Luminari e Pianeti
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Classificazione
Questo capitolo descrive in modo articolato tutti i Pianeti, ponendo in relazione i caratteri e le rispettive peculiarità in modo non meramente sistematico, ma discorsivo e volto a stimolare la riflessione e l'indagine. Gli argomenti proposti sono da considerarsi indicativi, dato lo spazio e la vastità della materia; tuttavia hanno il compito di indirizzare il ragionamento verso quanto non vi è scritto, o talvolta l'ambizione di arricchire la materia di nuovi spunti. Un tale modo di distribuire l'informazione non ne disperde i contenuti, al contrario obbliga a ricercare in ogni parte la relazione ad altre che le sono congeniali o contrapposte, rinnovando al pensiero quella ginnastica dialettica che è il solo modo per liberarsi dagli schemi prefabbricati, veri distruttori dell'analisi.
Gli "stati" principali in cui ogni Corpo (con ciò intenderemo d'ora in poi Sole, Luna e Pianeti, Terra inclusa) viene a trovarsi sono 4, in corrispondenza ai cardini di ogni ciclo:
Domicilio, Esilio, Esaltazione, Caduta
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Pagine alternative
La pagina "Pianeta_" ha invece il compito di offrire la definizione rapida di ciascuno, alla quale punta direttamente il primo click dalle pagine di AstroTime contenenti dati da interpretare. Vi si scorrono valori in dignità, in debilità, con qualche dettaglio riguardante le ore sotto il loro influsso. L'icona apre per ciascuno la scheda tecnica dedicata, la cui ampiezza sarà variabile nel tempo, contenente questa volta succinte informazioni caratteriali e tecniche, incasellate in una griglia di specifiche categorie, la prima delle quali descrive le tendenze del Pianeta presso ciascun Segno zodiacale, mentre sul lato destro compaiono suggerimenti indicativi e sommari attinenti l'anatomia, fisiologia, termini chiave ed altri tratti particolari, destinati ad ampliarsi. Riporto argomenti come l'affinità pietre-pianeti, originata da una moda non più antica del Rinascimento e soggetta alle più disparate attribuzioni, soprattutto per compiacere un certo gusto e curiosità soggettiva.
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Domicilio
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significa il trovarsi nella propria sede naturale, a proprio agio, nella condizione di miglior rendimento. Si dice anche che un Pianeta è Maestro di, o che governa quel determinato Segno. Il Sole, ad es. domina chiaramente al mezzogiorno, governa l'Estate ed in particolare il segno del Leone.
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Esilio |
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è il contrario del primo, all'opposto della propria sede naturale, ove il rendimento è nel migliore dei casi faticoso, poiché lì 'tocca il fondo'.Il Sole, per seguitare l'esempio, si trova in esilio a mezzanotte, di cui la Luna è maestra indiscussa. È in Esilio in Aquario.
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Esaltazione |
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si verifica in Segni che rappresentano il sorgere di determinate qualità o attributi naturali di un Corpo celeste, cioè un crescendo che talvolta può essere più eccitante della pienezza. Un pianeta in esaltazione tenderà a far valere le sue qualità in modo prioritario, con insolita evidenza. Il Sole all'alba, con tutta la bellezza dell'aurora (mentre la sua luce durante il giorno appare scontata).
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Caduta |
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È la fase o l'àmbito del declino dell'astro. L'abbandono, la rinuncia a far valere la propria potenza o potenzialità. Lo spazio in cui un Corpo vede le proprie qualità avversate dal 'terreno di fondo', che gli è inadatto, se non ostile. Per il Sole è il tramonto, ovvero l'autunno, l'ora in cui lo Zodiaco si appresta a 'spegnere la luce'; è quindi in caduta nel segno di Bilancia.
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| Va detto che tali effetti non si estendono indifferentemente a tutti i 30° di ogni Segno, ma seguono l'andamento di una curva, con massimi e minimi che possiamo supporre legati all'ingresso ed uscita, o alla centralità nel settore specifico. Vi è chi sostiene che la maggior forza si esprima all'ingresso di ogni Segno, per poi calare progressivamente; chi attribuisce a dei gradi specifici, persino esclusivi, ad esaltazione e caduta. D'altro canto vari fattori concorrono a valorizzare o debilitare la forza di un pianeta, come i suoi rapporti celesti nonché il giorno e l'ora 'planetaria' del transito, senza trascurare il Pianeta che governa la decade (1°-10°, 11°-20°, 21°-30°) in cui si trova il Promittente.
Ad aumentare il ventaglio delle combinazioni si aggiunge infatti il concetto di Decano, dall'alta tradizione Egizia, che assegna ad ogni decade la maestranza di uno dei 7 Pianeti, nell'ordine e modalità descritte alla sezione apposita.
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Come spesso accade in fatto di teoria, le attribuzioni delle varie sedi ai Pianeti sono in parte controverse, ma ciò non manca di stimolare le più acute riflessioni in merito. Le ragioni sono varie, dalla ricerca di una simmetria globale al cui mosaico mancano delle 'tessere', ad una casistica derivante da approcci diversi alle funzioni planetarie. Tre pianeti lenti paiono essersi aggiunti alle conoscenze dell'antichità, ma a qualche studioso non bastano ancora...
Questa tabella riassume la formulazione più diffusa:
(dai nomi dei Pianeti accedi alle singole schede)
Sfera | Domic. | Esilio | Esaltaz. | Caduta
| Sole |  Leone |  Aquario |  Ariete |  Bilancia
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Luna |  Cancro |  Capricor. |  Toro |  Scorpione
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Mercurio | Gemelli   Vergine | Sagittario   Pesci |  Aquario |  Leone
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Sfera | Domic. | Esilio | Esaltaz. | Caduta
| Venere | Toro   Bilancia | Scorpione   Ariete |  Pesci |  Vergine
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Marte | Ariete   Scorpione | Bilancia   Toro |  Capricor. |  Cancro
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Giove | Sagittario   Pesci | Gemelli   Vergine |  Cancro |  Capricor.
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Sfera | Domic. | Esilio | Esaltaz. | Caduta
| Saturno | Capricor.   Aquario | Cancro   Leone |  Bilancia |  Ariete
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Urano |  Aquario |  Leone |  Scorpione |  Toro
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Nettuno |  Pesci |  Vergine |  Cancro |  Capricor.
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Sfera | Domic. | Esilio | Esaltaz. | Caduta
| Plutone |  Scorpione |  Toro |  Ariete |  Bilancia
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Ferma restando questa base abbastanza consolidata, l'autore proporrà, come per altre parti descrittive, la propria visione (fig. a lato),
non senza ribadire che si tratta di concezione sottoposta come strumento di indagine, che non pretende assolutezza ma che, come altri assunti nella stessa sede, si è dimostrata chiarificatrice in molte circostanze.
