gli Aspetti in Astro_Time™
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Introduzione
Momenti diversificati della ciclicità raffigurata nel cerchio - rappresentazione piana perfetta ma stereotipa di un'onda sinusoidale perenne, a cui fa capo ogni possibile manifestazione - gli ASPETTI sono la rappresentazione evidenziata delle situazioni armoniche o disarmoniche che sorgono tra le parti all'interno di un tema astrologico. In un oroscopo natale rimarcano note e predisposizione della persona; nel susseguirsi dei Transiti il “tempo che fà” intorno alla stessa; fautori di confronto e rettifica di situazioni di ogni tipo, talvolta sono veri e propri “nodi che vengono al pettine”; in sostanza, l´avvicendarsi degli A. nella loro concatenazione progressiva, focalizza e determina - tramite un sensibile ed intenso richiamo delle stesse - il maturare delle esperienze sotto ulteriori punti di vista, collaterali o complementari.
Generalmente, ed in modo speciale in AstroTime, sono visibili nella Carta-del-Cielo in forma di linee che si allungano da un punto all'altro del cerchio interno delle Case, in un colore e tipo di tratteggio che ne enuncia la tipologia; il loro spessore varia in funzione dell'efficienza dell'A. (precisione) e dell'intensità ossia la diversa forza espressa da ciascun pianeta in quel tipo di A.. Nelle notazioni dei Transiti sono rappresentati ciascuno dal proprio simbolo geometrico e, se sono pendenti, accompagnati da un istogramma orizzontale [di tipo statistico] che ne annuncia lo stato di avanzamento.
Va da sé che esistano infinite possibili combinazioni tra le posizioni dei pianeti ed altri punti sensibili di un oroscopo e nessuna priva di significato; ma ogniqualvolta l'arco di distanza tra due argomenti corrisponde ad una frazione esatta del cerchio: 1/8, 1/10, 1/12 o ad un suo multiplo, scatta come una corrente magnetica o vitale - talvolta un vero e proprio fremito - tra i due poli, capace di influenzare gli avvenimenti con una valenza dipendente dal tipo di angolo (o dalla fase vibratoria) che li coinvolge. Va tenuto presente che 'avvenimento' può essere anche un cambiamento o il sopraggiungere di uno stato d'animo, di una decisione o di una presa di posizione, nostra o di altri nei nostri riguardi e via dicendo. Con ciò si indica quell'ampia gamma di eventualità, che a volte possono non essere manifeste nell'immediato, ma che da quell'influsso traggono forza e tono, per poi emergere una volta maturate.
Le ragioni di tale risonanza, che si propaga in tutto il circuito zodiacale, sono state ampiamente esaminate nel mio sintetico trattato «Per una congruenza degli Aspetti», dedicato nel 1992 agli utenti dell'AAP.
Gli Aspetti si traducono in esperienze :saranno positive o negative secondo l'uso che ne viene fatto, o il modo in cui le si risolve.
Classificazione
A partire dalla divisione armonica fondamentale del cerchio, si distinguono tre famiglie caratterizzate dal numero di settori in cui il cerchio viene suddiviso, sempre riconducibile ad una figura geometrica che ne è la base armonica con il minor numero di lati e cioè un triangolo, un quadrato o un pentagono.
| la vita è una strada in salita…
che tutti vorrebbero percorrere in discesa
La malsana abitudine di dover separare le qualità astrologiche 'malefiche' da quelle 'benefiche' ha fatto sì che venissero trascurati proprio quegli Aspetti con caratteristiche di mediazione e bilanciamento: i Quintili; malsana, perché figlia e matrice del più egocentrico dualismo, che finisce con il respingere la realtà anziché disporsi a respirarla.
Invero il numero e grado dei possibili aspetti non si limita a quelli di cui riferisce AstroTime ma, come per l'influenza dei corpi celesti, si è puntato all'essenziale, ove contenuti e reciproche peculiarità si dimostrano altamente significativi nelle analisi, come nella dialettica che ne è la portante.
