I cicli Bioritmici | |||||||
IntroduzioneIl tracciato bioritmico rappresenta quell'incessante pulsazione composita della nostra sfera energetica - con ciò intendendo non soltanto l'organismo ben conosciuto ma anche le componenti del nostro essere che dal DNA spaziano nell'ancóra invisibile - che si modula sui tre livelli distinti ma interagenti: FISICO, EMOZIONALE e MENTALE. La scoperta dei primi due risale alla fine del XIX secolo, grazie ai due ricercatori H. Swoboda e di W. Fliess. Pochi decenni dopo M. Bennet., R. Herseye e A. Teltscher individuarono sperimentalmente la presenza del 3° e ne focalizzarono il profilo. Data la continuità e le caratteristiche numeriche che emergono, è lecito ipotizzare una specie di gerarchia nella reciprocità funzionale di tali livelli, nel senso che, come nella pratica, ognuno risente della fase dei piani 'superiori' più che non il contrario.ClassificazionePremessa la natura del tutto impersonale e non personalizzabile in alcuna forma, in quanto identici per tutti, allo scopo di facilitarne l'approccio diamo le prime indicazioni sulla ragione vibratoria che li contraddistingue.
Ciò significa che ad es. ogni 23 giorni un ciclo fisico si rinnova, indipendentemente dallo stato degli altri due, al quale naturalmente l'organismo si adeguerà, guidando la funzionalità del sistema fisiologico da un minimo ad un massimo di efficienza, per poi ridurlo dalla pienezza e massima attivazione ad una fase di rilassamento e riposo, come qualsiasi ciclo stagionale o peristaltico. Si potrebbero rapportare i bioritmi ai ritmi circadiani, ma a banda più ampia degli orologi 'elementari', che regolano molte funzioni fisiologiche primarie, sebbene ciò avvenga come è noto sotto l'effetto di stimolazioni esterne.
È chiaro che tale ordine di fenomeni non presenta carattere giudiziario in merito ad eventi, se non per quanto attiene condizioni dinamiche e di efficienza. L’analisi dei bioritmi può rivelarsi molto utile ad esempio nel valutare l’opportunità di fronteggiare progetti impegnativi o fatiche inusuali, scegliendo i momenti che promettano il maggiore rendimento; altresì ad evitare di dover affrontare sforzi eccessivi in condizioni sfavorevoli che, combinate ad eventuali circostanze astrologiche contrarie, possano comportare vero e proprio pericolo o tracollo. | |||||||
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Nella figura, per esemplificare i simboli adottati prendiamo a riferimento il ciclo di 28 giorni. Alle indagini certificate appaiono critici i giorni ritmicamente più appariscenti della sinusoide: in primo luogo quelli in cui la curva (linea grigia continua) traversa l’asse orizzontale, cioè il 14° (come per gli altri cicli il giorno intermedio) ed il 28° (ossia lo zero iniziale). Anche i giorni che segnano i quarti di ciclo paiono presentare qualche aspetto critico, sebbene non così pronunciato; sono i punti in cui la curva raggiunge la massima esposizione verso l’alto e il basso nel diagramma. Poiché è da questo tracciato che procede ogni figurazione convenzionale ne faremo uso, senza però incorrere nel luogo comune di identificare la fase alta (A) - curve al tratteggio - con il massimo di attività e la più bassa (B) con la massima inerzia o inefficienza funzionale. In realtà questi due punti rappresentano i momenti di equinozio stagionale, o le 2 fasi intermedie come i quarti di Luna fasi che sono di per sé sinonimo di equilibrio e di quiete piuttosto che di situazioni che comportino crisi. Se ciò destasse qualche confusione, basterà rammentare che l'energia di ogni ciclo, a partire da zero, è in aumento fino alla metà del ciclo, dove incontra il 1° giorno critico, per poi diminuire fino al punto di ri-partenza, dove trova il 2°. Quindi non raggiunge il massimo al punto A - come si ripete sovente, ma che è solo il 1° quarto del ciclo - ma nel punto di intersezione dell'asse orizzontale. | La linea grigia continua rende il corretto andamento, ovvero l'alternarsi di vuoto/pieno, ed in accordo a questa vengono annotati i valori giornalieri nella pagina di Astro Time, facendo uso dei simboli, numerici e grafici, che l'accompagnano nella figura, uno per ogni giornata del ciclo. | ||||||
La visione dell'AutoreAppare evidente infatti che il punto di vuoto si identifica con l’inizio ed il pieno corrisponde a metà ciclo, poiché nessuna pulsazione inizia ad 1/4 di percorso prima del culmine, né la giornata né il primo respiro di un neonato o la vita stessa. È anzi proprio l’inversione del moto crescita/calo che rende critici quei particolari giorni, ciascuno con propria peculiarità; vedremo allora i punti (A) e (B) come esaltazione e caduta del tono energetico, annullando l’appariscente sfasatura di 1/4 al fine di visualizzare correttamente questo andamento. Nello sviluppo grafico tale inversione va ricercata nel cambiamento di direzione di curvatura della sinusoide, che vede spostarsi il proprio centro da un punto all'altro (da A a B), mentre il saliscendi che ha luogo intorno alla verticale di questi due punti del percorso è solo apparente, poiché l'andamento del moto rimane invariato nella sua crescita o nella diminuzione.Se è noto che i cambi di stagione sono sempre stati critici per gli organismi della biosfera, bisogna pur ammettere che i problemi veri sono connessi al caldo eccessivo ed al troppo freddo, più che al passaggio verso la primavera o l'autunno. I concetti di massimo e minimo inducono quelli di forza positiva e negativa; ma è più appropriato concepirli come pienezza in atto (le fasi 2 e 3) e svuotamento in atto, cioè massimo di energia devoluta o impiegata (fasi 1, 4). La figura sul lato destro rende assai bene l'idea, nonché la relazione tra fasi ascendenti e la sommatoria dei valori al massimo: le tre curve infatti sono tutte in fase (superiore) crescente e raggiungeranno la loro pienezza, rappresentata dagli istogrammi, nel momento in cui incontrano l'asse centrale. Tale apparente incongruenza rappresentativa - lo ripeto per evitare malintesi - deriva dall'abitudine invalsa di far partire le curve dalla linea dell'asse stesso, mentre lo zero iniziale dovrebbe corrispondere al punto minimo inferiore. Due esempi abbastanza esplicativi sono a raffronto di minima e massima potenzialità, che si manifesta all'incontro con l'asse, nelle figure alla destra.