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Una variante da molti anni espressamente proposta dall'autore consiste nell'attribuire la 'rappresentanza' di Bilancia anche alla Terra quale 'controparte' di Venere, poiché essa stessa fa parte del sistema e non vi è teoria per cui non debba avere posizione nell'equilibrio dell'insieme. Anche se da noi ne viene vissuta come il centro, non manca di prender parte con proprio apporto alla funzionalità del sistema.
Forse che gli altri pianeti a loro volta non recepiscono gli influssi esterni, incluso quello di Terra? e quella stessa Terra, tenuto conto delle emissioni energetiche degli umani - che la stanno quasi soffocando - sarà per gli Altri da classificare come 'benefica'? abbiamo mai pensato a questo?
A. L'Éclair, valente astrologo e ricercatore già citato, ha a suo tempo definito il 1° di Bilancia "grado Ascendente dell'umanità", significando con questo un concetto molto affine al nostro. Per essere più precisi, la Terra dovrebbe governare - sempre associata a Venere - primariamente il Toro, per la totale affinità di valenza – e di significato; Venere è + ed il suo accordo con la realtà circostante, pur non disgiunto dalla sensualità del Toro (Ishtar), primeggia come Afrodite nel Segno coniugale di Bilancia.
Sfera | Domic. | Esilio | Esaltaz. | Caduta
| Terra-Venere |  Toro |  Scorpione |  Pesci |  Vergine
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Mercurio |  Gemelli |  Sagittario |  Aquario |  Leone
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Luna |  Cancro |  Capricor. |  Toro |
Scorpione |
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Sole |  Leone |  Aquario |  Ariete |  Bilancia
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 |  Vergine |  Pesci |  Capricor. |  Cancro
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Venere -Terra |  Bilancia |  Ariete |  Sagittario |  Gemelli
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Sfera | Domic. | Esilio | Esaltaz. | Caduta
| Marte |  Scorpione |  Toro |  Vergine |  Pesci
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Giove |  Pesci |  Vergine |  Cancro |  Capricor.
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Saturno |  Capricor. |  Cancro |  Bilancia |  Ariete
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Urano |  Aquario |  Leone |  Scorpione |  Toro
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Nettuno |  Pesci |  Vergine |  Cancro |  Capricor.
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Plutone |  Ariete |  Bilancia |  Gemelli |  Sagittario
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Quanto alla doppia effigie di Mercurio, forse Vulcano - lo sposo di Afrodite e genitore di Mercurio - resterà ancora per un certo tempo un mistero da chiarire... Con i “3 grandi” abbiamo scoperto la periferia del sistema, ma forse non siamo ancora pronti a cogliere l'intima natura del centro - o il Mercurio solare ? - che rimane fuori dalla portata del nostro sguardo sia interiore che esteriore. Distinguiamo dunque due zone nel prospetto sottostante:
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quella inferiore alla fascia Terra-Venere, contenente le Sfere interne all'orbita terrestre; si tratta di quegli astri primari, senza i quali la vita sul nostro pianeta non potrebbe esistere, incluso Mercurio che funge da legante tra tutti questi ed i pianeti dell'altra area. Luna e Sole interessano le metà destra e sinistra del corpo umano, Mercurio ne è la corrente centrale, interessando tutto il sistema nervoso: il reggitore del Caduceo percorre in doppia elica la spina dorsale, che nella sua veste occulta è sede dei 7 chakra.
C'è da dire che, a tener conto di Sole (cioè Terra) e Luna, con le sue 28 Case, e dei movimenti di Mercurio, che li coniuga, vi è già di che indagare non poco sui ritmi della vita e vi sarebbe di che sfornare previsioni.
- quella superiore all'asse Toro-Bilancia contiene invece quei Pianeti che, orbitando intorno alla Terra, ne influenzano il campo di energia con le loro qualità alterne.
La direzionalità simbolica della sequenza planetaria complessiva, dal più rapido al più lento si snoda in doppio senso, allineandosi in due vettori paralleli e complementari, percorribili nei due versi in rispondenza all'orientamento dei Luminari quale nucleo direttivo del sistema (sempre sotto la prospettiva terrestre).
Sole e Luna non sono interscambiabili, ma regnano nel proprio Segno in quanto le due metà di un'Unità. A compensare ciò, lasciamo dunque alla doppia 'faccia' di Mercurio ermafrodita il compito di rappresentare anche l'ipotetico Vulcano - in mancanza di dati probanti - nella sua sede della Vergine e spostandoci nella fascia esterna osserviamo la serie che da Marte raggiunge Plutone, con valori -/+ alternati.
Le due sequenze in rotazione inversa suggeriscono due modi per valutare il cerchio, distinti per le qualità derivanti dalla collocazione diurna/notturna di ciascuno, ove la facies del reggente è attivata proprio dall'accordo/contrasto con la polarità del Segno che lo alimenta. Dal lato della Luna, con la progressione dei simboli distribuita all'interno del cerchio in senso orario, incontriamo la pulsione asincrona di ogni Sfera, con il dualismo che ne viene; partendo dal Sole e ruotando in senso opposto si concatenano gli stessi simboli nel cerchio interno, abilitati dai Segni che sostengono la loro manifestazione sincrona.
Si intende con "sincrona" l'omogeneità della valenza -/+ attribuita ad ogni Sfera con quella del Segno ospitante; ad es. Marte, per lo più considerato maschile e perciò positivo, presenta invece carica - nel nostro schema sequenziale: ciò lo colloca in posizione sincrona in Scorpione, il suo segno per elezione anch'esso di polarità - e, come in algebra, moltiplicare due numeri negativi genera un positivo; Plutone poi si avvale di tale forza per la sua funzione decompositiva. Diversa è la situazione in Ariete, ove Marte estroverso porta avanti una spinta propulsiva originata da Plutone e che investe il suo lato diurno: la sua natura - si trova qua in condizione asincrona. Ritengo sia un errore, frutto della comune appariscenza, attribuire a Marte valenza positiva in assoluto: tutto nel suo carattere tende a proiettarsi verso l'esterno, a reagire a qualcosa o contro; la sua forza è massima quando è in eccitazione: tutto il contrario di uno stato di padronanza e di autocontrollo, spesso di eleganza; questi ed altri aspetti della sua foga sono Yín, piuttosto che Yôn, qualità quest'ultima da attribuire piuttosto alla padronanza amorevole e conciliatrice di Venere-Bilancia. Molto dipende da quale sia il nostro concetto di "forza".
Luminari a parte, nulla vieta di invertire il segno di tutte le cariche e reinterpretare il panorama dal punto di vista opposto; purché ogni parte dell'insieme rimanga congruente.
In definitiva, ogni Segno è soggetto alla doppia maestranza di un pianeta in versione "solare" e uno "lunare", la cui priorità dipende dalla polarità del Pianeta stesso, pur senza sottrarre spazio all'altro. Come dire che Re e Regina siedono sul doppio trono, governando ciascuno Segni alterni.