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Ogni famiglia consta di quattro aspetti principali:
Si può ravvisare L'essenza del Trigono nella prima colonna dello schema delineato al capitolo Pianeti, che rinsalda le tre istanze della Triade fatta Uomo: Io, Es e Super-Io, non discoste dalla più profonda intuizione Freudiana; benché tale sinonimo si rifletta ad un livello superiore nella formazione stessa dei tre Pianeti lenti. Marte, l'Io attivo, si misura costantemente con le pulsioni di Venere, mentre risponde con la sua azione al volere di Plutone. Si potrebbe quasi supporre che, a determinate condizioni e livelli, i tre ruoli siano in qualche forma e misura interscambiabili. | Vi è chi lo propone come simbolo della vita, per le sue affinità con la struttura della Silice e di vari composti chimici costituiti da elementi all'origine della vita (l'elemento fondamentale del reticolo cristallino dei silicati è costituito da un tetraedro ai cui vertici vi sono quattro ioni ossigeno, O2- e al centro uno ione di silicio, Si4+). Per il tetraedro rimando al più recente articolo integrativo, dal contenuto del tutto speciale
Astrologicamente, possiamo ricercarne il “significato” ancor più in profondità, come introdotto al cap. sullo Zodiaco.
Le 4 facce di tre lati assommano valore 12, che rammenta i mesi dell'anno. È il tempo della scansione Zodiacale.

Una curiosità, che testimonia la perfezione del tetraedro dal punto di vista astrologico è insita nella disposizione dei vertici. Se osserviamo la figura proiettata su un piano, vediamo in pratica i suoi 4 vertici dar forma ad uno schema che riprende l'inquartatura dell'oroscopo in modo essenziale, poiché qualunque coppia dei suoi lati opposti nello spazio si incrociano come gli assi cardinali e si estendono fino alla circonferenza in cui la figura è naturalmente inscrivibile. Ciò significa che mentre in piano detti vertici si trovano in quadratura, è sufficiente portare uno dei due assi su un piano separato, fino a raggiungere una distanza tra i vertici pari alla lunghezza di un lato, per vedere le Quadrature convertirsi in Trigoni! Vedi anche il DNA al link soprastante.
Se il triangolo coordina i tre piani costituenti l'essere vivente: Fisico, Astrale e Spirituale - di cui i Bioritmi sono un riflesso ormai noto - ognuno dei vertici del tetraedro può assumere la posizione di cima della piramide (ciò che non si verifica con il quadrato), sintetizzando l'equità dell'unione dei tre angoli alla base.
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¯ ASPETTI DI QUARTA ARMONICA
cadenza 1/4 di cerchio - natura Cardinale -
Generalmente considerati di ostacolo e disaccordo, sono i più scomodi, coordinando i 4 elementi essenziali del costrutto materiale; nondimeno fanno scattare sui propri cardini contrapposti le molle della crescita.
Contrariamente alla compattezza del grande trigono, la croce degli Elementi traduce in tensione continua le forze dei suoi 4 bracci, le 4 direzioni dello spazio piano, ognuno dei quali tende ad affermare la propria modalità, lasciando al 'momento di rotazione' il compito centripeto della coesione. Ciò pone ciascuna delle parti di fronte ad un contrasto o ad una specifica carenza.
La contrapposizione, insita nei vertici del Quadrato, genera attraverso i suoi angoli effetti dualistici, contradditori o inibitori, provocando tensione destabilizzante, attrito e disaccordo tra le parti: se subita è inconciliabilità che provoca separazione; se padroneggiata alimenta la complementarità. Solo una vera disciplina degli opposti può ristabilire l'equilibrio ed evitare l'effetto distruttivo conseguente alla divisione. Sarà utile rilevare che mentre 'Opposizione comporta estremismo, ma implica un principio di compensazione che sorge dall'equilibrio, la Quadratura è conflitto, attrito, un darsi di gomito di esigenze e caratteri; in quanto discrepanza ad uno stadio intermedio è priva di compensazione.
