I 36 De­ca­nati



  In­tro­du­zio­ne

Il ter­mi­ne 'De­ca­na­to' de­si­gna l'at­tri­bu­zio­ne di reg­gen­za di ogni ter­za par­te di un Se­gno di 30°, ed è per­ciò af­fi­ne al ter­mi­ne di de­ca­de, che rac­chiu­de die­ci gior­ni. Si può dire che men­tre ogni pia­ne­ta del tema rap­pre­sen­ta la co­sti­tu­zio­ne del­le com­po­nen­ti in­di­vi­dua­li sog­get­te al suo ven­ta­glio di in­flu­en­za, il ma­e­stro del­la de­ca­de ne sta­bi­li­sce il te­no­re di fon­do con un'en­fa­si da non sot­to­va­lu­ta­re, de­li­ne­an­do con la sua pre­sen­za lo sce­na­rio e la di­re­zio­ne in cui gli im­pul­si ra­di­ca­ti sot­to la sua reg­gen­za si ma­ni­fe­steranno.
Do­vreb­be es­se­re chia­ro che si sta trat­tan­do di ri­cer­ca sul te­no­re vi­bra­to­rio di cer­ti cam­pi di ener­gia, fi­na­liz­za­ti dal­la loro stes­sa qua­li­tà nel­l'eco­no­mia del­la sfe­ra esi­sten­zia­le e non di at­tri­bu­zio­ne di ca­pric­cio­si po­te­ri ad ico­ne di démoni o demòni che sia­no, seb­be­ne le così di­ver­se de­fi­ni­zio­ni fi­ni­sca­no con l'in­te­gra­re due vol­ti del­la stes­sa so­stan­za; sono cer­to che un sal­to di qua­li­tà co­gni­ti­vo nei pros­si­mi de­cen­ni spa­lan­cherà le por­te a que­sta vi­sua­le del pen­sie­ro e che de­ter­mi­na­te ve­ri­tà non pos­sa­no re­sta­re ce­la­te o mi­sco­no­sciute an­co­ra a lun­go.
Va tenuto presente che la selezione di ogni annata va riferita all´anno astrologico, generalmente a far data dal 21 Marzo,
ossia l´ingresso del Sole a 0° di Ariete; personalmente ho optato per il 21 Dicembre,
la mezzanotte dell´anno solare, ma questo
è opinabile e ci sto ancora riflettendo.
In ogni caso, non vale il 1° gennaio.

  l'Ap­pa­ra­to di fon­do

L'anel­lo dei De­cani è col­lo­ca­to nel­la Car­ta-del-Cie­lo tra la fa­scia zo­dia­ca­le e l'area che ospi­ta i sim­bo­li dei pia­ne­ti; i sim­bo­li dei De­cani sono stam­pa­ti in pro­fi­lo con tra­spa­ren­za in­ter­na.
L'im­pian­to è ba­sa­to sul­la con­ca­te­na­zio­ne nel tem­po del go­ver­no da par­te dei Cor­pi ce­le­sti, na­tu­ral­men­te vi­sti dal­la Ter­ra (e chia­ma­ti Pia­ne­ti nel­lo scor­re­re del te­sto, an­che se il Sole ne fa par­te) co­sti­tu­en­ti il set­te­na­rio clas­si­co, pi­la­stri del­la strut­tu­ra vi­ta­le, come evi­den­zia­to al ca­pi­to­lo Pianeti, nel­l'or­di­ne in pro­gres­sio­ne dal più len­to al più ve­lo­ce: Sa­tur­no, Gio­ve, Mar­te, Sole, Ve­ne­re, Mer­cu­rio, Luna, dal qua­le pri­ma­ria­men­te de­ri­va­no i gior­ni del­la set­ti­ma­na. Tali si­gno­rie sono quin­di di­stri­bu­i­te con ri­pe­tu­ta con­ti­nu­i­tà da un De­ca­no al suc­ces­si­vo nel­l'arco dei 360°, co­pren­do quin­di 36 po­si­zio­ni il che si­gni­fi­ca 1 più del nu­me­ro in­te­ro di 7 x 5.
Ciò com­por­ta che l'ul­ti­ma ri­chie­da il go­ver­no del pri­mo pia­ne­ta del­la ca­te­na, lo stes­so che ha dato av­vio alla se­rie nel pri­mo De­ca­no e qui si in­con­tra un pun­to di ar­re­sto che ri­chie­de l'at­ten­zio­ne di tut­ti i Pra­ti­can­ti. In­fat­ti men­tre il me­to­do più dif­fu­so adot­ta Mar­te come ini­zia­to­re nel­l'Arie­te in modo fis­so e sta­ti­co, ri­du­cen­do ad un solo fo­to­gram­ma tut­to un fil­ma­to, det­ta ca­rat­te­ri­stica si tra­du­ce in un pas­sag­gio si­gni­fi­ca­ti­vo pro­prio ove la se­quen­za tro­vi so­lu­zio­ne di con­ti­nu­i­tà, po­i­ché in tal caso l'anno suc­ces­si­vo sarà ini­zia­to dal Pia­ne­ta se­guen­te (in es. il Sole) ga­ran­ten­do un ri­cam­bio di­na­mi­co as­sai più ri­spon­den­te al­l'equi­li­brio del di­ve­ni­re. Cer­chia­mo al­lo­ra di ad­den­trarci nel­la lo­gi­ca che re­go­la que­sti pia­ni del­la Re­al­tà, di­la­tan­do per un mo­men­to il no­stro oriz­zon­te fin dove è pos­si­bi­le.

