Pre­mes­sa

Il pri­mo prin­ci­pio da te­ne­re pre­sen­te nell'ac­cin­ger­si ad esa­mi­na­re un Aspet­to è che a mon­te del­la sua for­ma­zio­ne vi è sem­pre la Con­giun­zio­ne. È l'Uni­tà a scin­der­si, per po­ter­si con­tem­pla­re, o raf­fron­ta­re a se stes­sa, at­tra­ver­so il pe­ri­plo di tut­te le espe­rien­ze che in­con­tra sul tra­git­to cir­co­la­re, ov­ve­ro­sia le re­la­zio­ni vi­bra­to­rie che cia­scun an­go­lo si­gni­fi­ca­ti­vo sta­bi­li­sce tra due par­ti in ca­u­sa, per in­fi­ne riu­ni­fi­carle, con rin­no­va­ta con­sa­pe­vo­lez­za.
Nel­la vi­sio­ne op­po­sta, la Con­giun­zio­ne è alla fine del per­cor­so e rac­chiu­de quin­di tut­ti gli Aspet­ti che l'han­no pre­ce­du­ta. Essa è quin­di tre­cen­tosessantesimo pas­so, che però fis­sa an­che lo zero d'ini­zio ci­clo. Di fat­to, ogni ci­cli­ci­tà ri­tor­na al suo ini­zio, che deve esi­ste­re ed in tal sen­so as­su­me­remo che la Con­giun­zio­ne co­sti­tu­i­sca la con­di­zio­ne di par­ten­za, cioè a dire l'ini­zio nu­me­ri­co del­la sca­la, o me­glio del ven­ta­glio di va­lo­ri pos­si­bi­li. Que­sto pre­sup­po­sto in­du­ce a con­si­de­ra­re gli Aspet­ti ognu­no come il pro­sie­guo fun­zio­na­le del pre­ce­den­te, al­ter­nan­do ne­gli sta­di suc­ce­denti la di­na­mi­ca del rap­por­to tra le due par­ti in esa­me. Il trac­cia­to de­gli Aspet­ti non trat­ta quin­di di sem­pli­ci seg­men­ti che con­net­tono due Ar­go­men­ti con as­so­nan­za o dis­so­nan­za, ma in­di­cizza mo­men­ti di­stin­ti nel­la re­la­zio­ne com­ples­si­va tra que­sti, qua­li fasi cre­scen­ti e ca­lan­ti ri­spet­to all'asse cen­tra­le (os­sia de­stro e si­ni­stro), en­tran­te o uscen­te e così via, se­con­do i casi che si pre­sen­ta­no; mo­men­ti co­mun­que de­sti­na­ti a com­ple­ta­re un'espe­rien­za po­lie­dri­ca. Alla fine, ogni Aspet­to non è che una sfac­cet­ta­tu­ra di un uni­co dia­man­te, che ri­ver­be­ra la luce dal­la pro­pria an­go­la­zio­ne.

Il se­con­do, qua­si sem­pre tra­scu­ra­to an­cor­ché evi­den­te, è che pa­ral­le­la­mente a quel che pos­sia­mo at­ten­derci dal con­fi­gu­rar­si di un Aspet­to di tran­si­to, quan­to alle spin­te che pos­so­no fa­vo­rirci o com­pro­met­te­re la no­stra tran­quil­li­tà, dob­bia­mo te­ne­re in con­to an­che le no­stre pos­si­bi­li azio­ni e re­a­zio­ni; nel­la spe­cie, con­si­de­ra­re con la mas­si­ma sa­ga­cia che un Aspet­to dis­so­nan­te ten­derà ad in­durre il nostro lato debole a com­pie­re ine­vi­ta­bil­men­te ge­sti dei qua­li fi­ni­re­mo con il pen­tirci; in bu­o­na so­stan­za, un'in­flu­en­za di Tran­si­to non ri­ve­ste solo l'im­por­tan­za di quan­to ci può ar­ri­va­re dall'ester­no, ma an­che - e for­se so­prat­tut­to - di quel che noi stes­si pos­sia­mo de­ci­de­re di fare. Il più del­le vol­te lo fa­re­mo ugual­men­te… ma al mo­men­to del­le ri­fles­sio­ni, l'aver­lo sa­pu­to aiu­te­rà a ca­pi­re di­ver­se cose.
In po­che pa­ro­le, se gli astri di­spon­go­no l'as­set­to o l'orien­ta­men­to vi­bra­to­rio, le de­ci­sio­ni le pren­dia­mo in pri­ma per­sona.

Karma, Coscienza, Aspetti
Gran par­te del la­vo­rio di assestamento che im­pe­gna il co­mu­ne “man­te­ni­men­to di sta­to della co­scien­za” è ­teso a sta­bi­li­re e ga­ran­ti­re a se stes­si il pro­prio es­se­re in sin­to­nia con l'am­bien­te, con chi ci è più vi­ci­no e, per i più evo­lu­ti, an­che meno vi­ci­no; ciò equi­va­le per lo più al con­fi­gu­rar­si e ve­der con­fer­ma­ta una se­rie di con­ce­zio­ni, di pre­sup­po­sti e di pa­ra­me­tri di com­por­ta­men­to che re­go­la­no tali rap­por­ti nel modo più sod­di­sfa­cen­te… per il sog­getto, fon­da­ti tra l'al­tro su di un sen­so di ac­cer­ta­ta pa­ri­tà in dare-ave­re, ov­ve­ro di non in­de­bi­ta­men­to a qua­lun­que li­vel­lo e sul­la pre­sun­zio­ne vir­tua­le di ve­der ri­co­no­sciu­to ogni pro­prio “diritto”.
Que­sto bi­so­gno di rispondenza, ove non ri­flet­ta a mero auto­com­pia­ci­men­to, è na­tu­ra­le e ne­ces­sa­rio al man­te­ni­men­to di un equi­li­brio eti­co ed in­te­rio­re, tut­ta­via… pro­prio quan­do tale con­di­zio­ne sem­bra aver ma­tu­ra­to il suo sta­to ide­a­le è il caso di ren­der­si con­to che non vi è artificio più in­gan­ne­vole!

