I 3 Pianeti transaturniani | ||
L'esperienza dell'incarnazione è come un Purgatorio per la nostra Realtà nello spirito; cercare di viverla come un Paradiso può facilmente renderla un Inferno
| ||
Introduzione | ||
Con Urano, varcata la soglia del settenario, si passa ad una dimensione che non riflette la nostra consapevolezza diurna ed il nostro normale livello di coscienza e razionalità; si direbbe che i Tre grandi abbiano piuttosto a che vedere con il nostro stato pre-natale e forse anche l'immediato post-mortem. La trilogia che ne investe le figure
si mantiene tuttavia coerente su diversi piani, da quello occulto a quello storico ed individuale, concertando prerogative e qualità parallele nella sfera del comportamento. Possiamo tentare di focalizzare tali piani come karmico, genetico, storico-sociale e personale, riscontrando come si traducano le pulsioni radicali attraverso il filtro di ciascuno di essi. Parlare del piano karmico è come addentrarsi in un territorio che la Natura ci preclude d'ufficio, trattando una tematica la cui portata oltrepassa la comprensione contingente; per di più, le parole non possono ritracciare i confini della conoscenza, laddove la memoria è stata intenzionalmente delimitata. Cercare di razionalizzare il carattere dei 'Tre grandi' comporta pertanto indubbi compromessi, poiché concernono piani del nostro essere dei quali, nella fase attuale, non abbiamo padronanza. Possiamo al massimo tentare di interpretarne il senso in base ai Campi e gli Aspetti, in una vista che ne converta la potenzialità al piano di esperienza presente. ![]() PlutoneLa 'prima ratio' è Plutone, governando l'unione dei sessi, donde l'attimo del concepimento.Quanto all'effetto della rivoluzione Plutoniana sul piano storico-sociale, è oggetto di diversi studi e pubblicazioni, ma esula dal contesto di AstroTime. Sul piano genetico il Pianeta rappresenta la figura ancestrale del Padre nella sua significazione più profonda e sentita, quella che domina il mondo conscio ed inconscio dell'individuo; ma anche la presenza, o personalità occulta del genitore. La Volontà, il Potere assoluto, irriducibile, indomabile. Rappresenta quello che ognuno vuole in profondità, anche senza saperlo; le pulsioni per attuarlo verranno poi veicolate da Marte e Venere. ![]() Sul piano individuale la posizione di detti valori si colloca in una di 12 Case della vita terrena, ove riversa principalmente il suo potenziale in accordo alla pre-destinazione del soggetto. Esso rivela in quale campo la natura superiore dell'individuo è destinata ad estrinsecarsi; da non confondersi con il campo X, ove la persona si realizza in seno all'ambiente in quanto a carriera, posizione sociale etc.. Se è retrogrado, siamo probabilmente di fronte ad una situazione specificamente debitoria. (nota) ![]() | Eros, nato da Afrodite e Vulcano e dio dell'amore, originariamente identificava una delle forze primigenie della natura: figlio del Caos, impersonava l'armonia e la potenza creativa del Logos; solo in un primo momento di decadenza fu individuato come giovane bell'aspetto e pieno di fascino, sempre animato da bramosia e desiderio; la cultura Romana lo ridimensionò poi al Cupido dispettoso, bendato e provvisto di arco e frecce d'argento (le pungenti sensazioni lunari) che scagliava alla cieca mirando al cuore.