  La sin­fo­nia del­le sfe­re

Dal na­no­se­con­do ai tra­scor­re­re dei mil­len­ni il Tem­po ma­ni­fe­sta la sua dan­za; una dan­za com­po­sta da rit­mi e ca­den­ze ben di­ver­se tra loro: ba­sta os­ser­va­re il bat­ti­to d'ali di un in­set­to per ren­derci con­to che il suo tem­po è di­ver­so dal no­stro; ma dal mo­vi­men­to di una par­ti­cel­la su­ba­to­mi­ca a quel­lo del­le stel­le, tut­ti i rit­mi gli ap­par­ten­go­no, come le ar­mo­ni­che ge­ne­ra­te da uno stes­so su­o­no.
Ciò con­cor­re al­l'idea che il Tem­po sia il­lu­so­rio e che in fon­do tut­to di­pen­da dal li­vel­lo di co­scien­za tra­mi­te il qua­le se ne spe­ri­men­ta il pro­ces­so; ad esem­pio mol­te per­so­ne sono con­cor­di nel ri­co­no­sce­re una sen­si­bi­le ac­ce­le­ra­zio­ne nel­lo scor­re­re dei gior­ni pro­prio in que­sti ul­ti­mi anni, an­che se i no­stri oro­lo­gi sem­bra­no non es­ser­se­ne ac­cor­ti. For­se la no­stra men­te, non fa­cen­do par­te del­la ma­te­ria, è per ciò in con­di­zio­ne di po­ter­ne in­ter­cet­ta­re cer­ti mu­ta­men­ti. Tut­ta­via sia­mo im­mer­si in uno dei suoi ci­cli ed è que­sto che cer­cheremo di fo­ca­liz­za­re, nel­le sue uni­tà di mi­su­ra­zio­ne.
Ogni li­vel­lo di fre­quen­za è ani­ma­to da in­tel­li­gen­za, o fi­na­li­tà pro­pria, che in fon­do è la stes­sa cosa. Li­vel­li di fre­quen­za in­ter­di­pen­den­ti si so­vrap­pon­go­no ed ac­ca­val­la­no in ri­fe­ri­men­to ad un asse co­mu­ne che è ap­pun­to il vet­to­re tem­po­ra­le: stia­mo par­lan­do del­le ore, mi­nu­ti e se­con­di, come dei gior­ni, mesi ed anni, tut­te go­ver­na­te da re­go­le di av­vi­cen­da­men­to che le ac­co­mu­nano. Come l'oro­lo­gio li scan­di­sce, con lan­cet­te un tem­po mo­vi­men­ta­te dal­l'ac­cu­ra­to sin­cro­ni­smo dei suoi in­gra­nag­gi, ecco un esem­pio gran­dio­so di si­ner­gia ce­le­ste. Le uni­tà che ri­mar­cano i ci­cli del­la re­al­tà in cui vi­via­mo, quel­la del si­ste­ma so­la­re per in­ten­derci, sono le for­ze ar­mo­ni­che estrin­se­cate dai sud­det­ti Cor­pi or­bi­tan­ti, di cui 6 ap­pa­io­no fon­da­men­ta­li al con­for­mar­si del­la vita, più na­tu­ral­men­te il loro cen­tro gra­vi­ta­zio­na­le, set­te fat­to­ri pri­ma­ri a qua­li ven­go­no at­tri­bu­i­te le par­ti­zio­ni e le par­ti­tu­re di vari li­vel­li e sot­to­li­velli se­con­do le re­go­le se­guen­ti.
  gli anni so­la­ri
Par­tia­mo dal cen­tro: il Sole, per con­si­de­ra­re in pri­mis la sud­di­vi­sio­ne in anni so­la­ri, ove ogni anno sia go­ver­na­to da uno dei sud­det­ti pia­ne­ti nel­l'or­di­ne or­bi­ta­le de­fi­ni­to. Quin­di se il 2008 vede Mar­te co­me si­gno­re dei 12 mesi (e così è), il 2009 avrà il Sole, il 2010 Ve­ne­re e via di se­gui­to, cia­scu­no dei qua­li darà l'av­vio come ve­dre­mo alla se­rie dei De­cani da 0° di Arie­te. Dopo 5 ci­cli di 7 anni, to­ta­le 35 anni, il pia­ne­ta che ha ini­zia­to det­to ci­clo (Sa­tur­no l'anno zero) pren­derà po­sto al 36° anno, com­ple­tan­do un giro zo­dia­ca­le e sta­bi­len­do un rap­por­to di ri­so­nan­za 3:1 con un ci­clo di go­ver­no an­nua­le del­le For­ze zo­dia­ca­li, che non trat­te­re­mo in que­sta sede; il pia­ne­ta suc­ces­si­vo ini­zierà così un al­tro ci­clo che, per que­sta ra­gio­ne, ne sarà ti­to­la­to come sog­get­to al suo go­ver­no, e qui si in­ne­sta un mec­ca­ni­smo al­ter­no: la se­quen­za pla­ne­ta­ria de­sti­na­ta ad in­ter­se­ca­re la ca­te­na de­gli anni rag­grup­pan­dola in ci­cli di 36, se­gue un an­da­men­to che per­cor­re l'anel­lo dei 7 com­po­nen­ti, ma ruo­tan­do di 5­/7 da cia­scu­no al suc­ces­si­vo (5, il Quin­ti­le e il di­ve­ni­re), e ge­ne­ra la di­spo­si­zio­ne a stel­la che qui ve­dia­mo rap­pre­sen­ta­re la con­ca­te­na­zio­ne dei gior­ni del­la set­ti­ma­na, ri­sa­li­ta a ri­tro­so se si se­gue la fi­gu­ra in sen­so ora­rio.