Se il Trigono è matrimonio, la Quadratura è crisi di coppia, ma quale dei due porti al rafforzamento o al divorzio con maggior enfasi dipende da molti fattori: di certo il luogo comune da evitare è vivere in attesa di un Trigono e nel timore di un Quadrato. D'altra parte li si può interpretare come le articolazioni nell'ossatura - se mi si passa il termine - della personalità e della compagine astrale: i momenti più delicati, dalla cui funzionalità dipende l'efficenza di tutti i movimenti possibili; in questa ottica, gli angoli minori agiscono come legamenti.
Condizioni «difficili» o contrarie. È bene essere molto cauti nell'avvalorare decisioni prese sotto l'effetto di tali Aspetti.
La configurazione geometrica del Quadrato, che investe primariamente i Segni in guppo di Cardinali, Fissi o Mutevoli, offre uno spunto alla riflessione:
- in Segni Cardinali si riscontra una iniziale divergenza di volontà, che comporterà il bisogno di un superamento continuo;
- in Segni Fissi si verifica un conflitto di interessi, che può esprimersi nei modi più disparati, in concomitanza con i fattori del tema;
- in Segni Mutevoli si subiscono gli effetti di un disordine procedurale.
In presenza di dominanti positive, un Aspetto di questo tipo può tradursi anche solo in una notizia sgradevole, ma si tratterà comunque di avvisaglie facenti capo a problemi non ancora risolti.
Non assumete cibi o bevande per i quali avvertite un rifiuto latente, in presenza di Transiti negativi, o finireste con l'alimentarne gli effetti.
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45° |  | Semiquadrato
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90° |  | Quadrato
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135° |  | Sesquiquadrato
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180° |  | Opposizione
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Le espressioni di Quadrato sono rievocate dalla colonna centrale dello schema delineato al capitolo Pianeti, che dalla sensorialità del Mondo lunare e sublunare, all'incontestata padronanza Uraniana delle proprietà della sostanza materica, sublimata dallo spietato inquadramento di ogni lato della vita da parte di Saturno, perviene al compimento virtuale di ogni periplo degli opposti.
| LA TESI
L'ANTITESI
Dal quadrato sorge il Cubo, simbolo della materia costituita (o cristallizzata) e coerentemente, come Platone stesso sostiene, dell'elemento Terra.  È interessante rilevare che il tetraedro regolare può inscriversi nel cubo puntando in corrispondenza dei quattro vertici diagonalmente opposti; per inciso, come dalla definizione ortogonale di un cubo si delinea un esagono, contenitore di due triangoli equilateri contrapposti, i tetraedri in esso contenuti sono due, intersecanti, particolare di una certa importanza non soltanto simbolica, come vedremo. La figura che ne risulta contiene altri 4 tetraedri con base equilatera e le altre facce corrispondenti alla metà dei quadrati, che racchiudono il solido centrale e possono essere accostati come i 4 quarti di una piramide alta quanto il cubo, i cui lati di base equivarranno alla diagonale del cubo stesso. Come dire che i 4 spicchi di una piramide che rispetti quelle proporzioni costituiscono la controparte statica di un tetraedro perfetto.
 Le 6 facce di 4 lati assommano valore 24, che ricorda le ore della giornata. È il tempo in cui si ripartiscono le Case.
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° ASPETTI DI QUINTA ARMONICA
cadenza 1/5 di cerchio - natura Mutante -
come enuncia la stessa figura, avvicinandosi armoniosamente alla continuità del moto circolare. Alle forme del Quintile sembra affidato il compito di sciogliere l'apparente fissità della materia, ben rappresentata nella croce degli elementi. L'andamento della figura infatti risolve la rigidità del quadrato trasformandone la tensione statica in un flusso a scorrimento continuo: non vi sono pause, né conflitti nei suoi Aspetti, positivi o negativi che siano, né vi è d'altra parte la completezza impeccabile ed autosufficiente del grande Trigono, in cui ciascun vertice comunica con gli altri; a differenza dalle precedenti, qua ciascun Aspetto non vede dell'insieme che la parte conseguente, verso la quale muoversi o antecedente, dalla quale trarre movenza, ma mai in qualità di opponente.
