I ci­cli Bio­rit­mi­ci



  In­tro­du­zio­ne

Il trac­cia­to bio­rit­mi­co rap­pre­sen­ta quell'in­ces­san­te pul­sa­zio­ne com­po­si­ta del­la no­stra sfe­ra ener­ge­ti­ca - con ciò in­ten­den­do non sol­tan­to l'or­ga­ni­smo ben co­no­sciu­to ma an­che le com­po­nen­ti del no­stro es­se­re che dal DNA spa­zia­no nell'ancóra in­vi­si­bi­le - che si mo­du­la sui tre li­vel­li di­stin­ti ma in­te­ra­gen­ti: FI­SI­CO, EMO­ZIO­NA­LE e MEN­TA­LE. La sco­per­ta dei pri­mi due ri­sa­le alla fine del XIX se­co­lo, gra­zie ai due ri­cer­ca­to­ri H. Swoboda e di W. Fliess. Po­chi de­cen­ni dopo M. Ben­net., R. Herseye e A. Teltscher in­di­vi­duarono spe­ri­men­tal­men­te la pre­sen­za del 3° e ne fo­ca­liz­zarono il pro­fi­lo. Data la con­ti­nu­i­tà e le ca­rat­te­ri­stiche nu­me­ri­che che emer­go­no, è le­ci­to ipo­tiz­za­re una spe­cie di ge­rar­chia nel­la re­ci­pro­ci­tà fun­zio­na­le di tali li­vel­li, nel sen­so che, come nel­la pra­ti­ca, ognu­no ri­sen­te del­la fase dei pia­ni 'su­pe­rio­ri' più che non il con­tra­rio.

  Clas­si­fi­ca­zio­ne

Pre­mes­sa la na­tu­ra del tut­to im­per­so­na­le e non per­so­na­liz­zabile in al­cu­na for­ma, in quan­to iden­ti­ci per tut­ti, allo sco­po di fa­ci­li­tar­ne l'ap­proc­cio dia­mo le pri­me in­di­ca­zio­ni sul­la ra­gio­ne vi­bra­to­ria che li con­trad­di­stin­gue.
  • Il ci­clo  Fi­si­co , o fi­sio­lo­gi­co, in­te­res­sa sia le fi­bre mu­sco­la­ri che i tes­su­ti os­sei in ge­ne­re, in­flu­en­zan­done il rin­no­va­men­to e l'ef­fi­cien­za; così pure il me­ta­bo­li­smo, il ri­cam­bio e quant'al­tro con­nes­so con que­sto pia­no. In una pa­ro­la, rap­pre­sen­ta il li­vel­lo ma­te­ria­le. In con­di­zio­ni cri­ti­che, ne ri­sen­te la pre­sta­zio­ne.
  • Il ci­clo  Emo­zio­na­le  o emo­ti­vo ri­guar­da pa­ri­men­ti le cel­lu­le del si­ste­ma ner­vo­so, dell'ap­pa­ra­to di­ge­ren­te ed escre­to­rio e de­gli or­ga­ni ses­sua­li. In­flu­en­za le fun­zio­ni e le pul­sio­ni ner­vo­se, la di­spo­si­zio­ne sen­si­bi­le e lo sta­to d'ani­mo; Fliess lo ri­te­ne­va re­spon­sa­bi­le dell'in­flu­en­za del­le cel­lu­le del pa­tri­mo­nio fem­mi­ni­le nell'uomo. In ef­fet­ti esso si pone come in­ter­me­dio e dun­que me­dia­to­re de­gli al­tri due, la cui som­ma nu­me­ri­ca di­vi­sa per 2 gli cor­ri­spon­de: (23+33)­/2=28. Go­ver­na l'in­tu­i­to, l'estro e la ca­pa­ci­tà im­ma­gi­na­ti­va e cre­a­ti­va. Rap­pre­sen­ta il li­vel­lo dei sen­ti­men­ti, la cui va­sta gam­ma si esten­de dal bas­so de­gli istin­ti all'alto del­le aspi­ra­zio­ni in­te­rio­ri. In con­di­zio­ni cri­ti­che, ne ri­sen­te la re­at­ti­vi­tà o re­a­zio­ne.