Ancora qualche riflessione per addentrarsi nel panorama: al lato esterno alla Terra, dopo quella di Marte troviamo la fascia del pletorico Giove, che governa la glandola epatica con annessi e connessi, umore, disposizione verso il mondo esteriore. Stringendo ancora quella di Saturno, l'ossatura portante dell'individuo, il contenuto salino e derivati, unghie e dentatura; la disposizione verso il mondo interiore.
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Marte è la muscolatura dell'individuo; è mosso dall'appetito e di fatto il pimo atto del nutrirsi - naturalmente dopo una caccia da predatore - è l'aggressione al cibo a partire dalla testa: l'Ariete; per contro, l'ultimo stadio ha luogo nell'apparato escretore intestinale, soggetto a Scorpione, che ne è domicilio naturale. Sua funzione intrinseca è affermare e di contro negare.
Venere, che governa parte dell'apparato sensoriale (tatto, lingua, palato..), ne completa l'opera a partire dal Toro, in cui si innesca il senso del possesso con la deglutizione ma non senza degustazione: la gola; in Bilancia essa governa poi l'apparato renale che drena ed a sua volta espelle i liquidi, preservando l'equilibrio idrico-salino nel corpo.
Come componenti la colonna centrale di Plutone (vedi figura sottostante, in alternativa anche questa), costituiscono un nucleo cardinale per la sopravvivenza. In riferimento agli altri due gruppi, Marte va specialmente d'accordo con Urano in Ariete e Saturno in Scorpione, Venere con Nettuno, in Bilancia, l'armonia tra sé e gli altri e Giove nell'abbandono e compiacimento del Toro.
Il senso globale di questa visione è evidenziato anche dalla figura lineare sottostante
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Ad un livello intermedio si passa alla colonna di Nettuno, che presenta carattere mobile. Con il concorso e parallelamente all'apparato respiratorio di Gemelli, che incamera ossigeno per la combustione, il cibo passa allo stomaco (Cancro = Luna) per viene elaborato grazie all'azione epatica di Giove ed assimilato allo stadio di Mercurio in Vergine.
Quale traguardo delle funzioni intestinali, Vergine si propone ancor meglio all'esaltazione di Marte-Scorpione, tantopiù che Marte governa anche alcuni aspetti del sangue.
Tutto ciò, stringendo la focale, grazie alla instancabile azione del cuore, Sole e centrale operativa del corpo.
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Ed eccoci alla terza colonna, la fissità, di Saturno-Luna, che sta ad indicare l'ingresso con la massima partecipazione costituita dalla Luna nell'infanzia ed il distacco voluto da Saturno con il conseguimento della vecchiaia, che conduce all'incondizionata dipartita dal mondo della materia, ove l'uscita è sotto l'egida di Urano.
- Plutone governa l'Ariete come pianeta diurno; mentre il Marte (segno –) passionale, aggressivo fino ad autodistruggersi asseconda principalmente lo Scorpione, che è notturno e da cui trae l'istinto, in Ariete è soggetto alla spinta iniziativa di Plutone, che lo rende intraprendente, ardimentoso, autoaffermante, intollerante etc.. Se si considera Plutone come l'elemento orbitante più esterno, che tutto contiene e dunque la forza propulsiva originaria ecco che la sua sede naturale è proprio là dove il ciclo concluso ricomincia, mentre la sede in Scorpione gli è seconda, anche se il regno della materialità e nel contempo della sua negazione glie la evidenzia. È iniziatore di ogni cosa; nondimeno ritroviamo l'inizio anche nella funzione del Segno legata alla sessualità quale fatto generativo, nonché alla dote ri-generativa della fenice, che risorge perennemente dalle proprie ceneri.
Due parole sullo Sport
A ben riflettere sulla “prestanza fisica” di Marte e la sua relazione con Plutone, non è difficile scoprire che nell'esercitare la propria forza fisica e volitiva attraverso l'allenamento ed il superamento di continue sfide (esempio primo lo sport, ma non unico), in realtà non si fa che ubbidire all'istinto di stimolare - più o meno consciamente - l'accesso alla sfera più intrinseca della potenzialità personale, che per un attimo condurrà a respirare quello stato di implicito conseguimento capace di traslare l'iniziale volontà marziana in una ben più ardita espressione di potere, quello plutoniano, che ama affermarsi e rivelarsi come un campo energetico di vero sopravanzare del tutto.
Ciò si attua di grado in grado, forzando quel meccanismo che ci consente di attingere in modo seminascosto sia dal semplice jogging o footing quotidiano, che dall'esercizio al limite delle nostre risorse fisiologiche, sollecitate ad un continuo ampliamento; e sarebbe di per sé ben più importante e significante dei mezzi di cui si serve e dei loro conseguimenti "sul terreno". Lo stress connaturato allo sforzo fa scattare il registro di un'attenzione normalmente sopita, rendendola naturale (dimodoche il più delle volte non ci rendiamo neppure conto del passaggio di stato).
Perché “sarebbe”? quasi sempre la coscienza dell'atleta ricade su se stessa, restando troppo presa dalle finalità immediate ed apparenti, quale la vittoria in gara o lo stesso traguardo della maggior prestanza personale, quand'anche non sia il semplice mantenersi in forma; così questo processo non matura mai come potrebbe se solo la direzione interiore prevalesse su quella esteriore; è solo in indice di quanto spesso si compie il balzo per volare, ma si continua a guardare sempre e soltanto a terra! Allo stesso tempo serve a rendersi conto dei rischi di “errore”, che si corrono in presenza di configurazioni negative!
- Nettuno rappresenta "la caduta della barriera individuale", dalla fede all'accesso alla spiritualità, eventualmente al misticismo: quale miglior sede dei Pesci, che segnano la conclusione, o la fine del cerchio vitale che definisce l'individuo? Anche il Sagittario punta la freccia del proprio fuoco al di là del suo confine, ma si tratta di un primo stadio, di slancio dell'ego gioviano che si inoltra verso nuovi orizzonti e tuttavia inoltrarsi non è ancora fondersi; certo un superamento dei limiti attuali, ma la proiezione dei propri impulsi ed interessi verso l'estero o il futuro non costituisce ancora l'abbattimento delle proprie mura per una metamorfosi integrale, in chiave di osmosi con il mondo: come l'immersione totale dei Pesci. In Sagittario quindi Nettuno è passivo in tutti i sensi; ispira, ma lascia Giove dirigere l'orchestra.
Del resto non mi pare in discussione il fatto che la natura precipua di Plutone sia di Fuoco, laddove quella di Nettuno è di Acqua, a conferma delle suddette attribuzioni primarie.