So bene che que­sto non pia­cerà qua­si a nes­su­no, ma la sfe­ra di ognu­no è co­stellata di er­ro­ri: la vita di ogni gior­no ne è co­spar­sa ine­vi­ta­bil­men­te (o non pro­veremmo mai il bi­so­gno de­scrit­to). Er­ro­ri nel­le scel­te, nel­le con­ce­zio­ni, nei giu­di­zi, nel­le re­la­zio­ni e re­a­zio­ni; nei no­stri con­su­mi e nel­lo spre­co o cat­ti­va di­spo­si­zio­ne del­le ri­sor­se, solo per dare esem­pi; nel rac­con­ta­re a noi stes­si ve­ri­tà o men­zo­gne, fi­nan­che nel pro­va­re pia­ce­re o an­co­ra do­lo­re. Non che “pro­va­re pia­ce­re” pos­sa es­se­re con­si­de­ra­to un pec­ca­to, per­al­tro! sono le sue con­di­zio­ni e le re­la­ti­ve ri­so­nan­ze che spes­so si ri­tor­co­no con­tro di noi, de­nun­cian­do che qual­co­sa nell'am­bi­zio­ne ini­zia­le ne­ces­si­tava di ret­ti­fi­ca. Né so­sten­go che sia­no tut­te “col­pe” quelle elencate, in quan­to che un er­ro­re di con­cet­to può pro­por­si in una for­ma at­ti­va o la­ten­te, come ad es. un'er­ra­ta va­lu­ta­zio­ne; non­di­me­no nel­la sua ap­pli­ca­zio­ne di­ver­rà ef­fet­ti­vo, se non vie­ne in­ter­cet­ta­to e come tale evi­ta­to, in­ne­scan­do le con­se­guen­ze nel de­bi­to kar­­mi­co, se­con­do il caso.
Per­si­no cer­te tec­ni­che di me­di­ta­zio­ne ali­men­ta­no il con­se­gui­men­to del sud­det­to sta­to di ar­mo­nia e di be­nes­se­re, che ha so­ven­te l'ef­fet­to col­la­te­ra­le di al­lon­ta­na­re l'in­di­vi­duo dal la­vo­ro mi­ra­to del­la vera au­to­cri­ti­ca e così dal­la con­sa­pe­vo­lez­za di er­ro­ri, più e meno at­tua­li, nel­la sua con­dot­ta.
La no­stra stes­sa esi­sten­za in que­sta di­men­sio­ne è pro­va d'im­per­fe­zio­ne in­trin­se­ca (che non è il pec­ca­to ori­gi­na­le!). In verità, uno sta­to di con­sa­pe­vo­lez­za avan­za­to - ben­ché pre­gno di vi­bra­zio­ne lu­mi­no­sa - non può pre­scin­de­re dal ri­ve­lar­si “sof­fer­to” alla vi­sta del­le ra­gio­ni ba­si­la­ri all'esi­sten­za ma­te­ria­le (la re­la­zio­ne con­te­nu­ta ne «Il Cono del­l'Er­ro­re» ne for­ni­sce la più ap­pro­fon­di­ta spie­ga­zio­ne) e col­ti­va­re se­da­ti­vi a li­vel­lo sot­ti­le non po­trà so­spin­ge­re ver­so al­cu­na con­quista né estin­gue­re de­biti.

Chi è dav­ve­ro im­pe­gna­to, per quan­to se­re­no, non ri­nun­cia mai a ri­cer­ca­re que­sti er­ro­ri, la­ten­ti o ma­ni­fe­sti, fi­nan­che con il lu­mi­no quan­do oc­cor­re, az­ze­ran­doli uno dopo l'al­tro sen­za tre­gua; tale do­vreb­be es­se­re il ba­sa­men­to di una bu­o­na pra­ti­ca me­di­ta­ti­va! ma quan­ti di noi sono dav­ve­ro im­pe­gna­ti? ep­pu­re è pra­ti­ca­men­te per que­sto che ci tro­via­mo qua.
Non è mai pia­ce­vo­le es­se­re spie­ta­ti con se stes­si; a vol­te non pare nep­pu­r au­spi­ca­bi­le, so­prat­tut­to quan­do ciò com­por­ti man­can­za di con­di­scen­den­za o di ri­guardo.
La vita però, in­te­sa come il Cam­po di ener­gia che tut­to per­va­de, dal pic­co­lo al gran­de e le cui ar­mo­ni­che ri­su­o­na­no per il tra­mi­te dei mo­vi­men­ti del­le stel­le, non sof­fre di que­ste li­mi­ta­zio­ni e “spie­ta­ta” lo è per tut­ti allo stes­so modo. Si av­va­le del­le com­bi­na­zio­ni spa­zio-tem­po­ra­li pro­ma­nanti dal­le re­la­zio­ni pla­ne­ta­rie, che qui chia­miamo Aspet­ti - le più pros­si­me come più av­ver­ti­bi­li e de­ci­fra­bi­li - in­du­cen­do in ogni cel­lu­la, cor­po, or­ga­no, fun­zio­ne que­gli im­pul­si tal­vol­ta con­trad­dit­to­ri e dun­que ge­ne­ra­to­ri di do­lo­re, ne­ces­sa­ri a ri­chia­mar­ci al­l'or­di­ne fa­cen­do scat­ta­re la re­a­zio­ne, l'au­to­cri­ti­ca e la ri-so­lu­zio­ne nell'atto, rie­pi­lo­gan­do ed am­pli­fi­can­do il pro­ces­so né più né meno che in sin­to­nia al ter­re­no che in­con­tra, nel qua­le det­ti er­ro­ri sono e re­sta­no “co­di­fi­ca­ti” con una spe­ci­fi­ca ri­cet­ti­vi­tà.
E non smet­terà, vita dopo vita, espe­rien­za dopo espe­rien­za, fino al ri­sa­na­men­to com­ple­to e de­fi­ni­tivo.