  • Il ci­clo det­to  Men­ta­le  sem­bra re­go­la­re la vita del­le cel­lu­le ce­le­brali e del­le se­cre­zio­ni che in­te­ra­gi­sco­no con le fun­zio­ni del cer­vel­lo. In­flu­en­za lo sta­to del­le fa­col­tà in­tel­let­ti­ve e del­la co­scien­za, l'ef­fi­cien­za nell'ap­pren­de­re, ri­te­ne­re, con­cen­trar­si, giu­di­ca­re e fare au­to­cri­ti­ca. Rap­pre­sen­ta il li­vel­lo del­la Ra­gio­ne ed ol­tre; dell'espe­rien­za in­tel­let­ti­va su­pe­rio­re, la sfe­ra vo­li­ti­va e spi­ri­tua­le. In con­di­zio­ni cri­ti­che, ne ri­sen­te l'at­ten­zio­ne.
Que­sta tri­pli­ce pul­sa­zio­ne ener­ge­ti­ca en­tra in azio­ne si­ner­gica al mo­men­to stes­so del pri­mo re­spi­ro, per al­ter­nar­si co­stan­te­men­te fino all'ul­ti­mo, in or­di­ne a tre pe­rio­di­ci­tà fis­se, con la du­ra­ta ri­spet­ti­va di 23 gior­ni il Fi­si­co, 28 gior­ni l’Emo­zio­na­le e 33 gior­ni il Men­ta­le. Sarà chia­ma­ta  trec­cia  pro­prio in vir­tù dell'in­trec­ciar­si del­le di­ver­se onde, ca­pa­ci di sta­bi­liz­za­re in­sie­me un'uni­ca 'onda di vita', che si di­ver­si­fi­ca per ol­tre 58 anni di tem­po. Il pri­mo mul­ti­plo co­mu­ne ai 3 è di 21252, cir­ca gg. 58,185.
Ciò si­gni­fi­ca che ad es. ogni 23 gior­ni un ci­clo fi­si­co si rin­no­va, in­di­pen­den­te­men­te dal­lo sta­to de­gli al­tri due, al qua­le na­tu­ral­men­te l'or­ga­ni­smo si ade­guerà, gui­dan­do la fun­zio­na­li­tà del si­ste­ma fi­sio­lo­gi­co da un mi­ni­mo ad un mas­si­mo di ef­fi­cien­za, per poi ri­dur­lo dal­la pie­nez­za e mas­si­ma at­ti­va­zio­ne ad una fase di ri­las­sa­men­to e ri­po­so, come qual­sia­si ci­clo sta­gio­na­le o pe­ri­stal­ti­co.
Si po­treb­be­ro rap­por­ta­re i bio­ritmi ai rit­mi cir­ca­diani, ma a ban­da più am­pia de­gli oro­lo­gi 'ele­men­ta­ri', che re­go­la­no mol­te fun­zio­ni fi­sio­lo­gi­che pri­ma­rie, seb­be­ne ciò av­ven­ga come è noto sot­to l'ef­fet­to di sti­mo­la­zio­ni ester­ne.

È chia­ro che tale or­di­ne di fe­no­me­ni non pre­sen­ta ca­rat­te­re giu­di­zia­rio in me­ri­to ad even­ti, se non per quan­to at­tie­ne con­di­zio­ni di­na­mi­che e di ef­fi­cien­za. L’ana­li­si dei bio­ritmi può ri­ve­lar­si mol­to uti­le ad esem­pio nel va­lu­ta­re l’op­por­tu­ni­tà di fron­teg­gia­re pro­get­ti im­pe­gna­ti­vi o fa­ti­che inu­sua­li, sce­glien­do i mo­men­ti che pro­met­tano il mag­gio­re ren­di­men­to; al­tre­sì ad evi­ta­re di do­ver af­fron­ta­re sfor­zi ec­ces­si­vi in con­di­zio­ni sfa­vo­re­vo­li che, com­bi­na­te ad even­tua­li cir­co­stan­ze astro­lo­gi­che con­tra­rie, pos­sa­no com­por­ta­re vero e pro­prio pe­ri­co­lo o tra­col­lo.
