri­pro­pon­go­no sia in modo con­ti­guo di sta­gio­ne in sta­gio­ne, che di­stri­bu­i­ti nel­la tri­pli­ci­tà di cia­scun Ele­men­to.
Nel­la se­quen­za che li rac­chiu­de non man­ca la pul­sa­zio­ne bi­na­ria che al­ter­na se­gno po­si­ti­vo e ne­ga­ti­vo, ov­ve­ro il Ma­schi­le­/Fem­mi­ni­le, Diur­no­/Not­tur­no, Yôn[g]­/Yin.
Per un ap­proc­cio tra­di­zio­na­le, val­go­no le due fi­gu­re che ne ri­as­su­mo­no lo sche­ma, evi­den­zian­do le re­la­zio­ni sia sta­gio­na­li che di di­stri­bu­zio­ne.
le 4 triplicità degli Elementi

In ve­ri­tà, que­st'ac­ce­zio­ne am­pia­men­te dif­fu­sa che fa capo a Tri­pli­ci­tà e Qua­dru­pli­ci­tà, ha im­pli­ca­zio­ni as­sai più pro­fon­de e com­ples­se di una sem­pli­ce clas­si­fi­ca­zio­ne. Pri­ma fra tutte, ­la ri­pro­du­zio­ne cel­lu­la­re - os­sia il re­pli­carsi del­la me­mo­ria ge­ne­ti­ca pre­sen­te nel nu­cleo del­la cel­lu­la stes­sa - ci mo­stra come essa sia co­di­fi­ca­ta dal­la pura e sem­pli­ce com­bi­na­zio­ne di quat­tro Ele­men­ti di base, or­ga­niz­za­ti tre a tre in spe­ci­fi­che con­ca­te­na­zio­ni ge­o­me­tri­che, che si svi­lup­pa­no nel­la nota strut­tu­ra a dop­pia eli­ca, ren­den­do il DNA ca­pa­ce di ca­rat­te­riz­za­re e di­ver­si­fi­ca­re tut­te le for­me o gli or­ga­ni­smi vi­ven­ti nel­la bio­sfe­ra.
Nel 5° ca­pi­to­lo del mio trat­ta­to («Il Se­gre­to dei 5 Riti Ti­be­ta­ni»), dal ti­to­lo: «dall'UNO ai 4 ele­men­ti», è il­lu­stra­to il pro­ces­so di con­fi­gu­ra­zio­ne dei va­lo­ri zo­dia­ca­li in re­la­zio­ne ai tre assi di­re­zio­na­li nel­lo spa­zio (ge­ne­ri­ca­mente x, y e z, come le tre pro­prie­tà di­ret­ti­ve del pro­ces­so vi­ta­le, cia­scu­na rap­pre­sen­tata dal­la pro­pria cro­ce de­gli ele­men­ti). Ne ri­pro­du­co un estrat­to, che guiderà nell'in­ter­pre­ta­re le fi­gu­ra so­pra­stan­te aiu­tan­doci a fo­ca­liz­zarne gli aspet­ti tra­di­zio­na­li ed uno de­gli dia­gram­mi più com­ple­ti.
Le 4 sta­gio­ni sono ar­ti­co­la­te se­con­do una lo­gi­ca che non ri­pro­du­ce nel­la sua se­quen­za cir­co­la­re [solo] lo sche­ma ele­men­ta­re del­le 2+2 po­la­ri­tà con­trap­po­ste, ben­sì uno sche­ma do­de­ca­gonale fon­da­to sul­le quat­tro tri­pli­ci­tà. Ciò do­vreb­be scio­glie­re il nodo dei fre­quen­ti li­mi­ti espo­si­ti­vi ed in­ter­pre­ta­ti­vi, de­ri­van­ti dal­la ne­ces­si­tà di iden­ti­fi­ca­re ogni sta­gio­ne con un ele­men­to che oc­cu­pi la cor­ri­spon­den­te po­si­zio­ne nel­lo sche­ma già vi­sio­na­to. Men­tre la co­mu­ne ten­den­za è at­tri­bu­i­re il Fu­o­co all’Esta­te, as­si­stiamo a ri­pe­tu­te di­ver­gen­ze quan­to all’In­ver­no, qua­li­fi­ca­to come Ac­qua da cer­ti au­to­ri, men­tre la Ter­ra è data alla Pri­ma­ve­ra. Al­tri con­fe­ri­sco­no va­lo­ri alle sta­gio­ni in ro­ta­zio­ne op­po­sta, quin­di Fu­o­co alla Pri­ma­ve­ra, Aria all’Esta­te, Ac­qua all’Au­tun­no. Nell’Astro­lo­gia oc­ci­den­ta­le ogni sta­gio­ne pre­sen­ta tre vol­ti, uno per ogni se­gno Zo­dia­ca­le che la com­po­ne, ca­rat­te­riz­zati da tre ele­men­ti, che si sus­se­guo­no nell’or­di­ne Ter­ra, Aria, Ac­qua, Fu­o­co.