Sinonimo della discussione come dialettica, di trattative e negoziati, di inevitabili compromessi, dalla scansione del Quadrato volta a definire lo Spazio, è il vero immergersi nell'inarrestabile spirale del Tempo e nell'intrinseco finalismo delle sue strategie.
Poco conosciuti e praticati, ma niente affatto 'minori', gli A. primari del Quintile sono anzi i più ricorrenti, suddividendo il cerchio il maggior numero di volte; essi comportano rinnovamento attraverso passaggi di stato, per acquisizione o perdita, la metamorfosi evolutiva-involutiva delle situazioni.
Quante volte una vicenda si configura in vista di un traguardo che prevede o promette un certo tipo di sviluppo, per poi convertirsi strada facendo in tutt'altra soluzione, mutando di movente e direzione se non di scopo e senza che ciò sia imputabile ad un drastico conflitto?
Binomio costruttore-distruttore, non genera connubio o disaccordo, ma la mediazione alternativa, o una presa di posizione sostitutiva, che consegue grazie al sacrificio di una parte per l'affermarsi dell'altra. Come induce a pensare l'enunciato del teorema di Pitagora: 32 + 42 = 52
essi racchiudono in qualche modo le qualità di Trigono e Quadratura, rammentandoci che ogni aspetto di una questione racchiude il seme del suo opposto e per costruire è per lo più necessario distruggere.
Lo fa la Natura, come qualsiasi progettista, poiché ogni nuova realizzazione sostituisce quella precedente e in qualche modo la demolisce appropriandosi dell'energia che l'ha generata e rinnovandola in crescendo.
Le relazioni fra le tre famiglie si possono riferire anche alla formulazione, molto eloquente, di: attrazione - repulsione - propulsione
Osservando la piramide a base quadra, si può dedurre che il suo vertice rappresenti la sintesi dei 4 elementi disposti sul perimetro di base: la 5ª essenza è infatti riferita al livello eterico, sostanza prima nella formazione e mantenimento del piano vitale corporeo. Impalpabile e non visibile, la sua funzione è primaria anche nel mediare la funzionalità organica collegandola al corpo astrale (e viceversa) di ogni individuo.
Diversamente dalle altre categorie, in cui un Aspetto coinvolge e connette le due parti in uno scambio di vedute o di correnti, incontro o scontro che sia, va tenuto presente che ogni Quintile muove il quantum di energia in modo quasi unidirezionale, come un'onda marina che non cessi mai di avanzare, fino a che frange. L'attitudine di un Pianeta si riversa sull'altro che proprio per la posizione concorrente la riceve, o subisce, ubbidiente a leggi, più che di alternanza ciclica, di un rinnovamento e direi quasi incremento continui. In tali casi il Pianeta che mantiene carattere prevalente non è sempre il promittente, ma quello attivo nell'alimentare o nell'alimentarsi o demolire, cioè il primo dei due; in linea di massima, informandoci la traccia dell'Aspetto quanto di un Pianeta giunga all'altro, suggerisce anche quanta parte del passaggio può portare a maturazione il cambiamento.
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36° |  | Semiquintile
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72° |  | Quintile
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108° |  | Tridecile
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144° |  | Biquintile
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Le espressioni di Quintile si riscontrano facilmente nella terza colonna dello schema delineato al capitolo Pianeti. manifestate dalle prerogative di collegamento ed interscambio Mercuriane, nelle doti di mediazione e sostegno Gioviano ad ogni livello di ordinamento, infine nel trasporto e nelle modificazioni strutturali e comportamentali, in una parola evolutive, alimentate da Nettuno.
Non posso non citare fin da ora la mia più recente acquisizione, a straordinaria conferma di quanto esposto - sulla quale mi riprometto di tornare per l'approfondimento che merita - benché sia frutto da decenni della ricerca del grande Pier Luigi Ighina, già assistente di Guglielmo Marconi: si tratta dell’atomo magnetico, di cui riporto alcune informazioni più che esplicite, dal suo libro: «La scoperta dell’atomo magnetico (1954)».