- Restano quindi Aria e Terra: ed in ambito di quest'analisi, possiamo intuire che l'elemento Terra siamo noi, la creta da modellare. Non si nutrono dubbi sulla collocazione di Urano nell'Aquario, polo della scienza applicata e del progresso; ma l'arioso Segno è (o dovrebbe essere!) anche darsi, operare per agli altri rinunciando all'ego, sacrificio proprio del carattere interiore saturniano, che a sua volta ne è reggente nel versante quotidiano e terreno.
Se sovrapponiamo lo schema soprastante al diagramma della personalità qui di seguito, già commentato al cap. Case, possiamo cogliere come dall'intimità del nucleo costituito da Sole-Luna l'individualità, generata dalla madre Terra, si espanda verso le acquisizioni prima (Mercurio-Venere, volgendosi all'Io) e le attuazioni poi (Marte-Giove, volgendosi agli altri), per ascendere infine alla maturità nella realizzazione del sé e delle proprie opere (Saturno-); di poi al superamento dell'ego (-Urano), qualora la coscienza si volga nuovamente verso l'interno attraverso le vie iniziatiche.

La linea di Chirone (tra Urano e Saturno), presunto Asteroide scoperto nel 1977, che descrive un'orbita eccentrica tra Saturno e Urano molto simile a quella di una cometa, si avvicina moltissimo ai due Pianeti dei quali in qualche modo demarca la funzione; la sua rotta si configura come una soglia che ha a che vedere, come diverse relazioni di esperienze vissute paiono confermare, con fenomenologie connesse alla medianità. Il suo carattere sembra indicare un principio di mutazione o decadimento di una cometa. Pur considerandolo di supporto chiarificatore in casi speciali, non ritengo debba essere trattato come un elemento del settenario, ma anzi che la sua presenza nei diagrammi per ora più che di apporto possa rivelarsi di ingombro, distraendo dalle cose che contano.

In una rappresentazione geocentrica il simbolo di Terra al centro potrebbe essere sostituito da quello del Sole, che qui sta in fondo senza prendere parte alla 'parata', essendone il centro gravitazionale.
Una curiosità emerge da questa raffigurazione: se sovrapponiamo il simbolo del Sole a quello di Terra, entrambi al centro, ed applichiamo le due lune (crescente e calante, ai due lati del braccio orizzontale dell'ideogramma di Terra ecco apparire il simbolo di Urano, primo stadio della completezza nel quale si riflette Saturno, tetto del settenario individuale.
Il lettore attento avrà notato che i maggiori riferimenti e le indicazioni fornite in questo contesto sono orientate, tranne qualche eccezione, al positivo.
Una sorta di naturale ottimismo e lo spazio esiguo inducono questa scelta, con la certezza che ciascuno saprà riferirsi all'occorrenza all'altra faccia della medaglia servendosi degli stessi concetti esposti, poiché, come non esiste un giorno senza la notte, così è d'obbligo il suo contrario. Non di rado riesce più agevole cogliere il lato oscuro di una configurazione risalendo a quel che dovrebbe rappresentare nel profilo costruttivo, per poi rovesciarne il significato secondo la relazione che si impone.
Del resto si tratta solo di tracce, ben lontane dal soddisfare tutte le esigenze e le possibilità, ma finalizzate ad instradare il processo analitico. Nulla potrà mai essere scritto in questo contesto, che possa considerarsi definitivo; di qui a qualche nuova generazione ciò che è stato visto fino ad ora, o il modo in cui è stato proposto, potrebbe risultare inadatto al pensiero del momento.
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Influenze planetarie e Carattere
L'influenza dei pianeti investe tutto l'arco della vita [umana], riversandosi progressivamente nei suoi vari stadi attraverso la maestranza delle singole componenti vibratorie. Maturando la struttura vitale, esse si integrano progressivamente nell'edificio individuale fino a divenire parte integrante del suo carattere, con tutte le proprietà e contraddizioni derivanti dalla loro posizione nel tema natale. Tali prerogative costituiranno il terreno sul quale agire e, non di rado, combattere.
Dalla più rapida alla più lenta, l'apporto delle Sfere copre tutto l'arco dell'esistenza materiale, dall'infanzia alla senilità attivandosi secondo uno schema che, sebbene dibattuto [nei periodi di assegnazione], possiamo sintetizzare in tre passi essenziali, ciascuno dei quali attinge a tre componenti, per condensare l'esperienza vitale di ogni singolo. Le note che seguono non sono certo intese ad esaurire l'argomento, ma solo ad offrire una traccia al pensiero; ove possibile, le descrizioni non vanno lette unicamente in senso letterale, ma anche metaforico o analogico. Ad es. l'appetito di Marte non è riferibile solo al cibo e l'ossatura rappresentata da Saturno non è soltanto fisiologica.
Il 1º stadio investe la PERCEZIONE, e con essa lo sviluppo della SFERA SOGGETTIVA. esso è legato:
alla LUNA, che ammanta l'infanzia di ricettività e plasmabilità; sogno e fantasia; istinto e lucidità, per poi tradursi in umore e stato d'animo, sensibilità, sentimenti, immaginazione ed impulso, sensitività, ricettività, permeabilità, fecondità etc.. Combinata ad ogni altra influenza assumerà il più fertile ventaglio di espressioni. Per tutta la vita rappresenterà l'intimità, sia dell'uomo che della donna.
| segue MERCURIO, che stimola l'adolescenza con l'apprendimento, la comunicazione, l'interattività e lo scambio, quindi il commercio, la trattativa e l'intermediazione. Il correre frenetico e la curiosità.
Il dialogo e la logica, da cui la mentalità; l'importanza dell'informazione, eloquenza. L'eccessiva mobilità del pensiero, quando male accompagnata, può volgersi a simulazione dialettica, inganno, menzogna, raggiro.
| infine VENERE, ad abbellire la giovinezza, con l’amare spontaneo, non motivato aperto a ogni essere, contatto o esperienza. L'approccio, con la complicità di Mercurio, il contatto, l'acquisizione ed il gusto delle cose, la sensualità per il corpo, l'arte per la mente. Abbellimento e amabilità.. Poi l'"amore" e non soltanto "il primo". Sensibilità, ma a differenza di quella lunare dal carattere più clinico e passivo di fragilità, impressionabilità, magari lunatica etc., qui si tratta di un agente attivo, \consapevole, responsabile: sensibilità al bello, al buono ed al non buono con le conseguenti prese di posizione. Proprio per questo, sotto dissonanza può tradursi in una reazione più accesa e duratura di quella lunare.
| Raggiunta la maggiore età, l'individuo si sente padrone di sé - o ritiene di esserlo - e si accinge ad effettuare scelte e prendere decisioni. È l'affermazione dell'Io solare. Il SOLE è l'essere se stessi, la sicurezza, la padronanza, la combinazione di tutte le (proprie) forze. È il centro del sistema dinamico dell'uomo ed il perno che consente allo stadio di crescita già descritto di rilettersi nel successivo, e viceversa. Un Sole afflitto reca una vena di insuccesso, frustrazione e mancata realizzazione assai difficile da rimuovere.