Cia­scu­no di que­sti iden­ti­fi­ca una cro­ce di 4 ele­men­ti (qua­dru­pli­ci­tà) con­fi­gu­ra­ti a ro­ta­zio­ne, ma sem­pre nel­la se­quen­za [an­tio­ra­ria]: Ter­ra, Fu­o­co, Ac­qua, Aria, che è di di­re­zio­ne op­po­sta a quel­la dei Se­gni con­ti­gui, cioè Ter­ra, Aria, Ac­qua, Fu­o­co; allo stes­so modo ognu­no dei 4 sta­di del pro­ces­so pre­sen­ta tre vol­ti (tri­pli­ci­tà): uno all’ini­zio di una sta­gio­ne (car­di­na­le), uno al cen­tro (fis­so) di una sta­gio­ne, uno al fi­ni­re di una sta­gio­ne (mu­te­vo­le). An­che le 3 cro­ci che essi ven­go­no a for­ma­re, cia­scu­na co­sti­tu­i­ta da tut­ti 4 gli ele­men­ti, sono de­fi­ni­te Car­di­na­le la pri­ma, Fis­sa la se­con­da e Mo­bi­le o mu­te­vo­le la ter­za, con­cet­ti ri­con­du­ci­bili ai tre pia­ni in cui si at­tua il pro­ces­so del ci­clo vi­ta­le di cia­scu­na for­ma in es­se­re. Tut­to que­sto si­gni­fi­ca che ogni sta­gio­ne si espri­me a tre li­vel­li che in ter­mi­ni più pros­si­mi po­tre­mo de­fi­ni­re di av­via­men­to, di sta­bi­liz­za­zio­ne e di scio­gli­men­to.
Que­sti tre com­pi­ti dell’at­tua­zio­ne di ogni sin­go­la fase sono eser­ci­ta­ti dall’in­ter­ven­to di ele­men­ti di­ver­si di sta­gio­ne in sta­gio­ne, che si al­ter­na­no dall’una all’al­tra se­con­do una pre­ci­sa leg­ge di ro­ta­zio­ne.
La Re­go­la è im­per­nia­ta sul fat­to che ogni pia­no, sin­cro­niz­za­to su tut­te 4 le sta­gio­ni, vede per cia­scu­na un ele­men­to uni­vo­co del qua­ter­na­rio. Si ve­ri­fi­ca cioè che ogni sta­gio­ne, alla fase car­di­na­le sem­pre co­sti­tu­i­ta dal suo pri­mo mese, sia go­ver­nata da un ele­men­to di­ver­so in cor­ri­spon­den­za alla po­si­zio­ne oc­cu­pa­ta sul­la cro­ce. In pra­ti­ca, men­tre l’In­ver­no vede la sua fase car­di­na­le par­ti­re dal­la Ter­ra, la Pri­ma­ve­ra la vede nel Fu­o­co, l’Esta­te nell’Ac­qua e l’Au­tun­no nell’Aria. In re­la­zio­ne alla fase Fis­sa, l’In­ver­no pas­sa all’ele­men­to Aria, la Pri­ma­ve­ra alla Ter­ra e così via.