| |
![]() NettunoLa 'seconda ratio' è Nettuno, la grande Madre, che tutto avvolge; grande nutrice che mantiene in progresso la più vasta miriade di specie viventi.A monte dell'esperienza personale, domina la fase della gestazione; ed è anche la presenza, o personalità occulta della genitrice nella sfera esistenziale del soggetto. Come oceano di cui siamo i pesci, ci allatta per tutta la vita, costituendo il tramite tra persona e flusso cosmico-spirituale. È in ordine a ciascuno scegliere se e come volgersi al suo richiamo attivamente, passivamente, socialmente o interiormente. Dal lato spirituale può offrire una via per riconnettersi all'infinito che è in noi; sotto l'aspetto esistenziale, prerogative di reciprocità con l'habitat umano, come pure della sua armonizzazione sono poi assunte ed impersonate o interpretate da Giove, con il supporto intellettuale, coordinativo e dialettico dell'infaticabile Mercurio. Attiene comunque alla vastità dell'ecosistema. |
Anche questo è un concetto che vuole essere rischiarato, soprattutto per i corpi più lenti, che interessano intere generazioni: per quanto il momento astrologico della nascita corrisponda massimamente ai propositi ed alle esigenze evolutive di ognuno, è evidente esso non è configurabile in base alle premesse del soggetto, ma è quest'ultimo che vi si dovrà adattare. Significa che se non tutte le composizioni planetarie di quell'istante potranno rimarcare con uguale pertinenza i precedenti del nativo, per ciascuna egli sarà portato ad affrontare un certo tipo di situazione, in forma più o meno impegnativa in dipendenza appunto dalle reali corrispondenze preesistenti. In ogni caso, niente si risolve tutto in una vita ed a stabilire la priorità storica per il soggetto, le Case indicano assai chiaramente i campi di applicazione in cui si rendono necessarie dette riprove.
Sul concetto di karma, o predestinazione o Destino si è molto detto e molto si discute. Dal punto di vista di chi scrive, o meglio di chi crea le procedure per attuare AstroTime la questione si può condensare in poche, essenziali battute: all'interno della programmazione, e la Vita ne è l'esempio primo a partire dal DNA, non esistono istruzioni più e meno importanti e come tali degne di attenzione oppure trascurabili, significative o poco significanti; tutte le istruzioni coesistenti in una procedura debbono andare d'accordo e risultare in sintonia funzionale ciascuna con le altre, in caso contrario il programma si blocca o crolla, danneggiando talvolta, secondo il livello delle istruzioni coinvolte, anche altre parti del sistema, finanche a dover ri-assettare e ripartire daccapo; rendo l'idea? in ogni caso niente giunge a compimento! e ciò riguarda sia il programma che il Programmatore; punto. Chi realizza software a livello professionale comprenderà perfettamente; ma anche solo un errore grammaticale in un testo genera una sensazione stridente nel flusso mentale ed il conseguente impulso di andare a correggerlo. Occorre allora sottolineare quanto il computer interferisca ogni giorno di più con le regole della convivenza ed in quali rischi possa tradursi un cosiddetto "bug"? Tali sono le implicazioni del nostro comportamento, tessera nel mosaico dell'economia evolutiva della Coscienza cosmica, che si voglia credere ad una finalità spirituale oppure no: ogni azione, ogni gesto che induca conseguenze, come una scena che impressioni una pellicola viene registrato nella sconfinata memoria della Natura, dove affronta (per volontà globale) un continuo processo di revisione e ricondizionamento, finalizzato ove necessario a ripristinare l'equilibrio all'origine della vita stessa. Siffatta eventualità - equivalente al “debug” sul terreno informatico - che piaccia o non, rappresenta la più grande nonché la sola possibilità di riscatto a colpe che, per loro propria natura, non vorrebbero neppure essere ricordate, ma di cui la storia trabocca da epoche immemorabili. In termini popolari: chi semina, non potrà che raccogliere. Corre l'obbligo di precisare che l'aver fatto proprio questo concetto non