Il 2º stadio investe la PERSONALITÀ, e con essa l'affermarsi della SFERA ETICA del soggetto, presupposti per la maturazione della propria esperienza. È il momento delle regole, quelle ferree e pur soggettive di Marte, le norme equanimi e legislative di Giove, quelle disciplinari di Saturno, che fanno sempre 'quadrare' i conti.
Il primo ad esporsi è MARTE, ad affermare il sé adulto con la sua intraprendenza, con combattività e determinazione. Insieme a Venere esso dà forma alla sfera sessuale nell'individuo: ne rappresenta il lato maschile, veemente, infiammabile, predatore che si combina all'accogliente sensualità femminile di Venere taurina ed ai sentimenti che essa nutre dal suo trono di Bilancia.
Contrariamente all'amabile disinteresse di Venere, Marte cavalca un'ideologia, ha bisogno di cose in cui credere, di convinzione; allora gli sono proprie la virilità ed il coraggio; dallo sport alle azioni rischiose, senza esclusione di colpi di testa; alla chirurgia che associa i ferri e la curiosità intraprendente di Ariete alla spietata autocritica sacrificale di Scorpione. Ma l'eccesso nel credere in se stesso, o il rigetto verso ciò che non ama porta agli estremi, come l'orgoglio esasperato, l'irascibilità e la violenza. L'aggressività e l'arte guerresca ne sono il risvolto etico, talvolta eroico, ma soprattutto nocivo; se una Venere lesa porta risentimento, Marte offeso approda all'odio accecante.
| con la maturità è l'ora di GIOVE, che dal suo trono di socialità e realizzazione dispensa soddisfazione, espansione, riconoscimenti. Il gusto appagato del vivere; magnificenza, agiatezza, in eccesso opulenza. È socialità e giustizia; giudizio ed equità, diplomazia col favore di Mercurio, o la pratica della Legge se ispirato da Nettuno o altro. Disagi subiti e/o ostentazione, ipocrisia, congiura ed altro al negativo, come la speculazione, uno dei veleni costanti e più perniciosi nel condizionare ogni arbitrio a memoria d'uomo.
| infine SATURNO, a cose compiute. Taciturno, riservato, se Giove è Giudizio, esso è la Sentenza; se Giove è pienezza, esso è continenza. È la senilità conseguita, la contrazione e l'invecchiamento inevitabile delle fibre in cui si concentra la memoria delle esperienze sedimentate. Nel corso della vita la sua forza si è tradotta in rigorosità, responsabilità, oculatezza, controllo o rinuncia, concentrazione, resistenza o autorità. Solitudine. Scienza e ricerca. In positivo è stabilità e sicurezza, se il tema lo indica affermazione in età avanzata; in negativo è privazione, restrizione; le ristrettezze a cui si è sottoposti, in relazione ai Campi che attraversa; la falce che sfronda; il freddo, non solo interiore.
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Dobbiamo renderci conto che abitualmente qualità e prerogative degli influssi planetari vengono definite dal punto di vista della convenienza umana; raramente da quelllo ben più appropriato dell'economia evolutiva. Così ad es. l'efficacia riduttiva e ad un tempo rafforzativa di un Saturno viene considerata frustrante, quand'anche non nefasta. In verità, l'azione coercitiva che esso espleta a dispetto di certe preferenze individuali ha funzione di risanamento e ripristino di un equilibrio, ormai compromesso da deviazioni di qualsivoglia categoria. Nondimeno, sono rari coloro che considerano la malattia come la sola via di salvezza dai danni che possiamo aver accumulato con una condotta incosciente, magari involontaria; che se poi è volontaria, allora interviene il principio di causa-effetto, non importa in quale incarnazione.
In Natura niente è di per sé deprecabile: persino l'esercizio distruttivo di Plutone ha una funzione edificante nel trasformarsi del Tutto; basta pensare a come il concime serva ad alimentare nuovo cibo.
Sfruttarne la spinta per fabbricare ed usare bombe atomiche e veleni di ogni sorta è solo frutto del nostro libero arbitrio, con tutto quel che ne consegue. La stessa morte è affare di Saturno e non v'è cosa più certa e vicina alla vita. Si tratta di scegliere se preferiamo tacciarla di maleficio, vagheggiando scongiuri per esorcizzare la Signora del Tempo, o prender coscienza che la nostra dimensione fisica, la materia che ci ospita, non è che una proiezione transitoria e parziale del nostro Essere indistruttibile e non può durare in eterno come la sua fonte. In altri termini, se è lecito inquadrare l'Umano a seconda delle posizioni delle Sfere che lo attorniano, non lo è inquadrare i Pianeti in base alla condotta ed alle scelte di chi ne filtra e polarizza le componenti. Pur di incolpare altri, saremmo pronti a rinunciare alla nostra libertà eterna, che sta alla base di tutto quel che succede.
Non dimentichiamo che dette sfere ruotano e gravitano in un insieme di equilibri nel tempo e nello spazio, di tale ineffabile armonia, di cui con tutto il nostro sapere non sapremmo riprodurre neppure una milionesima parte, che solo un'Intelligenza Eccelsa poteva emanare tutto insieme. Prova a spingere l'immaginazione per un istante ad abbracciare tutto questo fino a dove può arrivare e ammetterai che l'idea di "casualità" poteva fiorire solo nel recesso più incolto della nostra mente; non fosse altro, per come sarebbe riuscito a porre ordine in quello che un istante prima era solo "caos". Eppure si continua a tacciare alcuni corpi celesti di malvagità, perché nel corso della nostra incarnazione accadono cose [di cui non vogliamo assumerci alcun merito e] che non siamo capaci di cambiare.
È vero, accadono pure fatti che non abbiamo provocato direttamente e che [oggi] non sappiamo spiegare, ma questo non autorizza a farneticare.
Come le lancette di un Orologio, le sfere celesti segnano il tempo di ciascuno, ma gli appuntamenti li avevamo noi e la sola cosa sensata da fare è adoperarsi per trarne il meglio. Il futuro ha le radici nel passato ed il passato non è che presente già vissuto.
E il “presente”, del quale tutte le filosofie sparlano, perché dura un attimo fuggente e dunque non offre consistenza alcuna? per come la vedo tutt'a un tratto, potrebbe costituire un varco per l'eternità! meditare sulla sua sua continuità può partire dalla presenza qui ed ora, per dilatarsi fino alla completa presenza… a se stessi, senza soluzione di continuità. Uno stargate tra noi ed il sempre!