No­ta­re che la fase fis­sa di ogni sta­gio­ne cor­ri­spon­de all’ele­men­to car­di­na­le nel­la sta­gio­ne pre­ce­den­te; così l’In­ver­no pas­sa all’Aria nel­la sua ma­ni­fe­sta­zio­ne fis­sa, men­tre l’Au­tun­no era ispi­ra­to all’Aria nel­la sua fase car­di­na­le. Così la Pri­ma­ve­ra pas­serà a sua vol­ta all’Aria al ter­zo sta­dio, nel­la sua fase ter­mi­na­le cioè al li­vel­lo mu­te­vo­le dell’aria. Quan­do il Sole, dall’Aria del­la Pri­ma­ve­ra pas­serà all’Ac­qua, vi sarà pas­sag­gio ad una fase car­di­na­le con l’in­gres­so nel­l’Esta­te.
”.
Que­sta pa­no­ra­mi­ca è uti­le ad in­tro­dur­re il cri­te­rio di col­lo­ca­zio­ne in­te­so a for­mu­la­re un qua­dro as­sai più re­a­li­sti­co dei due dia­gram­mi bi­di­men­sio­na­li, ap­pli­can­dolo ad un so­li­do atto a rap­pre­sen­ta­re e con­den­sa­re la “ra­tio” del­la strut­tu­ra astrat­ta dell'esi­sten­te.
L'as­set­to enun­cia­to è fon­da­men­to del­la for­ma­zio­ne del cubo, o Pie­tra cu­bi­ca per chi pre­fe­ri­sce, che tut­ta­via rap­pre­sen­ta solo il ver­san­te sta­ti­co del­la re­al­tà fat­ta ma­te­ria, espres­sio­ne nel­le sue tra­me di un ri­cor­si­vo dua­li­smo. Pos­sia­mo no­ta­re a tal pro­po­si­to come ad es. i Se­gni di Fu­o­co ed Aria sia­no col­le­ga­ti nel­lo spa­zio sfe­ri­co da di­stan­ze de­fi­ni­bi­li di Tri­go­no, ove Ter­ra ed Ac­qua si ad­den­sino in qua­dran­ti del cubo dia­go­nal­mente op­po­sti. Vie­ne in­fat­ti da chie­der­si da dove trag­ga ori­gi­ne una sif­fat­ta di­stri­bu­zio­ne, a tut­ta pri­ma un po' osti­ca alla per­ce­zio­ne in­tel­let­ti­va, e qua­le sia il suo sen­so com­piu­to.
Ed ecco una stu­pen­da ri­ve­la­zio­ne: ce lo spie­ga e di­spie­ga esa­u­rien­te­mente un'al­tro so­li­do ge­o­me­tri­co. A tal fine ri­ve­dre­mo ora il pro­ces­so in­cen­tra­to in una strut­tu­ra 'stel­la­re', ra­di­ce e cu­o­re di ogni for­ma­zio­ne suc­ce­dente. È la fi­gu­ra del Te­tra­e­dro ad espri­merne ap­pie­no il lato di­na­mi­co, la­ten­te o me­glio vir­tua­le, qua­le chia­ro em­ble­ma di po­ten­za in es­se­re.
Come dire: Materia e Spirito.
ARIE­TE
La per­so­na­li­tà e l’Io fi­si­co; ten­den­ze, modo di es­se­re, in­te­res­si. Ap­pli­ca­zio­ne di sé nell’azio­ne. Es­ser con­vin­ti, mo­ti­va­ti. De­ter­mi­na­zione, Ag­gres­si­vi­tà.
TORO
Le proprie conquiste materiali, le acquisizioni realizzate con le proprie capacità, il guadagno, l’acquisto. Il gusto per le cose.
GEMELLI
Scambi e informazioni nell’ambito circostante, parenti, amici, vie di comunicazione immediate. Movimento, mobilità, curiosità.
CANCRO
L’intimità; il focolare domestico; genitori e anziani; i ricordi; possedimenti patrimoniali. Istituzione e tradizione.
LEONE
La pro­pria cre­a­ti­vi­tà e at­tua­zio­ne; pia­ce­ri, gio­chi, spe­cu­la­zio­ni; fi­gli, re­a­liz­za­zio­ni; tri­on­fo del­la fi­si­ci­tà. Au­to­affermazione come pun­to di par­ten­za.