invita né autorizza alcuno a trincerarsi dietro le quinte dell'errore da pagare per diluirne l'effetto: vivere nella dimensione rallentata della materia è già di per sé diluizione massima (non dimentichiamo i quattro regni, fino ai vegetali e minerali, ove ogni particella matura la propria esperienza) e dunque il dolce come l'amaro vanno entrambi assaporati, poiché ogni boccone inghiottito senza masticare, alla fine più che nutrire può risultare… indigesto. D'altro canto non si può ignorare che si sommino ed interferiscano, positivamente o meno, anche determinate variabili storiche dell'ambiente, facendo sì che non tutto quel che accade sia scaturito e del tutto imputabile al nostro personale curriculum. | |
![]() UranoInfine, Urano è il Figlio, colui che si prepara a nascere; l'entità che si è collocata nella dimensione dei viventi e prende corpo, con la memoria della potenzialità derivante dalla sua consapevolezza in essere, che tenderà ad affievolirsi sotto la tutela del grembo materno. E tuttavia è nell'essere uraniano che rimarranno per sempre condensate l'unicità ed indipendenza più profonde.Queste figure occupano il semiarco superiore del nostro diagramma, e si susseguono in tre tempi, a partire dalle estremità destra e sinistra, simmetricamente salendo nella doppia direzione fino al polo superiore, governato da Urano su entrambi i fronti. Astri e nativitàAl momento del primo vagito, Urano avrà ceduto lo scettro all'individualità che è l'Io Solare dell'uomo incarnato, lasciando a Saturno, l'agente terreno, il compito di assisterlo ed attenderlo nel suo risalire dal mondo Lunare dell'infanzia, attraverso i vari stadi di maturazione planetaria fino alla vecchiaia, che lo restituirà appesantito dalle fatiche ma alleggerito dal fardello degli impegni assolti, nonché arricchito di nuove acquisizioni.Il processo non si svolge però secondo uno schema rettilineo ed a senso unico, come per es. questo: ![]() Se così fosse, soltanto la metà solare-superiore dell'individuo verrebbe conformata; occorre anche la metà lunare-terrena, e questo è compito di Saturno. Sotto il richiamo dell'unità centrale, integrerà l'azione di Urano concatenando la sua controparte Yin a completare l'elicoide interno fino a raggiungere la Luna, che verrà a congiungersi naturalmente al Sole, dando spazio all'individuo concreto ed alla sua crescita, dunque il ciclo esistenziale autonomo destinato ad evolvere fino al suo… punto di partenza. ![]() Detta corrente si snoda in un doppio movimento ad elica, le cui tappe - o anse nel diagramma piano, ma meglio sarebbe rappresentarle su un ovoide - sono caratterizzate dal passaggio attraverso i 12 Segni in due fasi alterne, dopo la discesa interna, di risalita esterna dal lato del Sole, che polarizza le valenza negative alla volta di Saturno, poi di nuovo discesa interna fino alla Luna, che si unisce al Sole per la vita. Qualcuno si domanderà il perché di tutto questo andirivieni. Orbene, la discesa nella materia si modalizza attraverso un vortice di straordinaria potenza, capace di condensare tutte le forze celesti fino ad uno stato che le renda latenti nell'uomo, racchiudendole nella colonna vertebrale ed attivando le specifiche funzioni planetarie nei 7 centri di confluenza rotanti, noti come chakra. Ognuna di queste forze, esse stesse cosmiche, comunica con il resto dell'universo attraverso dei vortici con caratteristiche strutturali inerenti. | ||
![]() | ![]() ![]()
| |
Detto vortice primario, che probabilmente dà luogo a quella che la medicina tibetana definisce la 'vena della vita', può essere pensato come il fuso gravitazionale della sfera energetica del soggetto: siamo alla base della formazione del DNA; in questa base inoltre si colloca e fissa la forza nota come 'Kundalini' nelle dottrine esoteriche orientali; forse il diagramma aiuterà ad intuire la ragione per cui viene definita "il potere del serpente". Probabilmente lo stesso, famigerato serpente che, nel paradiso d'occidente, avrebbe corrotto e posto un'ipoteca su tutta la razza umana a venire, servendosi di un pomo. Questa