  i gran­di ci­cli
Si avrà così un pri­mo ci­clo di 36 anni sot­to la ma­e­stran­za di Sa­tur­no, poi uno det­to di Ve­ne­re, che ini­zierà egual­men­te il go­ver­no dei sin­go­li anni, uno di Gio­ve e via di se­gui­to - per la cro­na­ca ci tro­via­mo dal 1981 e fino al 2016 sot­to il pro­tet­to­ra­to del Sole - fino a ri­tro­va­re la po­si­zio­ne di Sa­tur­no ini­zia­le, com­ple­tan­do così un ci­clo di 252 anni, cioè 7 vol­te 36, cor­ri­spon­den­te esat­ta­men­te a tre vol­te il pe­rio­do di ri­vo­lu­zio­ne di Ura­no (84 anni), pri­mo anel­lo or­bi­ta­le che in­con­tria­mo al di là di Sa­tur­no, a de­li­mi­ta­re l'af­fa­sci­nan­te im­ma­gi­ne di due vor­ti­ci, o si­ste­mi di ruo­te, che pi­vottano come uno den­tro l'al­tro in op­po­ste di­re­zio­ni ed in to­ta­le si­ner­gia.
Per com­ple­ta­re, il va­lo­re 252 rac­chiu­de an­che un al­tro si­gni­fi­ca­to: il nu­me­ro dei 3 Pia­ne­ti len­ti, rap­por­ta­ti a cia­scu­no dei 7 Pia­ne­ti del­la fa­scia in­ter­na (dal pun­to di vi­sta ester­no, la Ter­ra so­sti­tu­i­sce la Luna), dei qua­li cia­scun caso è rap­por­ta­to ad ogni Se­gno zo­dia­ca­le: in ter­mi­ni arit­me­ti­ci