Con tutto questo non si vuole escludere la latenza di forze negative di portata inimmaginabile nei livelli più bassi del reticolo dell'esistente, pronte ed in grado di insinuarsi nella sfera umana - e non solo in quella - attraverso i molteplici passaggi predisposti da vibrazioni distoniche, ancorché necessarie all'evoluzione, al solo scopo di alimentare intenti e polarizzare il comportamento degli individui verso atteggiamenti di ribellione, di perverso egoismo e, ove possibile, di distruzione. I movimenti planetari e le relazioni dinamiche in avvicendamento, indicizzano le une come le altre, lasciando ciascuno padrone delle proprie direttive, ma anche bersaglio delle loro conseguenze.
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Si completa così il settenario individuale, sufficiente all'Astrologia classica per indagare ed inquadrare la costituzione umana nei suoi aspetti biologici e funzionali, che vede da un lato tre elementi interni all'orbita terrestre e dall'altro tre esterni, dalla Luna o primo istinto a Saturno, che rappresenta il tetto della consapevolezza razionale. A separarli è la Terra, vista in un sistema eliocentrico, o il Sole, se si raffronta il loro periodo di rivoluzione all'anno Solare.
Sono questi i sette pilastri della struttura incarnata, le 7 note dello spartito vitale (cfr. nota sui chakra) ed è fatica sprecata che qualche astronomo si sbracci tanto per smantellare le fondamenta dell'Astrologia alla luce delle scoperte planetarie dell'ultimo secolo, paventando la maggior diffusione di una conoscenza plurimillenaria. È sufficiente consultare qualunque enciclopedia per verificare il livello cognitivo di un Ipparco di Nicea (II sec. a.C.), che non è qui lo spazio di enumerare, ma che già rese nota la formulazione di Precessione degli Equinozi assai prima che la moderna Astronomia prendesse forma e ne pretendesse l'esclusiva, per rivoltarla poi contro la disciplina madre.
La luce 'bianca' è composta da uno spettro di colori considerati prima in numero di 7, ora 6 (più la luce stessa: Domenica, il 7º giorno, dal latino 'dies dominica' cioè: giorno del Signore è il giorno del Sole, pur con un nome diversificato dalla tradizione cristiana... "e la luce fu", seguito ai 6 giorni di lavori intestati ai Pianeti del settenario), colori detti fondamentali perché visibili, a cui nulla toglie l'esistenza di livelli di irraggiamento esterni alla banda e relative fenomenologie elettromagnetiche ed altro ancora; né la scoperta di infrasuoni ed ultrasuoni ha mai impedito allo spartito classico di svolgere il suo ruolo musicale; le armoniche vengono da sé. Sorprende una siffatta ingenuità - o voluta disinformazione? - in ambito scientifico; forse sfugge loro l'intima connessione fra Creato e creature viventi? Semmai i problemi riguardo all'Astrologia sono altri, connessi proprio alla non ufficialità delle sue basi ed alla gestione indisciplinata che ne consegue.
(UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO:)
«La scoperta degli armonici risale al <…> greco Pitagora, il quale potè dimostrare che una corda non vibra solo secondo tutta la sua lunghezza, ma anche secondo sottomultipli di essa, vale a dire la sua metà, la sua terza parte, la sua quarta parte, e così via, in base alla natura del materiale di cui è fatta. <…>. Il suono nel suo insieme è quindi paragonabile ad un minuscolo sistema solare, in cui il centro è costituito dal suono fondamentale, mentre i vari pianeti che gli gravitano intorno a distanze fisse sono i suoni armonici.».
Ora, se l'umore di una persona può dipendere clinicamente parlando dall'andamento della stagione, non si vede perché la compagine individuale non possa risentire in tutti i termini del suo sviluppo di uno stato di risonanza con frequenze ancor più basilari, emesse da organi costituenti il sistema di cui essa stessa è parte vivente. Occorre solo appurare di quale sia la configurazione di risonanza - qui esaminata attraverso gli Aspetti - di caso in caso. Chi tiene a che tutto questo non sia divulgato?
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Oggi, rispetto ai secoli trascorsi, gli astrologi in particolare scoprono di avere una marcia in più a disposizione: la scoperta di tre pianeti lenti è in sintonia con un allargamento degli orizzonti cognitivi, che spingono sempre più rapidamente l'uomo verso la presa di coscienza di valori di ordine superiore. Superiore a che cosa? al vivere di materialità e di sola materia, ove lo 'spirito' era ritenuto come qualcosa di cui appagare la sensibilità o difendere dall'ignoto, mentre si sta facendo largo la consapevolezza che la realtà spirituale è energia, coscienza e conoscenza ad un tempo e che l'indistruttibilità della compagine spirituale di ciascuno di noi è un dato di fatto, senza bisogno di farci entrare filosofia, scienza, religione. Con la nuova era che si sta affacciando come di colpo - sebbene preannunciata a gran voce da secoli - l'uomo si sta preparando, o abituando a spingere lo sguardo 'oltre i confini', che poi non sono altro che i limti dell'egoper
La comparsa dei pianeti lenti spalanca una nuova visione non solo all'astrologia, ma alla concezione stessa della vita: i 'tre grandi', per la loro lentezza, governano piuttosto i periodi storici ed intere generazioni che non una fase della singola esistenza; tuttavia la loro natura ed influenza, da copiose analisi sia storiche che ad personam, sembra aver a che fare con gli aspetti sotterranei ed occulti dell'individuo più d'ogni altro elemento del settenario. Dalla straordinaria capacità Uraniana alla dilatazione delle componenti sensitive da parte di Nettuno alla forza primigenia di Plutone, tutto conduce al di là dei limiti della persona fisica, per abbracciare ove possibile esperienze in grado di trasportarlo molto lontano; e con questo intendo molto in alto, oppure molto in basso.
I tre pianeti trans-saturniani, veicolano nel sistema solare i Fattori primi della creazione; riflettono il principio della Trinità, che è alla base di ogni conoscenza esoterica. La diffusa tendenza ad esaltarne i lati oscuri non può quindi che derivare dallo stadio evolutivo estremamente critico in cui si dibatte l'essere umano da qualche migliaio di anni a questa parte. La scoperta di Plutone ad esempio (1930), mitologico “padre delle ricchezze”, è concomitante alla scoperta della fissione nucleare (confermata sperimentalmente il 13 gennaio 1939, con un Giove in grado distruttivo 3°03 di Pesci), il che volge l'osservatore alla naturale sincronicità tra il coadiutore simbolico e gli eventi.
L'atomo tuttavia è e rimane la base costitutiva dell'esistente nel piano materiale (degli altri piani a loro volta, con differenti tipi di atomo, quale unità elementare indivisibile; non dimentichiamo che Democrito è il padre del termine àtomos come aggettivo ossia una qualità, che la cultura non iniziatica e strumentalista ha poi trasformato in sostantivo) e dunque non va identificato con la speculazione conseguente al farlo esplodere.