VERGINE
Man­sio­ni e tra­va­glio quo­ti­dia­ni; ob­bli­ga­zio­ni, im­pe­gni, su­bal­ter­ni, ani­ma­li; pro­ve mi­no­ri; ma­lat­tie; ma­nie. L'or­di­ne: ogni cosa al suo po­sto.
BILANCIA
La com­ple­men­ta­ri­tà: co­niu­gi, as­so­cia­ti, op­po­nen­ti; con­tro­ver­sie le­ga­li e for­ma­li; sim­bio­si e rot­tu­re; giu­di­zio. De­ci­sio­ne­/in­de­ci­sio­ne. Este­ti­ca, ele­gan­za, arte.
SCORPIONE
Polo del­la di­sgre­ga­zio­ne e dis-or­ga­niz­za­zio­ne, ma­ce­ra­zio­ne; ri­di­stri­bu­zio­ne, ere­di­tà; ven­di­ta. Mi­ste­ro, ses­sua­li­tà mor­bo­sa.
SAGITTARIO
Ver­so il fu­tu­ro ed il su­pre­mo; gran­di viag­gi fi­si­ci e spi­ri­tua­li, l'este­ro; fi­lo­so­fia, so­cia­li­tà; spe­ran­za; si­cu­rez­za.
CAPRICORNO
At­tua­zio­ne so­cia­le; po­ten­zia­li­tà tra­dot­ta in im­pron­ta, re­a­liz­za­zio­ne, car­rie­ra, ri­co­no­sci­menti. De­ter­mi­na­zio­ne.
AQUARIO
Ami­ci­zie e ap­pog­gi; co­smo­po­li­ti­smo, co­mu­ni­tarietà, man­te­ni­men­to dei va­lo­ri, al­tru­i­smo, in­di­pen­den­za.
PESCI
Le pro­ve mag­gio­ri; «l’ora del­la ve­ri­tà», au­to­affermazione, con­fi­ni; ca­du­ta o su­pe­ra­men­to; im­pe­di­men­ti oc­cul­ti, pri­gio­nia.
  (descrizione introduttiva)

  Sui 360 Gradi dello Zodiaco

A par­ti­re da nu­me­ri che rac­chiu­do­no la per­fe­zio­ne, come 3, 10, 12.. l'arco dell'anno è di­vi­so nei 360 gra­di, che si ap­pli­ca­no an­che allo Zo­dia­co. Così ogni Se­gno si esten­de per 30 di­ver­si gra­di, cia­scu­no dei qua­li es­sen­do do­ta­to di pro­pria 'iden­ti­tà', è "in gra­do" - è il caso di dir­lo - di ali­men­ta­re con pe­cu­lia­ri­tà spe­ci­fi­ca le ma­ni­fe­sta­zio­ni che vi sog­gior­nano.
Su que­sta pre­mes­sa sono sta­te af­fi­da­te ai se­co­li di­ver­se se­quen­ze de­scrit­ti­ve, che at­tri­bu­i­sco­no a cia­scun gra­do pro­prie­tà e ca­rat­te­re qua­si sem­pre sin­te­tiz­za­to in una fi­gu­ra sce­ni­ca o sim­bo­li­ca, che si pre­sta so­ven­te a va­rie in­ter­pre­ta­zio­ni.
Ho avu­to modo di esa­mi­nar­ne più di una, sen­za tro­var­le più sod­di­sfa­centi del­le de­scri­zio­ni dei 360 gra­di zo­dia­ca­li date da An­dré L'Eclair, no­stro va­len­te con­tem­po­ra­neo, ove ho tro­va­to il­lu­mi­nan­ti di­ver­si pas­si e ri­spon­den­ti in modo sor­pren­den­te a vari casi che ho esa­mi­na­to; le ana­li­si sono lu­ci­de e co­e­ren­ti, non­ché do­cu­men­ta­te da va­li­di esem­pi sto­ri­ci. Non è al mo­men­to pos­si­bi­le ri­pro­dur­ne i det­ta­gli sot­to AstroTime, tut­ta­via ri­fe­rirò di uno dei suoi enun­cia­ti più ine­di­ti e sor­pren­den­ti, aven­do de­ci­so dopo ve­ri­fi­che ri­cor­ren­ti di in­te­grar­ne i va­lo­ri nei cri­te­ri di la­yo­ut del­le Car­te-del-Cie­lo pro­dot­te ne­gli anni: l'iden­ti­fi­ca­zio­ne dei 7 gra­di Re­ga­li e dei 7 gra­di Di­strut­ti­vi pre­sen­ti nel­lo Zo­dia­co. Se ne tro­va trac­cia ri­as­sun­ti­va nel «Pic­co­lo Trat­ta­to di Astro­lo­gia», come pure nel suo «Astro­lo­gia Ere­ti­ca» pub­bli­ca­ti dal C.I.D.A. e de­scri­zio­ne com­ple­ta in una mo­no­gra­fia in due di­spen­se pub­bli­ca­ta pri­va­ta­men­te in­tor­no al 1984. De­scri­zio­ni del «Ca­len­da­rio Tebaico» cor­ri­spon­dono in più pun­ti, ma non sem­pre in modo così in­ci­si­vo.