 3 × 7 × 12 = 252 

Va pure an­no­ta­to che il sud­det­to ci­clo di 252 equi­va­le a un di­pres­so al pe­rio­do di ri­vo­lu­zio­ne di Plu­to­ne, che av­vol­ge il tut­to in tria­de con Net­tu­no ed Ura­no, con qua­li è pres­sap­po­co in ri­so­nan­za 3:2:1. I tre Pia­ne­ti trans-sa­tur­nia­ni de­li­ne­a­no quin­di un cam­po, o una cin­ta, come una mem­bra­na che in­ter­fac­cia il no­stro sog­get­to in ci­cli­ci­tà con­cen­tri­che con tut­ta la re­al­tà ester­na.
Per dire di più, rap­pre­sen­ta come la Co­scien­za del­l'IO di tut­to il si­ste­ma, co­sti­tu­i­to dal set­te­na­rio, orien­ta­ta al­l'Uni­ver­so che lo ac­co­glie. Ho ap­pe­na de­li­ne­a­to la strut­tu­ra for­ma­le di un'en­ti­tà spi­ri­tua­le, tutt'ora sco­no­sciu­ta alla scien­za ter­re­stre.
Me­ri­ta ci­ta­re l'Observatoire de Paris:
«I ri­sul­ta­ti del­le ri­so­nan­ze sono mol­to va­ria­bi­li:
  • Si sa da mol­to tem­po che nel­la cin­tu­ra de­gli aste­ro­i­di esi­sto­no del­le la­cu­ne, cioè del­le zone dove non ci sono og­get­ti. Que­ste zone cor­ri­spon­dono a del­le ri­so­nan­ze di moto me­dio con Gio­ve. Il ruo­lo di tali ri­so­nan­ze con Gio­ve è sta­to quel­lo di per­tur­ba­re le or­bi­te de­gli og­get­ti che vi si tro­va­va­no, fino ad espel­ler­li dal­la cin­tu­ra aste­ro­i­da­le.
  • La ri­so­nan­za di moto me­dio 3:2 con Net­tu­no ha un ruo­lo in­ver­so. In cor­ri­spon­den­za a que­sta ri­so­nan­za, si sono ac­cu­mu­la­ti mol­ti pic­co­li cor­pi, tra i qua­li il pia­ne­ta Plu­to­ne. In que­sto caso la ri­so­nan­za è un pun­to di sta­bi­li­tà.».
  i pic­co­li ci­cli
Rien­triamo in casa, per ad­den­trarci ora nel cer­chio del sin­go­lo anno. Pa­ral­le­la­mente ai gran­di ci­cli, il cer­chio zo­dia­ca­le - l'anno so­la­re per ana­lo­gia - può es­se­re scom­po­sto in 36 di­ver­si seg­men­ti di 10° cia­scu­no, che chia­miamo de­cadi an­che se 10 gra­di non cor­ri­spon­dono esat­ta­men­te a 10 gior­ni.
A cia­scu­na sede vie­ne as­se­gna­ta la po­te­stà di uno dei 7 pia­ne­ti in qua­li­tà di De­ca­no. L'or­di­ne è an­co­ra una vol­ta quel­lo or­bi­ta­le ed il 1° De­ca­no sarà lo stes­so che go­ver­na l'anno. Ciò farà slit­ta­re ogni anno la se­rie in­die­tro di una uni­tà, ce­den­do po­sto al Ma­e­stro suc­ces­si­vo, il che col­li­ma per­fet­ta­mente con il sus­se­guir­si del­le at­tri­bu­zio­ni an­nua­li; ed è quel che col­ma una la­cu­na nel­la pra­ti­ca Astro­lo­gi­ca più dif­fu­sa, che vede con­ge­la­ta la cin­tu­ra dei De­ca­nati in una fis­si­tà del tut­to ina­de­gua­ta, con una se­rie che ini­zia e ter­mi­na sem­pre e solo con Mar­te; ma non è tut­to.
  le ore dei gior­ni
Del­la di­stri­bu­zio­ne dei gior­ni del­la set­ti­ma­na (il set­te­na­rio più che mai!) abbiamo già parlato e non oc­cor­re cer­to pre­ci­sar­ne la so­lu­zio­ne né la con­ti­nu­i­tà; ma fo­ca­lizziamo in det­ta­glio il per­ché di que­sta ro­ta­zio­ne a stel­la ere­di­tata dal­l'an­ti­chi­tà, per la se­quen­za set­ti­ma­na­le.
An­che per il ci­clo del­la gior­na­ta il nu­me­ro 12 sta­bi­li­sce il cri­te­rio di sud­di­vi­sio­ne, sia del­l'arco diur­no che not­tur­no, an­che se sarà la lan­cet­ta de­gli in­ter­val­li mi­no­ri a scan­di­re le tap­pe di quel­li che li con­ten­go­no. Ciò che rie­sce an­co­ra una vol­ta a sor­pren­de­re è la per­fet­ta sin­cro­ni­ci­tà fra quan­to det­to sin qui e la ri­cor­ren­te e più mi­nu­ta di­stri­bu­zio­ne de­gli stes­si va­lo­ri. In­fat­ti ogni gior­no es­sen­do com­po­sto da 24 ore, cia­scu­na ora è sog­get­ta ad una do­mi­nan­te pla­ne­ta­ria e l'or­di­ne sarà, a par­ti­re dal pia­ne­ta che go­ver­na il gior­no, lo stes­so in es­se­re per anni e de­cadi (sca­val­can­do quel­lo set­ti­ma­na­le che li in­trec­cia come sap­pia­mo). L'aspet­to cri­ti­co ri­sie­de nel nu­me­ro di 24 ore del­la gior­na­ta: si ve­ri­fi­ca che 7 x 3 vol­te co­pra 21 ore; ne re­sta­no 3 che ver­ran­no pre­sie­du­te dai pri­mi tre pia­ne­ti del­la se­quen­za, per sci­vo­la­re con il quar­to al­l'ini­zio del­la gior­na­ta se­guen­te. Oc­cor­re dire che que­sto 4° sarà esat­ta­men­te al suo giu­sto po­sto? ba­sta os­ser­va­re la se­rie: un Gio­ve­dì + 3 ve­drà ter­mi­na­re la gior­na­ta con l'ora del Sole, in­tro­du­cen­do la gior­na­ta suc­ces­si­va con Ve­ne­re, os­sia il Ve­ner­dì. Ed ecco chia­ri­ta l'ori­gi­ne del­l'enig­ma. Cre­do sia poco pro­ba­bi­le che tan­ta me­lo­dia sia "in­ven­ta­ta" e tan­to­me­no che pos­sa es­se­re "ca­sua­le".