Dio dei regni infernali, come pure delle cave e delle miniere, nei tempi antichi Plutone era concepito come un potere cieco e sotterraneo, che distribuiva la ricchezza senza discernimento, ma venne anche associato alle forze benefiche che dalle viscere della terra dispensano agli uomini la prosperità, dalle gemme nascoste nel suo ventre, come i minerali preziosi, alle messi dorate che lo alimentano; è giunto alla nostra attenzione con il Sole tra Cancro e Leone.
Era ritenuto inflessibile e spietato ma non crudele; vano implorarlo ed offrirgli dei sacrifici, come si addice ad un fattore al di sopra di ogni cosa creata. I risvolti di queste immagini sono vari e degni di nota.
I termini stessi di eredità o lascito, connessi al segno di Scorpione, suo dominio notturno, discendono pur sempre da una morte, o dalla frammentazione di una proprietà.
Lo schema, che stiamo per completare, si può rappresentare con il diagramma della figura a lato.
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Influenze planetarie e Destino
Due cose è essenziale comprendere in questo contesto: quei 3 pianeti, nell'ottica dello scrivente, sovrintendono ed indicano il destino di ognuno, universalmente chiamato 'karma' e lo fanno in due modi:
- attraverso il filtro della Casa che occupano sul tema natale, strettamente dipendente dall'ora di nascita e dunque assai più personale della presenza in un Segno in cui soggiorneranno per anni;
- riversando la loro influenza sull'azione del pianeta (sfera Etica) coabitante il loro Domicilio, tramite la cui azione raggiungono rapidamente ed esplicitamente lo scopo nella realtà quotidiana.
Anche il grado zodiacale e l'eventuale stato di Retrogradazione sono significativi in tale senso, ma ciò si applica egualmente agli altri Pianeti .
Vediamo in prima istanza che cosa ci insegnano. L'argomento si trova ulteriormente sviluppato in un'apposita sezione, dedicata ai 3 Pianeti lenti e, come per tutti gli altri, presso ogni pagina dedicata al singolo Pianeta.
Il 3º stadio investe la sfera del SUPER-IO, e con questo il progredire della EVOLUZIONE del soggetto, ossia di ciò che è strettamente connesso con le ragioni della sua esperienza vitale, o incarnazione.
Il più vicino al più avanzato stato di coscienza è URANO, che dirige le azioni nell'arco della vita con una sorta di efficienza incondizionata filtrata dalle prerogative e dai limiti della fascia temporale o del soggetto. Visto dal lato di Saturno, si direbbe voler spezzare le catene del settenario. Guardiano della trascendenza, è in effetti il polo dell'indipendenza, dell'unicità e della libertà più profonda e sentita; se trova spazio è innovativo, oppure è intollerante o ribelle ai limiti imposti; o estremista o guerrafondaio. Con l'avvento di elettricità ed elettronica, porta avanti le applicazioni tecniche, l'abilità e la destrezza in ogni campo; ma proprio perché nulla pare limitarlo, se i valori a cui è correlato non sono positivi, può sconfinare nelle speculazioni tecnologiche più ardite e pericolose, dall'induzione genetica ed ecologica agli armamenti più avanzati; ecco allora la falce di Saturno (il tranciante lunare sotto la croce) assumere la valenza di una cinica turbina (i trancianti diventano due bilaterali)...
Lo si dovrebbe invece poter interpretare come il volto solare di Saturno.
Questo risvolto, come l'esaltazione in Bilancia - che gli attribuisco - è sottolineato dal carattere simmetrico e centralizzante del suo ideogramma, che non discende unicamente dal capriccio di un cognome (Herschel). Il suo lato positivo prelude alla lucidità di un impeccabile equilibrio operante, dote assai rara sul piano comune, che poggia imprescindibilmente sul discernimento ed il distacco imposti da Saturno, basamento e vetta della concentrazione nell'individuo. Se è vero che la Terra è maestra in Bilancia, come sostengo, Urano è in parte emblema del nostro futuro.
| Al di là dell'importanza personale e dell'affermazione del sé è l'ispirazione, che ci mette in contatto con l'Assoluto, segnando la caduta dei confini individuali; ma anche delle regole. È il piano di NETTUNO a rappresentare quel grande Serbatoio Cosmico per cui, in ossequio alla divinità degli abissi marini, porta all'immersione totale ed allo scioglimento e superamento dei limiti dell'ego; al riconoscimento dell'Infinità dell'Essere e ad una partecipazione al tutto che scavalca le mura di ogni singolo interesse. In chiave quotidiana riguarda l'ambiente di cui facciamo parte, che ci accoglie e con il quale ci identifichiamo, nel conscio e nell'inconscio. Porta alla fiducia, nella sua più espressione più pura e incondizionata; aspetti concomitanti o la posizione in un tema spiegano perfettamente come possa in taluni casi essere così cieca.
Al negativo, può sprofondare dall'ambiguità alla mistificazione, al tradimento a tutti i livelli (la fede, o fiducia vengono rovesciate o uccise), a tutti i campi ove l'ingiustizia è maestra; nella droga, nell'intossicazione, nell'abbandono di ogni norma e principio di equità. La profanazione ad esempio, quale patologia nettuniana, non è che l'abbattimento degli altrui confini. L'«an-negamento» può non essere solo simbolico.
| Per ultimo PLUTONE, al limitare dell'insondabile.
È il Potere negativo solo in quanto segna l'ingresso nel regno della materia, di poi la forza disgregativa e generativa che si alterna senza pietà né sosta.
Primo maestro del karma, avvicenda la morte, la rinascita e dunque, per tutti gli esseri dotati di propria individualità, la reincarnazione.
Negli stadi intermedi può dunque manifestare sovversione, ribellione, avvelenamento e inquinamento, proprietà che si liberano sia verso la corporeità che la mente. Dalla putrefazione della sostanza organica alla fissione nucleare, alla propulsione che ne viene ed alla forza generativa dell'ecosistema, che rinnova e si rinnova, alimenta il ciclo perpetuo del frangersi delle onde sulla riva della vita. Esso sigilla l'inferno e il paradiso di ognuno, due regni ai quali nessun mortale ha accesso diretto, ma che siamo costretti a mediare (sia ben chiaro: per nostra scelta). Nel quotidiano è fonte dell'impulso sessuale, impersonato da Marte; è la sorgente prima della creatività individuale, che grazie a Marte e Venere approda ad es. al coordinamento delle imprese, all'architettura ed alle arti in genere; è Volontà profonda. La sezione Pianeti_lenti e le singole schede planetarie riprendono gli argomenti.
Se vi è trasporto o destino per l'occulto, Urano interviene sul piano iniziatico, Nettuno a livello sensitivo, Plutone operativo.
Chi è convinto che l'uomo nasca e viva per puro caso è semplicemente fuori di strada.