Sot­to il pro­fi­lo astro­lo­gi­co, essi pos­so­no in­flu­i­re in modo de­ter­mi­nan­te sul­la vo­stra ca­pa­ci­tà di sop­por­ta­re un Tran­si­to dif­fi­ci­le, o di trar­re van­tag­gio - non si in­ten­de in modo ar­ti­fi­cio­so, ma di mag­gior re­spi­ro - da un in­flus­so fa­vo­re­vo­le.
Mol­te ri­cer­che ven­go­no de­di­ca­te ai bio­ritmi da de­cen­ni, in­co­rag­gia­ti dal­le ri­sul­tan­ze, con fi­na­li­tà scien­ti­fi­che e so­cia­li qua­li la pre­ven­zio­ne di in­ci­den­ti sul la­vo­ro, nei viag­gi, tra­spor­ti etc.; e non di rado sono sta­ti adot­ta­ti cri­te­ri ra­ti­fi­cati dal­la sta­ti­sti­ca per re­go­la­men­ta­re ser­vi­zi pub­bli­ci e si­mi­li, dal mo­men­to che le ri­le­va­zio­ni han­no do­cu­men­ta­to casi di de­ces­so tra­u­ma­ti­co o gra­vi le­sio­ni se non ri­pe­tu­ti in­ci­den­ti in or­di­ne a pub­bli­ci ser­vi­zi non esclu­sa l'avia­zio­ne, nei gior­ni che i trac­cia­ti bio­rit­mi­ci de­nun­cia­vano come cri­ti­ci. Le com­pa­gnie di as­si­cu­ra­zio­ne lo san­no bene, come pure ne ten­go­no con­to i di­ri­gen­ti del pro­fes­sio­ni­smo spor­ti­vo, per non dire del­la di­sci­pli­na che re­go­la gli al­le­na­men­ti del­le squa­dre olim­pi­che.
Cosa si in­ten­de dun­que per gior­no cri­ti­co?
Per spie­gar­ne il sen­so bio­rit­mi­co è d’uso ri­cor­re­re al trac­cia­to si­nu­so­i­da­le (cfr. fi­gu­ra), atto a rap­pre­sen­ta­re l’an­da­men­to di qua­lun­que fe­no­me­no on­du­la­to­rio. Sul gra­fi­co car­te­sia­no si os­ser­va chia­ra­men­te la par­ten­za si­mul­ta­nea dei tre ci­cli e lo svi­lup­po per il pro­prio pe­rio­do di gior­ni, mar­ca­ti alla base. Ogni cur­va par­te (da zero) ver­so l’alto per poi tra­ver­sa­re l’asse cen­tra­le a metà ci­clo, por­tan­dosi ai 3­/4 all’estre­mo in­fe­rio­re, da cui ri­sa­le fino a rag­giun­ge­re la con­di­zio­ne di par­ten­za.