C'è di che far­si gi­ra­re la te­sta, ma in na­tu­ra vi sono cose ben più com­pli­ca­te del­le 'ar­mo­ni­che di un Su­o­no' e non sa­ran­no cer­to i con­fi­ni del­la no­stra im­ma­gi­na­zio­ne o ca­pa­ci­tà di con­cen­tra­zio­ne a ri­dur­le; se non al­tro bal­za agli oc­chi il mo­ti­vo per cui tan­ta tra­di­zio­ne sia sta­ta fino ad oggi ab­ba­stan­za tra­scu­ra­ta, vuoi per la poca in­for­ma­zio­ne o per­ché co­mun­que tale im­ple­men­ta­zio­ne ri­sul­ta­va trop­po la­bo­rio­sa con i mez­zi abi­tua­li.


Una cu­rio­si­tà, in­te­res­san­te an­che per chi si in­te­res­sa al­l'oc­cul­to: esa­mi­nia­mo per un mo­men­to la con­fi­gu­ra­zio­ne set­ti­ma­na­le vi­sta dal pun­to di vi­sta del set­te­na­rio. Pos­sia­mo ini­zia­re la se­rie dal­la Do­me­ni­ca, con il Sole in 1º po­si­zio­ne, o dal Lu­ne­dì, con il Sole che chiu­de la set­ti­ma­na tra­scor­sa. Nel pri­mo caso il Sole pre­sen­ta la sua mas­si­ma po­ten­zia­li­tà, quin­di an­nun­cia una fase at­ti­va, come al­l'alba di ogni gior­no; nel se­con­do la mi­ni­ma, come al tra­mon­to e qui avre­mo la fase pas­si­va.
As­se­gnan­do un nu­me­ro pro­gres­si­vo ai gior­ni del­la set­ti­ma­na per poi rior­di­narli in suc­ces­sio­ne di ve­lo­ci­tà or­bi­ta­li, no­teremo su­bi­to due cose:
  1. l'at­tri­bu­zio­ne dei 3 nu­me­ri pari e dei 3 di­spa­ri ai due grup­pi di pia­ne­ti con­trap­po­sti; va te­nu­to ben pre­sen­te che i nu­me­ri rap­pre­sen­tano del­le quan­ti­tà e dun­que an­che del­le qua­li­tà, ove la di­stin­zio­ne di­spa­ri­/pari equi­va­le a quel­la Yôn[g]­/Yin os­sia po­si­ti­vo­/ne­ga­ti­vo, diur­no­/not­tur­no, at­ti­vo­/pas­si­vo etc.
  2. l'in­ver­sio­ne di at­tri­bu­zio­ne del­le due ti­po­logie di va­lo­ri ai due grup­pi di pia­ne­ti, stan­te al cen­tro il Sole a com­ple­ta­re la se­rie di­spa­ri con il nu­me­ro di po­si­zio­ne che gli è at­tri­bu­i­to, 1 o 7.
La se­rie con Sole in 1ª po­si­zio­ne:
1234567
ri­spet­to al­l'or­di­ne or­bi­ta­le
7531642
ri­ve­la un rap­por­to nu­me­ri­co a som­ma 9,
9
99
753
642
99
9
men­tre la se­rie con Sole in 7ª po­si­zio­ne:
1234567
ri­con­dot­ta al­l'or­di­ne or­bi­ta­le
6427531
ri­ve­la un rap­por­to nu­me­ri­co a som­ma 7.
7
77
642
531
77
7
Ciò in­du­ce un co­stan­te equi­li­brio nel­l'as­set­to del­le va­len­ze ener­ge­ti­che (ov­ve­ro­sia l'in­trec­ciar­si dei Geni che pre­sie­do­no ogni tap­pa) orien­ta­te alla Ter­ra, po­i­ché il Sole me­dia due grup­pi, uno ester­no ed uno in­ter­no al­l'or­bi­ta ter­re­stre, con po­la­ri­tà che si com­pen­sa­no da ogni lato. Sen­za ad­den­trarci più di quan­to si adat­ti al con­te­sto, que­sto qua­dro ci mo­stra già in modo espli­ci­to che, nel flu­i­re dei gior­ni, il di­pa­narsi del­le in­flu­en­ze pla­ne­ta­rie è per­va­so nei due sen­si come da una cor­ren­te ener­ge­ti­ca al­ter­na­ta, che va­ria il pro­prio ver­so - e pro­ba­bil­mente d'in­ten­si­tà nei pas­sag­gi in­ter­me­di - con l'av­vi­cen­dar­si del­le fasi so­la­ri, non solo diur­na­/not­tur­na ma an­che sta­gio­na­li; in al­tri ter­mi­ni, l'equi­li­brio tra le due par­ti si ri­con­fi­gu­ra co­stan­te­men­te, pul­san­do in ac­cor­do al rit­mo so­la­re, tal­ché ogni Pia­ne­ta pre­sen­ti en­tram­be le po­la­ri­tà, in sin­to­nia con il rit­mo del tem­po.
Le som­me in­cro­cia­te tra le par­ti dia­go­nal­mente op­po­ste in tali casi si equi­val­go­no, ri­per­cor­ren­do l'as­so­cia­zio­ne del­le qua­li­tà com­ple­men­ta­ri in­tro­dot­ta al cap. Pia­ne­ti. Esse sono di 9 con il Sole ad 1 (di­spa­ri­tà in fase at­ti­va), o di 7 con il Sole a 7 (pa­ri­tà in fase pas­si­va); qua­li in­di­ci di una dif­fe­ren­za di po­ten­zia­le sa­reb­be­ro co­e­ren­ti allo sta­to del Sole adot­ta­to in ipo­te­si.
Va­le­va la pena nu­me­ra­re ed os­ser­va­re an­che la se­quen­za na­tu­ra­le, nel­la qua­le la di­stin­zio­ne dei due grup­pi pre­sen­ta la ca­rat­te­ri­stica di som­me a com­ple­men­to 8, il sim­bo­lo di un equi­li­brio che na­sce dal­l'in­ces­san­te mo­vi­men­to in al­ter­nan­za, sen­za fine né ini­zio (equi­va­le ad un sim­bo­lo del Tao trac­cia­to con con­ti­nu­i­tà, su en­tram­bi i lati di una sfe­ra).
La se­rie na­tu­ra­le:
1234567
ri­spec­chia un rap­por­to nu­me­ri­co a som­ma 8
8
88
765
321
88
8
Come bi­lan­cie­re, l'8 sta qui si­tua­to fra i due to­ta­li di 7 e 9; al suo cen­tro il Sole con il nu­me­ro 4 è com­ple­men­to di cia­scu­na som­ma al va­lo­re 12, che non ha bi­so­gno di pre­sen­ta­zio­ne; per di più lo si ri­ca­va 3 vol­te, pro­du­cen­do il nu­me­ro dei De­cani.
L'ar­mo­nia fun­zio­na­le che lega i 7 Pia­ne­ti ne ri­sul­ta viep­più so­ste­nu­ta, a con­fer­ma de­gli sche­mi pro­po­sti. Per af­fi­ni­tà con­te­stua­le, i pa­ra­me­tri di po­ten­za at­tri­bu­i­ti a cia­scun Pia­ne­ta, già ri­por­ta­ti alla sez. Aspetti, sono sta­ti sot­to­po­sti a ve­ri­fi­ca an­che in que­sto sen­so, va­lu­tan­do se­pa­ra­ta­men­te la me­dia dei va­lo­ri re­la­ti­vi ai tre ca­na­li di at­tua­zio­ne de­li­ne­a­ti al cap. Pianeti, onde ve­ri­fi­ca­re che ogni pos­si­bi­le con­fron­to tra le par­ti fos­se fon­da­to su pre­mes­se in equi­li­brio tra loro ed ec­co­ne i ri­sul­ta­ti in ter­mi­ni di to­ta­le e va­lo­re me­dio:

10.3316 11.0051 11.4127
9.2835 8.3739 6.5323
3.3854 4.4770 5.4148
tot.23.000 tot.23.359 tot.23.856
va­lo­re me­diova­lo­re me­dio va­lo­re me­dio
7.667 7.787 7.952

  le Al­ter­na­ti­ve

Ol­tre alla con­ce­zio­ne tra­di­zio­na­le, pri­ma Egi­zia (si par­la di 2-3mila anni pri­ma del­l'era cri­stia­na) e poi me­di­ter­ra­nea, per la qua­le la di­stri­bu­zio­ne ci­cli­ca del set­te­na­rio dei Geni pla­ne­ta­ri trae ori­gi­ne da tale or­di­na­men­to a ca­rat­te­re er­me­ti­co, una ver­sio­ne Indù as­se­gna in­ve­ce alle tre de­cadi di cia­scun Se­gno ('drikan') i tre Ma­e­stri dei Se­gni in tri­pli­ci­tà, os­sia col­le­ga­ti dal­lo stes­so Ele­men­to, po­nen­do­li in ro­ta­zio­ne pro­gres­si­va e trat­tan­do i Lu­mi­na­ri come due metà di una Uni­tà. Una scel­ta in­tel­li­gen­te, che ri­spec­chia ca­pa­ci­tà ma­te­ma­ti­che ben note e pro­po­ne un pro­prio co­strut­to in­di­pen­den­te; tut­ta­via la sua im­pron­ta più in­tel­let­tua­le che non eso­te­ri­ca pre­sen­ta al­cu­ni lati de­bo­li non esen­ti da con­trad­di­zio­ni, dal mo­men­to che la Ma­e­stran­za del Se­gno è de­si­gna­ta in modo fis­so a go­ver­na­re due vol­te det­to Se­gno - pre­sup­po­nen­do che la po­ten­zia­li­tà di ogni area zo­dia­ca­le sia mas­si­ma nel­la pri­ma de­ca­de a cui vie­ne de­sti­na­to (e su que­sto i pa­re­ri di­ver­go­no) -, Sole e Luna go­ver­na­no 3 vol­te, i Pia­ne­ti 6 e la di­stri­bu­zio­ne com­ples­si­va ri­sul­ta non del tut­to scor­re­vo­le.
Am­mes­so che si per­ven­ga pri­ma o poi ad un'at­tri­bu­zio­ne del­le sedi zo­dia­ca­li uni­ver­sal­men­te ri­co­no­sciu­ta, que­sto te­o­re­ma è in un cer­to sen­so im­pli­ci­to nel­la di­na­mi­ca del­le Tri­pli­ci­tà, ma non ha nul­la a che ve­de­re con la fun­zio­ne dei De­ca­nati, ruo­ta di un in­gra­nag­gio co­smi­co, né vi è mo­ti­vo per cui deb­ba o pos­sa so­sti­tu­ir­la.
In ogni caso non va di­men­ti­ca­to che l'af­fer­ma­re di un Pia­ne­ta che go­ver­na il tale Se­gno non è che una con­ven­zio­ne - come tale sog­get­ta a sva­ria­ti adat­ta­men­ti - che può aiu­ta­re ad in­qua­drarne sta­bil­men­te le re­la­ti­ve pro­prie­tà vi­bra­to­rie, ma nien­te di più, po­i­ché lo Zo­dia­co è nato pri­ma e le sue leg­gi pre­scin­do­no da tut­to que­sto, che ne è sol­tan­to con­se­guen­za; o si fi­nirà con il con­fon­de­re le ca­u­se con gli ef­fet­ti. Non il Se­gno quin­di è in­flu­en­za­to dal Pia­ne­ta, ma è que­sti, qua­le en­ti­tà sin­go­la, che vede nu­tri­te (o af­fie­vo­lite) le sue qua­li­tà in­trin­se­che nei cor­ri­spon­den­ti set­to­ri del­l'onda zo­dia­ca­le, e ne espan­de gli im­pul­si in tut­ta la fa­scia del­l'ec­lit­ti­ca.
Men­tre il mec­ca­ni­smo se­co­la­re te­sté ri­por­ta­to sve­la un sin­cro­ni­smo au­to­no­mo ed in­ces­san­te del­le for­ze ce­le­sti nel­lo scor­re­re del tem­po (nel­l'uni­ver­so nien­te ri­ma­ne im­mo­bi­le), l'at­tri­bu­i­re sul­la base di una pe­rio­di­ci­tà sta­ti­ca e fine a se stes­sa la ma­e­stran­za del­le de­cadi ai Pia­ne­ti orien­ta­ti al Se­gno (e ve n'è più d'uno per ogni Pia­ne­ta), si pone come una ma­no­vra pre­va­len­te­men­te lo­gi­sti­ca ed ab­ba­stan­za ri­schio­sa, an­che se ri­scon­tri po­si­ti­vi po­tran­no af­fio­ra­re dal­le na­tu­ra­li af­fi­ni­tà; si deve di­stin­gue­re l'at­tri­bu­zio­ne dei Pia­ne­ti alle re­la­ti­ve Sedi, che è solo uno sche­ma e come tale è per­ma­nen­te, da ogni pro­ces­sio­ne at­ti­va di det­ti Pia­ne­ti, qua­le fat­to ope­ra­ti­vo che se­gue uno svi­lup­po nel­la spi­ra­le del tem­po; ma, alla luce di quan­to già espo­sto, si trat­ta di te­ma­ti­ca mar­gi­na­le.