Vi­sta così, lo spro­ne a cer­car di ri­co­no­sce­re e col­ma­re an­zi­tem­po le pro­prie la­cu­ne, al­me­no fin dove è pos­si­bi­le, non su­o­na poi tan­to in­gra­to: in fon­do è come sce­glie­re se di­ri­ge­re o es­se­re di­ret­ti, iden­ti­fi­car­si con il mu­si­ci­sta op­pu­re lo stru­men­to. La scel­ta del per­cor­so più bre­ve e ra­pi­do è li­be­ra, ma co­mun­que la nor­ma non cam­bia, qua­le che sia l'epo­ca o la di­men­sione del pre­sente.

In ogni caso quindi, gli Aspet­ti am­pli­fi­cano con­di­zio­ni la­ten­ti nel­la sfe­ra in­di­vi­dua­le, per lo più sub­co­scien­te non­ché oc­cul­ta, at­ti­viz­zan­do o por­tan­do a ma­tu­ra­zio­ne po­ten­zia­li­tà e con­flit­ti già in­si­ti; e qua il ter­mi­ne oc­cul­ta im­pli­ca ri­fe­ri­men­ti an­che mol­to lon­ta­ni dal­la no­stra at­tua­li­tà - re­gi­stra­ti come ho ac­cen­na­to nel cor­so di pre­ce­den­ti in­car­na­zio­ni - pur non del tut­to sco­no­sciu­ti in quan­to ra­di­ca­ti nel ven­ta­glio de­gli istin­ti, che ali­men­ta­no con­dot­ta e scel­te di vita.
Su­pe­ra­re se stes­si è sem­pre fa­ti­co­so, ma per chi cre­de che ne val­ga la pena, ogni Tran­si­to con­tra­rio va vis­su­to come un'op­por­tu­ni­tà, in­si­ta nel­la sfi­da che di mano in mano si pro­po­ne; qua­lun­que po­si­zio­ne ven­ga as­sun­ta, an­che quan­do non mo­di­fi­casse il pre­sen­te, non man­cherà mai di con­di­zio­na­re il no­stro fu­tu­ro.


SimboloAn­go­li di TRI­GO­NOArco
se­mi­sestile  30°
la na­tu­ra­le co­mu­nio­ne d'in­ten­ti na­sce dal trat­tar­si di due Se­gni at­ti­gui; data la mi­ni­ma escur­sio­ne con­sen­ti­ta è poco pro­ba­bi­le una con­fi­gu­ra­zio­ne all'in­ter­no di uno stes­so Se­gno e co­mun­que non di buon auspcio, dan­do luo­go ad una spe­cie di cor­to cir­cu­i­to. Pri­mo pas­so ver­so la re­a­liz­za­zio­ne in­si­ta nel Tri­go­no, sim­pa­tia, ap­pog­gio mi­no­re; con­tat­to, fa­vo­reg­gia­men­to, af­fi­ni­tà, pro­mes­sa sono le doti mi­ni­me che è le­ci­to at­ten­der­si; com­bi­na­to ad un Aspet­to di Op­po­si­zio­ne che in­te­res­si una del­le due par­ti, la sua for­za si com­bi­na a quel­la del Tri­go­no, con la me­ra­vi­glio­sa pro­prie­tà di av­via­re il con­flit­to ver­so una nu­o­va in­te­sa. Ri­pe­ti­ti­vi­tà.
se­sti­le  60°
ac­cor­do tra ele­men­ti af­fi­ni; in­te­sa par­zia­le, in­com­ple­ta, ma pro­met­ten­te; con­di­vi­sio­ne, in­ti­mi­tà di su­per­fi­cie. Aspi­ra­zio­ne, am­bi­zio­ne, ec­ci­ta­zio­ne. Pas­so in­ter­me­dio ver­so il Tri­go­no. Può es­se­re un sol­ven­te di si­tua­zio­ni sta­ti­che, cri­stal­liz­zate o ir­ri­sol­te; se si in­ne­sta ad aspet­ti di Qua­dra­tu­ra può mi­ti­garli o re­in­canalarne la ten­sio­ne. Come il pre­ce­den­te, an­che il Se­sti­le ha bi­so­gno di re­spi­ro e dun­que è più po­si­ti­vo se co­pre tre Se­gni.
tri­go­no   120°
si­ner­gia, sin­to­nia, at­tua­bi­li­tà im­pli­ci­ta, [mu­tuo] so­ste­gno, fa­vo­re dell'am­bien­te; na­tu­ra­le spin­ta in avan­ti. In­te­sa, sim­pa­tia, co­mu­nio­ne; in­ti­mi­tà spon­ta­nea, amo­re in pre­sen­za di fat­to­ri spe­ci­fi­ci. CONSAPEVOLEZZA.
quin­con­ce   150°
Un Aspet­to al­quan­to di­scus­so, ben­ché mi­no­re.