Nel­la fi­gu­ra, per esem­pli­fi­ca­re i sim­bo­li adot­ta­ti pren­dia­mo a ri­fe­ri­men­to il ci­clo di 28 gior­ni. Alle in­da­gi­ni cer­ti­fi­cate ap­pa­io­no cri­ti­ci i gior­ni rit­mi­ca­men­te più ap­pa­ri­scen­ti del­la si­nu­so­i­de: in pri­mo luo­go quel­li in cui la cur­va (li­nea gri­gia con­ti­nua) tra­ver­sa l’asse oriz­zon­ta­le, cioè il 14° (come per gli al­tri ci­cli il gior­no in­ter­me­dio) ed il 28° (os­sia lo zero ini­zia­le). An­che i gior­ni che se­gna­no i quar­ti di ci­clo pa­io­no pre­sen­ta­re qual­che aspet­to cri­ti­co, seb­be­ne non così pro­nun­cia­to; sono i pun­ti in cui la cur­va rag­giun­ge la mas­si­ma espo­si­zio­ne ver­so l’alto e il bas­so nel dia­gram­ma. Po­i­ché è da que­sto trac­cia­to che pro­ce­de ogni fi­gu­ra­zio­ne con­ven­zio­nale ne fa­re­mo uso, sen­za però in­cor­re­re nel luo­go co­mu­ne di iden­ti­fi­ca­re la fase alta (A) - cur­ve al trat­teg­gio - con il mas­si­mo di at­ti­vi­tà e la più bas­sa (B) con la mas­si­ma iner­zia o inef­fi­cien­za fun­zio­na­le. In re­al­tà que­sti due pun­ti rap­pre­sen­tano i mo­men­ti di equi­no­zio sta­gio­na­le, o le 2 fasi in­ter­me­die come i quar­ti di Luna fasi che sono di per sé si­no­ni­mo di equi­li­brio e di qui­e­te piut­to­sto che di si­tua­zio­ni che com­por­ti­no cri­si. Se ciò de­stasse qual­che con­fu­sio­ne, basterà ram­men­ta­re che l'ener­gia di ogni ci­clo, a par­ti­re da zero, è in au­men­to fino alla metà del ci­clo, dove in­con­tra il 1° gior­no cri­ti­co, per poi di­mi­nu­i­re fino al pun­to di ri-par­ten­za, dove tro­va il 2°. Quin­di non rag­giun­ge il mas­si­mo al pun­to A - come si ri­pe­te so­ven­te, ma che è solo il 1° quar­to del ci­clo - ma nel pun­to di in­ter­se­zio­ne dell'asse oriz­zon­ta­le. La li­nea gri­gia con­ti­nua ren­de il cor­ret­to an­da­men­to, ov­ve­ro l'al­ter­nar­si di vu­o­to­/pie­no, ed in ac­cor­do a que­sta ven­go­no an­no­ta­ti i va­lo­ri gior­na­lie­ri nel­la pa­gi­na di Astro Time, fa­cen­do uso dei sim­bo­li, nu­me­ri­ci e gra­fi­ci, che l'ac­com­pa­gna­no nel­la fi­gu­ra, uno per ogni gior­na­ta del ci­clo.

  La vi­sio­ne dell'Au­to­re

Ap­pa­re evi­den­te in­fat­ti che il pun­to di vu­o­to si iden­ti­fi­ca con l’ini­zio ed il pie­no cor­ri­spon­de a metà ci­clo, po­i­ché nes­su­na pul­sa­zio­ne ini­zia ad 1­/4 di per­cor­so pri­ma del cul­mi­ne, né la gior­na­ta né il pri­mo re­spi­ro di un ne­o­na­to o la vita stes­sa. È anzi pro­prio l’in­ver­sio­ne del moto cre­sci­ta­/calo che ren­de cri­ti­ci quei par­ti­co­la­ri gior­ni, cia­scu­no con pro­pria pe­cu­lia­ri­tà; ve­dre­mo al­lo­ra i pun­ti (A) e (B) come esal­ta­zio­ne e ca­du­ta del tono ener­ge­ti­co, an­nul­lan­do l’ap­pa­ri­scen­te sfa­sa­tu­ra di 1­/4 al fine di vi­sua­liz­za­re cor­ret­ta­mente que­sto an­da­men­to. Nel­lo svi­lup­po gra­fi­co tale in­ver­sio­ne va ri­cer­ca­ta nel cam­bia­men­to di di­re­zio­ne di cur­va­tu­ra del­la si­nu­so­i­de, che vede spo­star­si il pro­prio cen­tro da un pun­to all'al­tro (da A a B), men­tre il sa­li­scen­di che ha luo­go in­tor­no alla ver­ti­ca­le di que­sti due pun­ti del per­cor­so è solo ap­pa­ren­te, po­i­ché l'an­da­men­to del moto ri­ma­ne in­va­ria­to nel­la sua cre­sci­ta o nel­la di­mi­nu­zio­ne.