Per­ciò mi li­mi­terò al­l'im­pian­to oc­ci­den­ta­le e, nel­l'in­ten­to di pro­mu­o­ve­re un at­teg­gia­men­to di aper­tu­ra - cer­to non dog­ma­ti­co - ver­so co­no­scen­ze cui sa­reb­be un pec­ca­to ri­nun­cia­re per pi­gri­zia, stan­te la po­ten­zia­li­tà di in­da­gi­ne che ri­pro­pon­go­no, le ho mes­se in pro­gram­ma per AstroTime sen­za esi­ta­re, cor­re­dan­do il dia­gram­ma per­so­na­le con la 'se­rie' at­ti­nen­te la for­mu­la­zio­ne qui de­scrit­ta.
Da no­ta­re che per co­e­ren­za tec­ni­ca ogni anno, in fun­zio­ne del pas­sag­gio di go­ver­no.. astro­lo­gi­co per così dire, non è con­si­de­ra­to ini­zia­re l'1 gen­na­io ben­sì il 21 di Di­cem­bre che lo pre­ce­de, os­sia a 0° di Ca­pri­cor­no, es­sen­do il sol­sti­zio d'in­ver­no il vero pun­to d'ini­zio del ci­clo So­la­re, così come la mez­za­not­te lo è di ogni nu­o­vo gior­no. Da que­sto pun­to di vi­sta il Na­ta­le cade quin­di, sem­pre sot­to l'egi­da di Sa­tur­no. il 5º gior­no del­l'anno en­tran­te: non ri­mar­ca la fine di un ci­clo ma ne ini­zia uno nu­o­vo.
Per in­ci­so, ciò in­di­ca an­che la fa­ti­dica, o quan­to­me­no at­te­sa data del 21­/12­/2012 come quel­la del pas­sag­gio del­la guar­dia dal go­ver­no del­la Luna, con­tro­par­te del Sole che at­tual­men­te reg­ge il gran­de ci­clo, al go­ver­no di Sa­tur­no: un sal­to pre­ven­ti­vo dal polo più bas­so al più alto del set­te­na­rio, il più ar­duo, come an­nun­cia la stessa colonna al cap. Pianeti, ed dun­que nel pri­mo gior­no del tre­di­ce­si­mo anno del nu­o­vo mil­len­nio, con tut­to quel che il nu­me­ro 13 si­gni­fi­ca e com­por­ta. Sia­mo in Ca­pri­cor­no, la sua sede pri­ma e dico pre­ven­ti­vo in quan­to lo stes­so Sa­tur­no quat­tro anni dopo ri­leverà lo scet­tro dal ci­clo del Sole per i 36 anni suc­ces­si­vi; pas­sag­gio sto­ri­co, che non man­cherà di far­si sen­ti­re e ri­cor­da­re: tre de­cen­ni di [sa­lu­ta­re] Pur­ga­to­rio per il ge­ne­re uma­no. Per chi è cu­rio­so al­le­go il diagramma, con qualche commento, trat­te­nen­do a que­sta pa­gi­na le im­pli­ca­zio­ni re­la­ti­ve ai De­cani. Sono mol­te in­fat­ti e di enor­me ri­lie­vo. Il ri­cor­so non si li­mi­ta ai 36 anni del ci­clo mag­gio­re, ma ne chiu­derà e ri­aprirà uno di 252 anni dal­l'ini­zio del­la no­stra era. E non è an­co­ra tut­to: an­che l' 8 è com­ple­to. Il suo sim­bo­li­smo in­trin­se­co lo ab­bia­mo vi­sto sopra, assieme al suo legame con il settenario. Que­sto pros­si­mo pas­sag­gio al gran­de ci­clo di Sa­tur­no se­gne­rà ap­pun­to nel­l' 8º Se­gno (lo Scor­pio­ne, che ri­con­du­ce alla mor­te per la ri­na­sci­ta) il com­ple­ta­men­to di 8 ci­cli di 252 anni e for­se è pro­prio que­sto il lato più de­ter­mi­nan­te, pur così astrat­to. Ci sarà di che fe­steg­gia­re ben al­tro che l'anno 2000 quel gior­no!