Ben­di­sposta con­for­mi­tà, o com­po­si­zio­ne di un po­ten­zia­le con­flit­to che aleg­gia sul­lo sfon­do: la pro­ble­ma­ti­ca di un'op­po­si­zio­ne o dif­for­mi­tà è la­ten­te o già pre­sen­te.
Può trat­tar­si di Aspet­to am­bi­guo o ri­ve­la­to­re, in quan­to im­pli­ca i ter­mi­ni del­l’ac­cor­do (120°) e del di­sac­cor­do (180°) o vi­ce­ver­sa; mo­du­la­ti dal­la fase (cre­scen­te o ca­lan­te) e la di­re­zio­ne del Pro­mit­ten­te, come ta­ci­ta in­te­sa ma non sen­za mi­nac­cia di di­ver­gen­za.
Vi è pure chi so­stie­ne un suo spe­ci­fi­co va­lo­re in­di­ca­ti­vo sul pia­no eso­te­ri­co, as­som­man­do le doti ri­sa­na­tri­ci di Tri­go­no e Se­mi­sestile (120°+30°).
È l'arco che col­le­ga Arie­te a Scor­pio­ne e Bi­lan­cia a Toro, go­ver­na­ti in tan­dem e spe­cu­lar­men­te e in op­po­si­zio­ne da­gli stes­si Pia­ne­ti, il che dà luo­go ad un im­por­tan­te as­set­to di qua­li­tà in­cro­cia­te. In tal sen­so sem­bra me­dia­re per­fet­ta­mente i due Aspet­ti sud­det­ti, sot­to lo sti­mo­lo di una mal­ce­la­ta ten­sio­ne di fon­do e dun­que non è da sot­to­va­lu­ta­re, né da ren­de­re og­get­to di un giu­di­zio som­ma­rio, giu­sti­fi­ca­to, se così si può dire, solo dall'or­mai ac­qui­si­to di­sin­te­res­se per del­le 'pro­ve' di­ret­te.