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Destino non significa che tutto sia già scritto e preordinato, ma anzi che siamo noi a scriverlo, ciascuno con le proprie azioni - oggetto di libera scelta - ed immancabili conseguenze; ogni vita è raccolto e semina insieme ed è così che tutto viene posto in cronaca una pagina dopo l'altra, con tutti gli onori e gli oneri che comporta e da cui non è poi possibile evadere. Tuttavia, anche all'interno della situazione più costrittiva, messa in opera da nostra volontà pregressa, o dalla comunità o dallo Stato in cui viviamo - tutti soggetti alle stesse regole evolutive - una scelta l'abbiamo sempre; ma si tratta di quel verso della medaglia che nessuno vorrebbe conoscere in anticipo (anche se molti dichiarano il contrario).
Le proporzioni

I 9 pianeti in dimensioni proporzionate; in basso si intravvede parte di corona della massa solare. Per chi non ne fosse edotto, tutti i pianeti della fascia esterna tranne Plutone non hanno consistenza rocciosa bensì gassosa, sorretta da un nucleo centrale solido rivestito da un consistente strato fluido; non presentano quindi una superficie vera e propria.
| I 4 pianeti interni: Marte, Terra, Venere e Mercurio in ingrandimento scalare; pur essendo l'immagine disposta verticalmente, i pianeti sono orientati al Sole che, come nell'immagine soprastante, risulterebbe in basso. perciò il polo Nord è alla sinistra della colonna (notare ad es. la calotta dei ghiacci che sovrasta Marte). Il colore infuocato di Venere rammenta la sua vicinanza al Sole.
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Dal diagramma che ne risulta emerge una regola che merita di essere evidenziata fin da ora (la si trova meglio descritta nell'estratto dall'AAP già citato). La disposizione dei corpi celesti ormai noti, ordinata dal basso verso l'alto e dal un lato all'altro, li ordina su tre distinte colonne che, non a caso, vede concatenarsi i pianeti con rapporto diretto secondo una doppia regola:
- il triangolo superiore è separato dl triangolo sottostante da un tratteggio (identificabile con l'orbita di Chirone): ciascuno dei tre grandi testé descritti trova nel suo corrispondente sottostante il pianeta coabitante, ossia che condivide il domicilio dello stesso Segno in alternanza diurna o notturna.
- a loro volta, i corpi del triangolo mediano incolonnano sotto di sé - separati dal simbolo centrale della Terra - il pianeta di domicilio opposto, verosimilmente il proprio complemento nella corsa verso l'Unità.
Interessante l'immancabile equilibrio simmetrico per cui il più lontano dei pianeti (Plutone) si raccorda ai due più uniti, se non anche legati da un preciso connubio (Marte e Venere); il più vicino (Urano) sopravvede ai più lontani tra loro (Saturno e Luna: vecchiaia ed infanzia); Nettuno di conseguenza si collega alle sfere di Mercurio e Giove, ponte essenziale ed esistenziale tra gli altri due gruppi.
È lecito pensare che i 'tre grandi' possano manifestare la loro funzione a livello terreno, per il tramite dei 'corrispondenti' connaturati alla nostra dimensione: la Forza creativa-sessuale che Plutone rappresenta, non si serve forse di Marte e Venere per conseguire il suo scopo? Marte e Venere: il pugno e la carezza, ma altresì il nucleo creativo e procreativo di continuità della vita! potremmo dire che "Plutone attua [anche] attraverso Marte, il quale si congiunge a Venere per naturale attrazione". Allo stesso modo Urano può affermare la super-individualità tramite Saturno, che vede nel mondo Lunare il maggior traguardo da oltrepassare; combinare i due estremi del settenario: la massima istintività ed il massimo controllo, umori ed ossatura. Nettuno discioglie la serafica natura Gioviana nel mare delle infinite occasioni che ci attorniano tramite la mobilità e popolarità di Mercurio, fegato e sistema nervoso: mediatori tra il centro produttivo (e riproduttivo) dell'individuo e la sua propria periferia esistenziale, rappresentata da infanzia e senilità.
Disponendo sulla stessa linea le Sfere in ordine di orbite concentriche intorno alla Terra, possiamo osservare tutti gli aspetti di tale relazione, per cui l'influenza dei pianeti lenti sulla sfera individuale indirettamente si manifesta investendo aree concentriche, in posizione inversa a quella del pianeta 'dominante'.
Non vi sono controindicazioni a questo tipo di analisi, che tende comunque a ricollegare le dinamiche del comportamento agli obblighi contratti dal singolo in passato o che gli derivano dalla specie. Non trascurare di osservare le triangolazioni descritte tenendo conto dell'interazione delle loro tendenze; all'inizio potrà sembrare un lavoro ingrato, ma con l'esercizio questo 'gioco di sponda' diverrà familiare e non mancherà di rispondere alle domande più e meglio di una visione piatta e monogama. La condizione operante di un Giove apparirà più rispondente dopo aver tenuto conto di Nettuno ed osservato la condizione di favore o contrarietà derivante da Mercurio. Lo stesso vale per le altre triadi.
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Una conferma abbastanza evidente di tale teorema, pubblicato sin dal 1994 nel 3° Cap. introd. all'uso dell'AAP, la si può vedere presso il ns. primo sito alla sezione: " www.myway.it/astrology/il terrorismo.htm", ove è dettagliata l'analisi astrologica dell'attacco alle Twin Towers in quell'orribile 11 settembre (occorre[va] IExplorer ® ver. 5 o sup.; data la complessità degli impianti in DHTML e l'uso speciale di caratteri astrologici usare il palmare per la navigazione è del tutto da escludere). La maestranza di Plutone, allora opposto a Saturno in Gemelli (gli USA) si è valso di Marte opposto a Luna e Nodo Lunare in Gemelli-Cancro, ponendolo su un aereo per ciascuna (leggi: Torre, ma anche Luna e Nodo) e glie lo ha spedito contro con la precisione oraria-astrale di un cronografo; è tutto ampiamente illustrato. Un Marte opposto alla Luna non avrebbe mai potuto indicizzare di per sé un simile evento: si tratta di un Aspetto che ricorre ogni mese, né vi erano altri segnali astrologici evidenti ad annunciare l'avvenimento. Marte è la determinazione, ma solo Plutone è la padronanza del sapere, e per di più nei Gemelli trova, nel ns. assunto, la sua esaltazione!
Un altro aereo si è schiantato sul Pentagono con l'esatto posizionamento [astrologico ed angolare, geometrico-spaziale] rivelato da un Quintile perfettamente visibile sull'oroscopo del Pentagono; Aspetto che lì è configurato da Ascendente-Nettuno! Il punto dell'impatto è a sua volta esattamente all'opposizione di Marte radix, mentre il Marte celeste (maestro dei Decani nel 2001, annata sotto il suo governo) vi transita, situato tra Plutone ed Urano, che occupano il 3º ed il 4º dei vertici [di detto Quintile e del Pentagono stesso]. A sostegno dell'importanza del Quintile, non posso non riportarne lo schema al capitolo Aspetti, con qualche osservazione aggiuntiva.
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