Per un con­fron­to con la se­rie di De­cani più dif­fu­sa (va­li­da co­mun­que per il 2008), l'im­ma­gi­ne stan­dard sul­le af­fi­ni­tà Pia­ne­ti-Zo­dia­co espo­ne quel­la.
In ogni caso, l'anel­lo dei De­cani del­l'anno in cor­so, che non rien­tra nei dia­gram­mi gior­na­lie­ri per ra­gio­ni di spa­zio, è re­pe­ri­bi­le alla se­zio­ne dei Decanati, che in­di­cizza l'ul­ti­mo se­co­lo met­ten­do a di­spo­si­zio­ne i dia­gram­mi di­stin­ti anno per anno, ai fini di con­sul­ta­zio­ne. Al­tre an­na­te sono di­spo­ni­bi­li die­tro sem­pli­ce ri­chie­sta; con un ca­lo­ro­so in­vi­to agli astro­lo­gi a spe­ri­men­tar­ne la ri­spon­den­za, re­go­lan­do la ruo­ta nei dia­gram­mi a par­ti­re dal­la do­mi­nan­te del­l'anno in­te­res­sa­to. Po­treb­be sor­pren­der­li l'ac­cen­der­si di nu­o­ve luci sul tema in esa­me, qua­si fos­se ani­ma­to da più in­ten­sa vi­ta­li­tà.

 (per le af­fi­ni­tà Zo­dia­ca­li ri­fe­rir­si alla sez. Pianeti)