For­se un'ana­li­si del­la ge­o­me­tria dell'Aspet­to può aiu­tarci a con­si­de­ra­re in qual modo l'arco di 150°, av­vi­ci­nan­dosi all'Op­po­si­zio­ne, si ap­pre­sti a ri­sol­ve­re il con­flit­to tra il po­ten­zia­le sog­get­to, o pun­to Ri­ce­ven­te - R in fi­gu­ra - e quel­lo che sarà il suo op­po­sto (Pro­mit­ten­te) P, con il suo mo­vi­men­to ar­mo­ni­co.
Lo svi­lup­po di tale Aspet­to, una vol­ta con­fi­gu­ra­to tra i due pun­ti di ri­fe­ri­men­to, si di­pana in una stel­la a 12 pun­te che, in luo­go del­la con­ti­nu­i­tà li­ne­a­re del Se­mi­sestile (il pri­mo aprir­si del­la Con­giun­zio­ne), toc­ca e rac­cor­da in una pro­gres­sio­ne con­ti­nua pun­ti via via con­trap­po­sti, dun­que esen­te dal­la sta­ti­ci­tà del­la Op­po­si­zio­ne (e del­lo stes­so Se­squi­qua­drato, sem­pre ugua­le a se stes­so) come si può fa­cil­men­te de­dur­re dal­la fi­gu­ra.
Esso re­a­liz­za il suo moto on­du­la­to­rio al­ter­nan­do pri­ma un Tri­go­no (1) nei con­fron­ti del pun­to P ed in­sie­me un Se­sti­le ver­so R; di lì una Qua­dra­tu­ra (2) su en­tram­bi; di poi un Se­sti­le (3) ver­so P e Tri­go­no su R. In­fi­ne va a ri­com­por­re un Quin­con­ce spe­cu­la­re, ri­vol­to al tra­guar­do rap­pre­sen­ta­to da P (come vir­tua­le op­po­nen­te), po­nen­do­si quin­di a fian­co del Pun­to di par­ten­za, come a ri­vi­si­ta­re tut­ti i mo­men­ti di pos­si­bi­le ac­cor­do o meno.
In bre­ve, la sua si­nu­so­i­de dà luo­go ad una con­ti­nua al­ter­nan­za tra aspet­ti di­na­mi­ci e sta­ti­ci, lad­do­ve l'an­go­lo di 135° (fa­mi­glia del Qua­dra­to) man­tie­ne le par­ti in una re­la­zio­ne di­sto­ni­ca sen­za usci­ta. Per due vol­te (una cre­scen­te ed una ca­lan­te; solo la pri­ma è rap­pre­sen­tata in fi­gu­ra), equi­va­len­ti in to­ta­le a cin­que giri del cer­chio, che è ci­fra di ar­mo­niz­za­zio­ne, con­trap­po­ne per sua na­tu­ra a cia­scu­no dei due Qua­dra­ti un Tri­go­no ed un Se­sti­le, con im­pec­ca­bi­le sim­me­tria.
Mi li­mi­to a dire, alla luce di que­sto sche­ma vi­bra­to­rio, che non lo in­ter­pre­terei come un Aspet­to ne­ga­ti­vo: è piut­to­sto evi­den­te quel suo ca­rat­te­re spe­ci­fi­co di raf­fron­ta­re le di­ver­se po­la­ri­tà po­nen­do­le in di­scus­sio­ne, ma evi­tan­done co­stan­te­men­te la con­trap­po­si­zio­ne net­ta, con si­ste­ma­ti­ca agi­li­tà.
Que­sto ex­cur­sus non è che un ap­proc­cio pri­mi­ti­vo, che non tie­ne nep­pur con­to di ciò che ognu­na del­le (sei) 'vie' per­cor­se dal no­stro sguar­do pos­sa rap­pre­sen­ta­re nel pia­no del­l'In­tel­li­gen­za Or­di­na­tri­ce, pro­prio in quan­to - con­tra­ria­men­te all'istin­to vi­si­vo, che fa di ogni cer­chio un'uni­tà in­dif­fe­ren­ziata sen­za un so­pra o un sot­to, si­ni­stra e de­stra - ognu­na in­ve­ste una fase di­stin­ta del­la pe­rio­di­ci­tà, do­ta­ta di pro­prie­tà esclu­si­ve e con­cor­sua­li, tut­te an­co­ra da sco­pri­re.
Simbolo An­go­li di QUA­DRA­TOArco
se­mi­quadrato  45°
in­ter­fe­ren­za, sa­bo­tag­gio, osta­co­lo, af­fli­zio­ne; ma­les­se­re; at­tac­co dall’in­ter­no, in­si­dia o ac­ci­den­te im­pre­vi­sto; a qual­co­sa vie­ne im­pe­di­to di fun­zio­na­re. Da non sot­to­va­lu­ta­re, la sua pros­si­mi­tà alla Con­giun­zio­ne ge­ne­ra ef­fet­ti cir­co­scrit­ti, ma più inat­te­si di una Qua­dra­tu­ra, ca­pa­ci di sor­pren­de­re sgra­de­vol­men­te e tut­ta­via di ra­pi­da o non lon­ta­na so­lu­zio­ne. At­ten­zio­ne an­che a Ve­ne­re, la cui azio­ne non è ma­le­vo­la, ma la­scia il se­gno, so­prat­tut­to se pre­ce­de.
qua­dra­to  90°
è il car­di­ne, se non l'in­sor­ge­re, di un con­flit­to, ca­u­sa­to da da co­e­si­sten­za dis­so­nan­te di fat­to­ri; di­sto­nia, im­pe­di­men­to, di­sac­cor­do, at­tri­to do­lo­ro­so; l'in­com­pa­ti­bi­li­tà di esi­gen­ze può por­ta­re ad ini­bi­zio­ne, bloc­co. In un cer­to sen­so l'ot­ti­ca di cia­scu­na del­le po­si­zio­ni ten­de a trar­re so­ste­gno, per leg­ge di com­pen­sa­zio­ne, dal car­di­ne op­po­sto a quel­lo del­l'al­tra, il che ri­con­du­ce a due op­po­si­zio­ni. RIFLESSIONE.
Pos­si­bi­le tra­u­ma, se le Par­ti re­ca­no ag­gres­si­vi­tà.
sesquiquadrato  135°
con­trad­di­to­rietà, in­con­ci­lia­bi­li­tà tran­si­to­ria, in­sta­bi­le; di­ver­gen­za, non pri­va di com­pren­sio­ne, ma con scar­sa com­pen­sa­zio­ne, po­i­ché l'ela­sti­ci­tà è solo ap­pa­ren­te; o ini­mi­ci­zia sub­do­la o dis­si­den­za sen­za so­lu­zio­ne vi­si­bi­le. Pro­sie­guo dal­la si­tua­zio­ne di dif­fi­col­tà e pro­va car­di­na­li del­la Qua­dra­tu­ra, è di­sa­ge­vo­le esso stes­so an­cor­ché com­po­si­ti­vo ver­so le par­ti.
Se la sua di­na­mi­ca non of­fre uno sboc­co, nep­pu­re im­po­ne un con­tra­sto de­fi­ni­ti­vo o ine­lut­ta­bi­le.
Quan­do si vol­ge all'Op­po­si­zio­ne (cre­scen­te) il con­fron­to con­trap­po­ne va­lo­ri, o in­te­res­si, di cui la Con­giun­zio­ne rap­pre­sen­ta l'in­con­tro, o la ri-unio­ne. Se fron­teg­giata po­si­ti­va­men­te, i pas­sag­gi di quar­to suc­ces­si­vi all'Op­po­si­zio­ne sono da in­ten­der­si a ret­ti­fi­ca dei pre­ce­den­ti, stan­te la loro pul­sio­ne ca­lan­te e con­clu­si­va. In caso con­tra­rio, quan­do è ca­lan­te e vol­ge alla Qua­dra­tu­ra, os­sia il pia­ne­ta Pro­mit­ten­te pre­ce­de il Ri­ce­ven­te, può ve­ri­fi­car­si una con­di­zio­ne in­tro­ver­sa o re­gres­si­va.