Nel­lo Zo­dia­co vi sono set­te gra­di Re­ga­li:
  • il di­ciot­te­si­mo dell'Arie­te,
17^
  • il nono dei Gemini,
8^
  • il set­ti­mo del Le­o­ne,
6^
  • il ven­ti­cin­que­si­mo del­la Ver­gi­ne,
24^
  • il tre­di­ce­si­mo dell'Aqui­la (se pre­fe­ri­te, del­lo "Scorpione"),
12^
  • l'un­di­ce­si­mo del Ca­pri­cor­no,
11^
  • il tren­te­si­mo dell'Aqua­rio
29^
Mol­ti al­tri gra­di pre­sa­gi­sco­no car­rie­re, bu­o­ne, ot­ti­me.. .. ma que­sti por­ta­no dal nul­la all'im­pe­ro.. .. e po­i­ché tut­ti im­pe­ra­to­ri non potre­mo es­se­re, tra­du­cia­molo in "un'af­fer­ma­zio­ne, este­rio­re e­/o in­te­rio­re, di su­pre­mo li­vel­lo esi­sten­zia­le".
Esi­sto­no mol­ti gra­di di scon­for­to, di ma­lat­tia, di di­spe­ra­zio­ne; ma set­te sono i gra­di Di­strut­ti­vi pro­pria­men­te det­ti, stan­te l'ine­vi­ta­bi­le po­te­re ne­ga­ti­vo o ne­ga­ti­vizzante, ri­vol­to a quel Cam­po che ne è af­flit­to ed alle par­ti che ne ri­sen­to­no per quel che si fa o si su­bi­sce, se­con­do il con­te­sto del tema. Essi sono:
  • il ven­ti­tre­e­si­mo dell'Arie­te,
22¨
  • il tre­di­ce­si­mo dei Gemini,
12¨
  • il de­ci­mo del Le­o­ne,
  • il pri­mo del­la Li­bra,
  • il di­cian­no­ve­si­mo dell'Aqui­la,
18¨
  • il di­cian­no­ve­si­mo di Ca­pri­cor­no,
18¨
  • il quar­to dei Pe­sci.
In tut­ti i dia­gram­mi pro­dot­ti fino ad oggi tali gra­di sono evi­den­zia­ti da un sim­bo­lo spe­ci­fi­co che so­sti­tu­i­sce quel­lo usua­le: |°|:
  1. per i gra­di Re­ga­li è |^|
  2. per i gra­di Di­strut­ti­vi è il suo op­po­sto cioè a dire un sim­bo­lo si­mi­la­re con la pun­ta ri­vol­ta in bas­so (ca­ron); ma sic­co­me nel Web non ne è pre­vi­sto l'uso, si è op­ta­to ri­cor­re­re in que­ste pa­gi­ne al dop­pio pun­to |¨| (die­re­si), che ram­men­ta se­pa­ra­zio­ne e dua­li­smo.
Po­i­ché l'ag­get­ti­vo nu­me­ra­le può trar­re in in­gan­no (il di­ciot­te­si­mo in­di­ca l'arco che va da 17° a 18°), ri­pro­du­co an­che il gra­do esat­to con la no­ta­zio­ne adot­ta­ta nei dia­gram­mi, per una pron­ta con­sul­ta­zio­ne.