Per 'toccare con mano', basta poi concentrarsi sul meccanismo respiratorio. i Simboli adottatiA destra di ogni pagina-datario, sotto la Carta-del-Cielo sono espressi i livelli delle prestanze F-E-M quotidiane, seguiti dai segni (+) e (-) studiati per una valutazione immediata, anche se richiedono un po' di abitudine: mentre questi ultimi indicano la condizione di ciascun ciclo, se in aumento o in diminuzione (come appaiono distinti nello schema il ato sinistro dal destro), le cifre in sequenza, sia cerchiate in trasparenza o con il fondo colorato, indicano rispettivamente lo stato di maggiore o minore attività vitale, ovverosia se la curva scorre alla metà superiore (sia che stia crescendo o calando) oppure inferiore. La serie delle cifre frammiste a simboli, come appare in figura per il ciclo Emotivo, offre un esempio di corrispondenza tra gli indici numerici adottati testualmente ed il giorno progressivo del ciclo, visibile alla base della figura (come asse x). I simboli intermedi a rapida lettura sono![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Cliccando l'immagine dell'informazione bioritmica si accederà ad una pagina completa dei tracciati personali estesi ad un arco di 28 giorni, nel quale la data di richiamo resta situata al 9° giorno di percorso. A fornire una visione più 'realistica' dei fattori prevalenti del periodo, per ogni giornata è stata calcolata la sommatoria degli stati di avanzamento delle 3 curve rispetto al minimo/massimo di energia; per rappresentarla valorizzando le proprietà dello schermo vengono tracciati degli istogrammi composti dai tre colori primari dello spettro elettronico, basato appunto sui componenti RGB: Rosso (Red), Verde (Green), Blu. La percentuale di ciascun colore presente in ogni istogramma è proporzionata allo stato di pienezza raggiunto dalla curva corrispondente: come si è detto, il massimo è situato al centro di ognuna per cui lo stato Emozionale raggiungerà il 100% al 14° giorno per poi calare di un 7,142857142857142857142857142857% (curiosa la ricorsività periodica nel numero basata sul raddoppio delle cifre: 7,14,28,[56+1..]) al giorno fino a zero alla fine del 28°. Grazie alla qualità di immagine ottenibile con l'attuale tecnologia, il risultato la dice più lunga di quanto osassi sperare, sia sulle dominanti in gioco che sui passaggi delle stesse da uno stadio all'altro. A titolo indicativo, la mescolanza di Rosso e Verde sullo schermo tende al Giallo, tanto più chiaro e brillante quanto maggiore è la percentuale di entrambi, (oscillando tra l'arancio acceso ed il verde fluorescente), mentre il Blu schiarisce il giallo più saturo ed intenso fino al bianco; Rosso e Blu generano tonalità dal porpora al viola, Verde + Blu tra l'azzurro ed il turchese. ![]() |
![]() Quando si presenta una situazione come quella in esempio, dove le curve si inarcano simultaneamente verso i valori di minimo, siate pronti a sentirvi come se doveste guidare un'auto con tutte le gomme sgonfie, tanto più quanto il colore delle barre scurisce, diciamo sotto il 10%. sotto: grafico bioritmico con curve al massimo; naturalmente varrà l'opposto di quanto esemplificato sopra, a riprova della correttezza dell'interpretazione teorica qua esposta. ![]() La colonna che evidenzia il giorno in oggetto - unitamente ad una tacca sull'asse delle curve - è profilata fino al 100%, in trasparenza nella parte vacante, quale riferimento dell'altezza massima proporzionale. A rendere agevole la lettura verticale, una linea sempre più leggera scandisce ogni 20% dalla base; è stata evitata di proposito l'aggiunta di scale numeriche, la cui collocazione appesantirebbe l'immediatezza dell'acquisizione visiva. Questa tabella di distribuzione non tiene conto di alcuna gerarchia, ma colloca i 3 valori sullo stesso piano. Nell'altro tipo di analisi si dovrebbe tenere in conto il valore assoluto di ciascun ciclo, sommando cioè i valori reali raggiunti all'interno della propria escursione (senza convertirli in percentuale), il che comporta che ogni ritmo non supererebbe mai la sua massima quota, restando il più basso assogettato all'influenza cromatica (leggi vibratoria) di quello o quelli superiori. Pur ritenendo degna di approfondimento e forse più veritiera questa ipotesi, essa non è al momento suffragata da alcun dato ed anzi, date le implicazioni, prometterebbe nel migliore dei casi di aprire un interminabile dibattito. Sia detto quindi per motivare la scelta attuale.
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