Il Se­squiQuadrato com­pie il suo ci­clo di ri­com­po­si­zio­ne all'uni­tà con tre giri del cer­chio, ri­go­ro­sa­men­te at­te­nen­do­si al cir­cu­i­to del qua­dra­to, che com­bi­na alla Con­giun­zio­ne due Qua­dra­tu­re ed una Op­po­si­zio­ne.
op­po­si­zio­ne   180°
an­ti­te­si, dua­li­smo, bi­po­la­ri­tà pie­na; re­a­liz­zo su­bor­di­na­to ad una sin­te­si su­pe­rio­re. Con­flit­to, da cui ne­ces­si­tà di sce­glie­re ed agi­re; la sta­si è esclu­sa. In­cer­tez­za, in­sta­bi­li­tà ini­zia­le; ini­mi­ci­zie, me­glio se da Se­gni estro­ver­si che non elu­si­vi. Può es­se­re co­mun­que pre­fe­ri­bi­le ave­re il ne­mi­co di fron­te che non ai fian­chi, come nel­la Qua­dra­tu­ra. Di­bat­ti­men­to o com­bat­ti­men­to, se­con­do la na­tu­ra dei Pia­ne­ti. No­ta­re che i Se­gni in op­po­si­zio­ne non sono mai in­com­pa­ti­bili, es­sen­do con­trap­po­sti gli ele­men­ti di base Ac­qua e Ter­ra op­pu­re Fu­o­co ed Aria, che ten­do­no a com­pe­ne­trar­si.
Da ciò pos­si­bi­li­tà di com­pen­dio, di so­lu­zio­ne e com­ple­ta­men­to.
Simbolo
An­go­li di QUIN­TI­LE
Arco
se­mi­quintile  36°
pre­lu­dio alla me­ta­mor­fo­si, cam­bia­men­to re­pen­ti­no; [mezzo] pro­get­to, in­sor­ge­re di un’idea, pro­ba­bil­mente sti­mo­la­ta da una pro­spet­ti­va di adat­ta­men­to in­com­ple­ta, in­suf­fi­cien­te o non ri­sol­ta, abor­ti­ta, in di­pen­den­za dai fat­to­ri con­co­mi­tan­ti.
Man­ca­to buon fine o pro­mes­sa di cam­bia­men­to; il Pia­ne­ta che pre­ce­de man­tie­ne una sua prio­ri­tà nel­l'in­flu­en­za­re il se­guen­te, an­che se è il pro­mit­ten­te a ve­ni­re in aiu­to. In­si­cu­rez­za. Le pro­ba­bi­li­tà a con­cre­tiz­zarsi sono ri­dot­te, ma po­trà di­pen­de­re dai fat­to­ri com­po­nen­ti. Ad es. Giove Se­mi­quintile a Sa­tur­no può co­sti­tu­i­re un im­pe­di­men­to a re­a­liz­za­re, o ren­der­lo dif­fi­col­to­so e sofferto; ma anche un invito o ap­pog­gio a ri­sol­ve­re, ac­com­pa­gna­to fe­li­ce­men­te da Bi­quintili nel tema del­l'A­go­sto 2010 det­ta­glia­to sotto.
quin­ti­le  72°
va­lo­riz­za­zio­ne: uno dei poli fa­vo­ri­sce la riu­sci­ta del­l’al­tro; una sog­get­to ali­men­ta l’al­tro, che ne as­su­me la qua­li­tà, in­te­gran­dola.
Sot­to un pro­fi­lo più pas­si­vo, l'Aspet­to ten­de a me­dia­re le ten­den­ze o gli in­te­res­si di due Par­ti, con di­plo­ma­zia, sen­so di ac­co­mo­da­men­to, equi­pa­ra­zio­ne che sod­di­sfi en­tram­be.
Nell'azio­ne de­ter­mi­na piut­to­sto l'in­sor­ge­re di una nu­o­va spin­ta da par­te del Pia­ne­ta che pre­ce­de ver­so una re­a­liz­za­zio­ne ad ope­ra del se­guen­te. L'ener­gia vie­ne ce­du­ta dal pri­mo, con sue pre­ro­ga­ti­ve, al se­con­do che la in­ca­mera e la met­te in atto. Tra­smis­sio­ne; tra­smu­ta­zio­ne. ISTINTO.
tridecile  108°
com­pro­mes­so: tra ciò che è sta­to edi­fi­ca­to ed il prez­zo da pa­ga­re; ri­schio di per­di­ta, o ri­nun­cia; ten­den­za a di­sco­no­sce­re le pre­mes­se o cam­bia­men­to in­ter­ve­nu­to.
Verifica; controllo, re­vi­sio­ne.
Un pro­get­to in cor­so può non ve­ni­re ri­ali­men­ta­to o ri­ci­cla­to stan­te un im­pe­di­men­to og­get­ti­vo; in man­can­za di re­in­te­gra­zio­ne una par­te vie­ne ab­ban­do­na­ta, ce­sti­nata, can­cel­la­ta.
Obiet­ti­vo non rag­giun­to o in­va­li­da­to o rin­via­to.
Interruzione o soluzione di continuità, frat­tu­ra; la­ce­ra­zio­ne; distacco di parti che do­vreb­be­ro ri­sul­ta­re unite rispetto ad un mo­vi­men­to o tra­sfor­ma­zio­ne.
Per con­tro il va­lo­re del se­mi­quintile (vedi) som­ma­to al quin­ti­le può pro­mu­o­ve­re in­te­gra­zio­ne re­tro­at­ti­va di ar­go­men­ti va­li­di ad un pro­get­to in cor­so, as­su­men­do una fun­zio­ne co­strut­ti­va qua­le si­no­ni­mo di com­ple­ta­men­to, o re­cu­pe­ro di fat­to­ri tra­scu­ra­ti.
Un numero speciale il 108, che equivale a 120 -12: i semi di un rosario sacro in uso presso gli antichi Es­se­ni, come pure nella cultura la­ma­ista tibetana.