Se è noto che i cam­bi di sta­gio­ne sono sem­pre sta­ti cri­ti­ci per gli or­ga­ni­smi del­la bio­sfe­ra, bi­so­gna pur am­met­te­re che i pro­ble­mi veri sono con­nes­si al cal­do ec­ces­si­vo ed al trop­po fred­do, più che al pas­sag­gio ver­so la pri­ma­ve­ra o l'au­tun­no.
I con­cet­ti di mas­si­mo e mi­ni­mo in­du­co­no quel­li di for­za po­si­ti­va e ne­ga­ti­va; ma è più ap­pro­pria­to con­ce­pir­li come pie­nez­za in atto (le fasi 2 e 3) e svu­o­ta­men­to in atto, cioè mas­si­mo di ener­gia de­vo­lu­ta o im­pie­ga­ta (fasi 1, 4). La fi­gu­ra sul lato de­stro ren­de as­sai bene l'idea, non­ché la re­la­zio­ne tra fasi ascen­den­ti e la som­ma­to­ria dei va­lo­ri al mas­si­mo: le tre cur­ve in­fat­ti sono tut­te in fase (su­pe­rio­re) cre­scen­te e rag­giun­geranno la loro pie­nez­za, rap­pre­sen­tata da­gli isto­gram­mi, nel mo­men­to in cui in­con­tra­no l'asse cen­tra­le. Tale ap­pa­ren­te in­con­gru­en­za rap­pre­sen­ta­tiva - lo ri­pe­to per evi­ta­re ma­lin­te­si - de­ri­va dall'abi­tu­di­ne in­val­sa di far par­ti­re le cur­ve dal­la li­nea dell'asse stes­so, men­tre lo zero ini­zia­le do­vreb­be cor­ri­spon­de­re al pun­to mi­ni­mo in­fe­rio­re. Due esem­pi ab­ba­stan­za espli­ca­ti­vi sono a raf­fron­to di mi­ni­ma e mas­si­ma po­ten­zia­li­tà, che si ma­ni­fe­sta all'in­con­tro con l'asse, nel­le fi­gu­re alla de­stra.

Per 'toc­ca­re con mano', ba­sta poi con­cen­trar­si sul mec­ca­ni­smo re­spi­ra­to­rio.

  i Sim­bo­li adot­ta­ti

A de­stra di ogni pa­gi­na-da­ta­rio, sot­to la Car­ta-del-Cie­lo sono espres­si i li­vel­li del­le pre­stan­ze F-E-M quo­ti­dia­ne, se­gui­ti dai se­gni (+) e (-) stu­dia­ti per una va­lu­ta­zio­ne im­me­dia­ta, an­che se ri­chie­do­no un po' di abi­tu­di­ne: men­tre que­sti ul­ti­mi in­di­ca­no la con­di­zio­ne di cia­scun ci­clo, se in au­men­to o in di­mi­nu­zio­ne (come ap­pa­io­no di­stin­ti nel­lo sche­ma il ato si­ni­stro dal de­stro), le ci­fre in se­quen­za, sia cer­chia­te in tra­spa­ren­za o con il fon­do co­lo­ra­to, in­di­ca­no ri­spet­ti­va­men­te lo sta­to di mag­gio­re o mi­no­re at­ti­vi­tà vi­ta­le, ov­ve­ro­sia se la cur­va scor­re alla metà su­pe­rio­re (sia che stia cre­scen­do o ca­lan­do) op­pu­re in­fe­rio­re. La se­rie del­le ci­fre fram­mi­ste a sim­bo­li, come ap­pa­re in fi­gu­ra per il ci­clo Emo­ti­vo, of­fre un esem­pio di cor­ri­spon­den­za tra gli in­di­ci nu­me­ri­ci adot­ta­ti te­stual­men­te ed il gior­no pro­gres­si­vo del ci­clo, vi­si­bi­le alla base del­la fi­gu­ra (come asse x). I sim­bo­li in­ter­me­di a ra­pi­da let­tu­ra sono per i gior­ni cri­ti­ci con­trap­po­sti di ini­zio e fine ci­clo; e per i gior­ni se­mi­critici, che ri­chia­ma­no la qua­dra­tu­ra astro­lo­gi­ca (pri­mo ed ul­ti­mo quar­to), cia­scu­no reso nei co­lo­ri: Ros­so se ri­guar­da il ci­clo Fi­si­co, Ver­de per il ci­clo Emo­ti­vo, Blu per il ci­clo Men­ta­le. A que­sto pro­po­si­to ab­bia­mo in­te­so at­ti­ra­re l’at­ten­zio­ne de­gli uten­ti sul ca­rat­te­re dei gior­ni in­te­res­sa­ti dall’aspet­to pri­ma­rio di tri­go­no, ri­spet­to ai due pun­ti di mi­ni­ma e di mas­si­ma ; si trat­ta del­le due cop­pie di gior­ni in tri­go­no ad ognu­no dei due gior­ni di 'vu­o­to' e di 'pie­no'. La vo­stra espe­rien­za po­trà con­va­li­da­re o meno que­sti ri­fe­ri­men­ti. Ad es.: si­gni­fi­ca: Bior. Fi­si­co al 3° gior­no di di­mi­nu­zio­ne (3° qua­dr.); si­gni­fi­ca: Bior. Emo­zio­na­le al gior­no cri­ti­co ini­zia­le. Tut­ti i dati gior­na­lie­ri deb­bo­no es­se­re ri­fe­ri­ti al mo­men­to ri­spon­den­te all'ora di na­sci­ta.
Clic­can­do l'im­ma­gi­ne dell'in­for­ma­zio­ne bio­rit­mica si ac­ce­derà ad una pa­gi­na com­ple­ta dei trac­cia­ti per­so­na­li este­si ad un arco di 28 gior­ni, nel qua­le la data di ri­chia­mo re­sta si­tua­ta al 9° gior­no di per­cor­so. A for­ni­re una vi­sio­ne più 're­a­li­sti­ca' dei fat­to­ri pre­va­len­ti del pe­rio­do, per ogni gior­na­ta è sta­ta cal­co­la­ta la som­ma­to­ria de­gli sta­ti di avan­za­men­to del­le 3 cur­ve ri­spet­to al mi­ni­mo­/mas­si­mo di ener­gia; per rap­pre­sen­tarla va­lo­riz­zan­do le pro­prie­tà del­lo scher­mo ven­go­no trac­cia­ti de­gli isto­gram­mi com­po­sti dai tre co­lo­ri pri­ma­ri del­lo spet­tro elet­tro­ni­co, ba­sa­to ap­pun­to sui com­po­nen­ti RGB: Ros­so (Red), Ver­de (Gre­en), Blu.
La per­cen­tua­le di cia­scun co­lo­re pre­sen­te in ogni isto­gram­ma è pro­por­zio­nata allo sta­to di pie­nez­za rag­giun­to dal­la cur­va cor­ri­spon­den­te: come si è det­to, il mas­si­mo è si­tua­to al cen­tro di ognu­na per cui lo sta­to Emo­zio­na­le rag­giun­gerà il 100% al 14° gior­no per poi ca­la­re di un
7,142857142857142857142857142857% (cu­rio­sa la ri­cor­si­vi­tà pe­rio­di­ca nel nu­me­ro ba­sa­ta sul rad­dop­pio del­le ci­fre: 7,14,28,[56+1..]) al gior­no fino a zero alla fine del 28°. Gra­zie alla qua­li­tà di im­ma­gi­ne ot­te­ni­bi­le con l'at­tua­le tec­no­lo­gia, il ri­sul­ta­to la dice più lun­ga di quan­to osassi spe­ra­re, sia sul­le do­mi­nan­ti in gio­co che sui pas­sag­gi del­le stes­se da uno sta­dio all'al­tro. A ti­to­lo in­di­ca­ti­vo, la me­sco­lan­za di Ros­so e Ver­de sul­lo scher­mo ten­de al Gial­lo, tan­to più chia­ro e bril­lan­te quan­to mag­gio­re è la per­cen­tua­le di en­tram­bi, (oscil­lan­do tra l'aran­cio ac­ce­so ed il ver­de flu­o­re­scen­te), men­tre il Blu schia­ri­sce il gial­lo più sa­tu­ro ed in­ten­so fino al bian­co; Ros­so e Blu ge­ne­ra­no to­na­li­tà dal por­po­ra al vio­la, Ver­de + Blu tra l'az­zur­ro ed il tur­che­se.
so­pra: gra­fi­co bio­rit­mi­co con cur­ve al mi­ni­mo.