azione scatta al tempo del concepimento, lasciando il feto per 9 mesi sotto l'opera delle forze plasmatrici così coordinate, fino al salto dal trampolino, momento che l'assetto astronomico sigillerà con l'impronta di rotazione in essere. Essa quindi non ha a che vedere con l'oroscopo del nascituro, trovandosi questi nella più totale dipendenza dai genitori - ciascuno dei quali gli ha ceduto una parte del proprio campo energetico - privo della benché minima forma di autonomia. Di conseguenza egli non può che ereditarne i caratteri, conformandosi ai loro tratti. È solo al primo respiro che la volta celeste lo accoglierà come individuo ed i Pianeti accenderanno le loro luci nelle posizioni rispettive del nastro, registrandovi la condizione astrale dell'attimo contingente. Il tragitto che ho sottoposto presenta alcuni pregi:
|
Se vogliamo completarne l'immagine, per quanto il simbolismo adottato ci consente, partendo dal Plutone creatore in Ariete si giunge ad Urano ed all'ingresso nella vita individuale, per poi seguirne le tappe già descritte fino a Saturno, che nel sigillarne la conclusione riconduce la coscienza dell'io al reame di Urano e degli altri due stadi di mediazione con la realtà ultraindividuale: Nettuno-Sagittario e Plutone-Scorpione. Mi riferisco qui alla sequenza interna, che vede convertita la valenza di ciascuno, per cui Urano volge a distruttivo-passivo, Nettuno è realistico-attuativo e Plutone disgregativo, per concludere con la morte da questi disposta all'insegna dello Scorpione. Così Plutone si conferma inizio e fine di ogni entità fisica. Come nel primo quarto prevalgono i caratteri superiori ed occulti dei Tre grandi nell'attendere alla funzione generativa, vediamo che nell'ultimo, fase finale dell'incarnazione, la loro potenzialità, più o meno polarizzata al versante terreno, viene interpretata e generalmente maturata nell'ottica e attraverso le quinte dell'umano palcoscenico. Una volta di più è essenziale comprendere come i Pianeti più lenti presiedano in modo e misura apprezzabile alle ripartizioni funzionali dei primi 7 e le loro intrinseche qualità trascendenti trovino riscontro nell'azione delle sfere [appaiate] più prossime ai ritmi terreni, i cui interessi vibrano all'unisono con dette emissioni primarie. Aquario e Capricorno sono dunque come le porte di entrata ed uscita dalla dimensione umana.
Oltre al Caduceo, altri simboli ideografici si rivelano atti a sintetizzare questo diagramma nel suo senso globale: primo fra tutti quello inconfondibile di Ariete ![]() ![]() Poiché il punto gamma - l'intersezione dell'equatore terrestre con l'eclittica - in virtù dell’attrazione gravitazionale combinata di Sole e Luna sulla cintura dell’equatore terrestre, si trascina circa ogni 2155 anni da un Segno all'altro, abilitando di periodo in periodo il Segno che precede come il nuovo inizio della collana zodiacale, il principio creativo sopra descritto si troverà applicato, nell'ambito di un cerchio precessionale completo, a ciascuno dei 12 Segni istituendo, in quell'Unità spazio-temporale di 25.868 anni terrestri, 12 elicoidi differenziati. | |
Mentre tale strutturazione si estende ai pianeti del settenario, distribuiti sui 6 livelli zodiacali (uno per i luminari) - come l'escursione della coscienza biologica e virtualmente lo stesso arco di 9 mesi rispetto ai 12 dell'anno -, tra questi i pianeti al di sopra della linea di Terra sono, per le qualità interdipendenti più volte enunciate, anche ponti verso i trans-saturniani. Considerato che lo stesso 7° chakra à già situato oltre la normale sfera umana, chi ha potuto varcare quel confine (e prima o poi ne saremo capaci), sperimenta livelli di coscienza oltre il 7° fino al 10°, a contatto con l'abisso ed il sulbime. Non mi sorprende affatto che questa scala di valori mi riporti alla mente i voti della scuola elementare; ma richiama anche eventi futuri, connessi con l'evoluzione del Pianeta in questo preciso frangente. Non è la sede per spingersi oltre, ma è d'obbligo riproporre alcuni passi dell'imperitura Tavola di Smeraldo:![]() | ||
![]() |