La fissione nucleare fu confermata spe­ri­men­tal­men­te da Otto Robert Frisch, il 13 gen­na­io 1939, con Giove in grado distruttivo 3°03 di Pesci e Plutone a 0°32/R di Leone, Tridecile a Saturno a 12°03 di Ariete.
bi­quintile   144°
si cam­bia! uno dei poli cede o è sa­cri­fi­ca­to da quel­lo che pre­ce­de, a pre­scin­de­re da qua­le sia il più ra­pi­do; ab­ban­do­no di una cosa a fa­vo­re di al­tra che la so­sti­tu­i­sce.
Il Pia­ne­ta che sta in­die­tro si ap­pro­pria del­la qua­li­tà ener­ge­ti­ca rap­pre­sen­tata dal Pia­ne­ta più avan­za­to, sa­cri­fi­can­done l'ini­zia­ti­va e l'au­to­no­mia di azio­ne re­la­ti­va­mente all'og­get­to in­di­ca­to dal set­to­re e dal mo­men­to, o la sua pro­get­ta­zio­ne; o più sem­pli­ce­mente la di­strug­ge, a meno che un Quin­ti­le in­ter­me­dio non in­ter­ven­ga a com­pen­sa­re l'ag­gres­sio­ne, mi­ti­gan­done en­tram­bi i lati.

Il 25 gennaio 1939, è l'università della Co­lom­bia che ese­gue il primo esperimento di fis­sio­ne nucleare negli USA, ag­giun­gendosi al Tridecile del Biquintile Giove Plutone, Urano sul Nodo Sud e Saturno Se­squi­qua­drato a Marte
Una recente previsione, nell'art. "La Croce Car­di­na­le 2ª fase, dell'Agosto 2010,
offre un esempio eclatante di combinazioni del Quintile, che merita la visita
È originata da una speciale com­bi­na­zio­ne di aspet­ti di Bi­quintile e Se­mi­quintile, ag­gan­cia­ti ad al­tri mol­to pe­san­ti; una po­sta in gio­co tale da sfi­darmi ad evi­den­ziarne il si­gni­fi­ca­to d'in­sie­me.
Ben­ché non mi oc­cu­pi di que­stio­ni po­li­ti­che, la sua ana­li­si è ap­pro­data come una pro­va la­ten­te - di­cia­mo a sfon­do di­mo­stra­ti­vo, dato che nes­su­no di fat­to co­no­sce e pra­ti­ca que­sti Aspet­ti - a vera e pro­pria pre­vi­sio­ne, con data im­pre­scin­di­bi­le e una pre­ci­sa con­no­ta­zione.
Il suo profilo pur a gradi tratti, è sta­to de­li­ne­a­to sen­za esi­ta­zio­ne in modo net­to, ed emer­gerà net­ta­men­te al­me­no in uno de­gli even­ti, che han­no let­te­ral­mente po­po­la­to la cro­na­ca a quel pro­posito.
Tale formazione (blu) fa­ce­va la sua ra­pi­da com­par­sa nel tema del 19 Ago­sto (in cui raf­fron­tavo Ve­ne­re-Mar­te 135° a Net­tu­no con l'an­nun­cio di uragani dai me­te­o­ro­lo­gi USA); uno di tali Aspet­ti in­fat­ti pre­sen­ta un'or­bi­ta as­sai ri­dot­ta e quin­di bre­ve du­ra­ta, e due su tre se­guo­no il pas­so del Sole. Ne ri­por­to la sin­te­si, come è sca­tu­rita (e pub­bli­ca­ta), in ag­giun­ta al tema "cal­do" del 19 se­guen­te, il gior­no 2 Agosto:

Una personalità solare di un certo peso politico potrebbe sanare una disputa, compensando abilmente in­te­res­si di par­ti op­po­nen­ti, con una pro­po­sta ca­ri­ca di com­pro­mes­si e ri­nun­ce; lo dico solo per sti­mo­la­re l´in­te­res­se al Quin­ti­le, ma non chie­de­temi dove o come; è un fat­to di transito….

Ed ecco il fatto in cronaca, esattamente 19 giorni dopo:
(Eu­ronews - 21/08 11:35 CET) Medio Oriente: Se palestinesi e isra­e­lia­ni si ri­par­leranno dopo ven­ti mesi, il me­ri­to è di Ge­or­ge Mitchell, il ne­go­zia­to­re ame­ri­ca­no, che li ha con­vin­ti al­l'ap­pun­ta­men­to del due set­tem­bre a Wa­shin­gton. … “Sa­re­mo par­tner mol­to at­ti­vi, an­che se sia­mo co­scien­ti che si trat­ta di ne­go­zia­ti bi­la­te­ra­li.
È ne­ces­sa­rio e ap­pro­pria­to che da par­te no­stra si fac­cia­no pro­po­ste pon­te”.
Sul tap­pe­to, la que­stio­ne del­lo sta­tus fi­na­le: le fron­tie­re tra i due pa­e­si, Ge­ru­sa­lem­me… “Isra­e­le ac­cet­ta l’in­vi­to ame­ri­ca­no a ne­go­zia­ti di pace per un anno e sen­za con­di­zio­ni.
Il pre­mier Netanyahu lo au­spi­ca da un anno e mez­zo”. Per par­te sua, l’Au­to­ri­tà na­zio­na­le pa­le­sti­ne­se ha in­cas­sa­to l’ok del­l'Olp alla ri­pre­sa del­le trat­ta­ti­ve. Ma a una con­di­zio­ne: che ces­si l’oc­cu­pa­zio­ne isra­e­lia­na in ter­ra pa­le­sti­ne­se: “È tem­po che cia­scu­no ono­ri i pro­pri do­ve­ri e im­pe­gni.
L’of­fen­si­va isra­e­lia­na del 2008 ave­va in­ter­rot­to l’ul­ti­mo dei nu­me­ro­si ten­ta­ti­vi di dia­lo­go av­via­to ne­gli USA.