Quan­do si pre­sen­ta una si­tua­zio­ne come quel­la in esem­pio, dove le cur­ve si inar­cano si­mul­ta­ne­amen­te ver­so i va­lo­ri di mi­ni­mo, sia­te pron­ti a sen­tir­vi come se do­veste gui­da­re un'auto con tut­te le gom­me sgon­fie, tan­to più quan­to il co­lo­re del­le bar­re scu­ri­sce, di­cia­mo sot­to il 10%.
sotto: gra­fi­co bio­rit­mi­co con cur­ve al mas­si­mo;
na­tu­ral­men­te varrà l'op­po­sto di quan­to esem­pli­fi­ca­to so­pra, a ri­pro­va del­la cor­ret­tez­za dell'in­ter­pre­ta­zio­ne te­o­ri­ca qua espo­sta.

La co­lon­na che evi­den­zia il gior­no in og­get­to - uni­ta­men­te ad una tac­ca sull'asse del­le cur­ve - è pro­fi­la­ta fino al 100%, in tra­spa­ren­za nel­la par­te va­can­te, qua­le ri­fe­ri­men­to dell'al­tez­za mas­si­ma pro­por­zio­nale. A ren­de­re age­vo­le la let­tu­ra ver­ti­ca­le, una li­nea sem­pre più leg­ge­ra scan­di­sce ogni 20% dal­la base; è sta­ta evi­ta­ta di pro­po­si­to l'ag­giun­ta di sca­le nu­me­ri­che, la cui col­lo­ca­zio­ne ap­pe­san­ti­rebbe l'im­me­dia­tez­za dell'ac­qui­si­zio­ne vi­si­va.
Que­sta ta­bel­la di di­stri­bu­zio­ne non tie­ne con­to di al­cu­na ge­rar­chia, ma col­lo­ca i 3 va­lo­ri sul­lo stes­so pia­no.
Nell'al­tro tipo di ana­li­si si do­vreb­be te­ne­re in con­to il va­lo­re as­so­lu­to di cia­scun ci­clo, som­man­do cioè i va­lo­ri re­a­li rag­giun­ti all'in­ter­no del­la pro­pria escur­sio­ne (sen­za con­ver­tirli in per­cen­tua­le), il che com­por­ta che ogni rit­mo non su­pe­rerebbe mai la sua mas­si­ma quo­ta, re­stan­do il più bas­so as­sogettato all'in­flu­en­za cro­ma­ti­ca (leg­gi vi­bra­to­ria) di quel­lo o quel­li su­pe­rio­ri. Pur ri­te­nen­do de­gna di ap­pro­fon­di­men­to e for­se più ve­ri­tie­ra que­sta ipo­te­si, essa non è al mo­men­to suf­fra­ga­ta da al­cun dato ed anzi, date le im­pli­ca­zio­ni, pro­met­te­rebbe nel mi­glio­re dei casi di apri­re un in­ter­mi­na­bi­le di­bat­ti­to. Sia det­to quin­di per mo­ti­va­re la scel­ta at­tua­le.
L'ico­na "Note" in bas­so a ds. di ogni pa­gi­na pun­ta allo stes­so do­cu­men­to gior­na­lie­ro del­la se­zio­ne astro­lo­gi­ca e se­gue le stes­se re­go­le ivi descritte. .
L'ico­na AstroTime in bas­so a sn. (par­zial­men­te vi­si­bi­le nel­la fig. so­pra­stan­te) ri­con­du­ce alla pa­gi­na astro­lo­gi­ca del gior­no cor­ri­spon­den­te.