Alla po­si­zio­ne del Sole nei con­fron­ti di Gio­ve-Sa­tur­no, non man­ca di op­por­si Net­tu­no, pur co­in­vol­to nel qua­dro: è le­ga­to a Sa­tur­no, di cui è ospi­te , ma lo in­ve­ste la dis­si­denza Uraniana.
E intanto Hammas, che governa di fatto la striscia di Gaza, ha già fatto sapere che a Washington non ci sarà.

Evidentemente la notizia se­gue di al­me­no un gior­no il ma­tu­ra­re de­gli rap­por­ti, in­cen­tra­to sul 19 o an­che il 20. Come si ve­de dal cie­lo del 20, alle 3:00 ora Ita­lia­na, non vi sono Aspet­ti po­si­ti­vi, o al­tro che pos­sa pre­co­niz­za­re un tale ge­ne­re d'in­ter­ven­to (ho esclu­so ar­go­men­ti re­la­ti­vi alla do­mi­fi­ca­zio­ne, del tut­to oc­ca­sionale).

Ed è pure un "fatto di transito", in quanto i suoi effetti non definiscono una situazione, ma sem­pli­ce­mente la in­tro­du­co­no. Non è certo la sola notizia inerente questa categoria di Aspetti, che ha spazio nella pagina web; ma è la più adat­ta a ri­spec­chiarne il significativo sviluppo.
Gioverà tener presente che l'analisi è sorta in concomitanza di altre, ma la previsione avrebbe potuto aver luogo con identica formula anche anni prima che gli attuali ingredienti storico-politici si configurassero.

Ad un ulteriore controllo, il Sole radix di George Mitchell (mancando l'ora) è a 26-27° del Leone, cioè Congiunzione entro il grado dal Sole in oggetto. Significa che l'evento - portatore il Sole in Leone - ha preso corpo nel giorno di ricorrenza della nascita del già Senatore (per ben sei anni "the most res­pected member"). In altre parole, nessuno avrebbe potuto impersonare meglio quel Transito!

Immagino che ciò renda ancor più imbarazzante per certuni invocare "la casualità"!


SimboloCONGIUNZIONIArco
con­giun­zio­ne   360°
Se la fa­mi­glia di Tri­go­no è ri­con­du­ci­bi­le alla co­lon­na pla­ne­ta­ria Plu­to­ne-Mar­te-Ve­ne­re, quel­la di Qua­dra­to alla co­lon­na Ura­no-Sa­tur­no-Luna e quel­la di Quin­ti­le alla Net­tu­no-Gio­ve-Mer­cu­rio, come ap­pro­fon­di­to nell'in­tro­du­zio­ne agli Aspet­ti, la Con­giun­zio­ne ri­ve­ste ca­rat­te­re  so­la­re  in quan­to par­te­ci­pa del­la na­tu­ra dei 12 Aspet­ti che con­tie­ne in es­sen­za - che da essa pro­ma­nano come da una sor­gen­te - e dai qua­li ri­ce­ve gli ef­fet­ti.
È fu­sio­ne: com­bi­na­zio­ne di po­ten­zia­li + o - com­pa­ti­bi­li, con esi­to di­pen­den­te dal­la vir­tua­le sin­to­nia tra le Par­ti; ap­pog­gio, in­te­gra­zio­ne o pro­mi­scu­i­tà, re­la­ti­va­mente ai Set­to­ri ospi­tan­ti. In­te­res­sa os­ser­va­re se le due Par­ti oc­cu­pa­no lo stes­so set­to­re (sia per la Casa che per il Se­gno) o si con­giun­go­no com­bi­nan­do di­ver­se sor­gen­ti di in­te­res­si e ten­den­ze.
L'ad­den­sar­si uni­la­te­ra­le dell'ener­gia, come il co­sti­tu­ir­si di un le­ga­me, può com­por­ta­re un de­ca­di­men­to di po­ten­zia­le [in­te­res­se] per i set­to­ri op­po­sti, spe­cial­men­te se non oc­cu­pa­ti, op­pu­re oc­cu­pa­ti da Pia­ne­ti pe­re­gri­ni (non in Aspet­to). Al­le­an­za, so­li­da­rie­tà; ma an­che mo­no­ma­nia o com­pli­ci­tà se le Par­ti sono po­ste in dif­fi­col­tà da Aspet­ti con­co­mi­tan­ti o si in­con­tra­no su un ter­re­no ino­spi­ta­le (ca­du­ta, esi­lio).
equi­di­stan­za  equi
pun­to vir­tua­le sen­si­bi­le al pas­sag­gio, la cui di­stan­za dal Sole in tran­si­to equi­va­le a quel­la di un Ele­men­to ra­dix dal Sole ra­dix (Agen­da, cap. 9.2 ).
L'equi­di­stan­za Luna-Sole è la base di un me­to­do ri­e­su­ma­to dal­l'alto Egit­to da una équipe di me­di­ci ce­co­slo­vac­chi per il con­trol­lo di­ret­to del­le na­sci­te, ac­cen­na­to al cap. Aspetti.
Le equi­di­stan­ze sono le “corde” dell'assetto in­te­rio­re e dei rapporti sensibili dell'io; nei transiti, com­por­ta­no l'emer­ge­re o il risuonare di situazioni pre­gres­se, ri­pro­pon­go­no ricordi della propria espe­rien­za e dai rapporti maturati nel tempo. La loro valenza neutra si confà agli Aspetti basilari del tema.
la po­si­zio­ne del Pia­ne­ta + ve­lo­ce de­ter­mi­na se l’aspet­to ge­ne­ra estro­ver­sio­ne (- +) o in­tro­ver­sio­ne (+ -)
(introduzione generale)