"Avevo così costatato che l’atomo magnetico è il promotore di tutti gli altri atomi. In altre parole avevo notato che l’atomo magnetico si trova in mezzo agli altri atomi per dar loro il movimento continuo. Pensai che se si fosse riusciti ad isolare gli atomi della materia dagli atomi magnetici, i primi non avrebbero più la possibilità di muoversi. E questo ottenni: gli atomi della materia isolati da quelli magnetici rimanevano fermi e la materia non si trasformava. Pensai allora che se l’atomo magnetico poteva influenzare tutti gli atomi esistenti, avrebbe anche potuto produrre tutte le variazioni degli atomi della materia. E anche ciò costatai dopo essere riuscito a regolare il movimento dell'atomo magnetico."
Questo è l’atomo magnetico che è stato fotografato nel laboratorio di Pier Luigi Ighina nell'anno 1940, per mezzo di un microscopio atomico, con ingrandimento dell'atomo di un miliardo di volte.
Nella foto dell'atomo magnetico si vedono i cinque canaletti d’atomi assorbenti che servono a frenare l’atomo magnetico; nel centro si nota la dilatazione prodotta dalla pulsazione dell’atomo stesso.
Ognuna di queste pulsazioni produce e lancia attorno all'atomo magnetico un’energia, che nella foto è raffigurata dal sottile circoletto luminoso attorno all'atomo centrale. Il circoletto luminoso si espande a sua volta tanto da formare un circolo più grande così fino all'esaurimento della sua pulsazione.
Il susseguirsi dei circoletti generati dalle pulsazioni produce l’adagiamento dei circoletti stessi uno sempre più vicino dell'altro, come a coprire e nascondere completamente, come uno scudo protettivo, l’atomo centrale.
Quest’atomo è il più piccolo di tutti gli altri atomi e per legge atomica più piccolo è l’atomo più veloce è la sua pulsazione. Esso è quello che imprime a tutti gli altri atomi il loro movimento, diventando così il promotore di essi.
CONGIUNZIONE ed EQUIDISTANZE
Tredicesimo e indipendente, l'aspetto di Congiunzione tra due pianeti attigui, comunemente classificato a zero gradi di distanza e contrapposto all'opposizione (180°), è qui concepito piuttosto come A. di 360° (in chiusura) e considerato di natura polivalente - come approfondito nel trattato già citato - a seconda dei pianeti coinvolti e della loro sede. Da questo suo essere come il baricentro di tutta la catena aspettuale deriva Il suo carattere solare, o di fusione; di fatto ogni interrelazione tra due argomenti collegati (da buono o cattivo Aspetto) deve la sua ragion d'essere ad una sintesi potenziale nell'unità.
Una comparazione sinottica del suo significato conduce a deduzioni che potremmo definire lineari:
- Congiunzione significa UNIONE, laddove
- Opposizione significa CONFRONTO.
- Che cosa poi favorisca il successo nel conseguire l'equilibrio risolutivo, ossia che garantisca la comunione tra i diversi caratteri ed interessi va ricercato nella filosofia insita nel Quintile, presso il quale il sacrificio stesso non è mai imposto né subìto come una prevaricazione o un oltraggio, ma è naturale alimento del flusso della trasformazione.
Quanto alla famiglia di Quadrato è facile osservare che se tale criterio di Opposizione (180°) non riveste necessariamente il suono di un conflitto piuttosto che di un potenziale completamento, le due fasi di Quadrato (90°) sono invece indici di discordanza crescente (quello destro in quanto nascente se il Pianeta promittente è diretto ed ugualmente il sinistro ossia calante, quando è Retrogrado, poiché in entrambi i casi vi è tendenza verso l'Opposizione) o discordanza calante (i casi opposti, quando il movimento tende alla Congiunzione) ma sempre di discordanza si parla, sia che conduca a o provenga dal confronto finale suddetto. È abbastanza difficile infatti riscontrare i germi dell'intesa in tali Aspetti intermedi, come pure nei loro punti di mezzo (45° e 135°), sebbene proprio la prova superata sia quella foriera di guarigione e di vittoria, mentre la separazione ne è solo il lato negativo, conseguente a scelte di parte.
Un parametro che si è ritenuto di non dover trascurare, dopo molti anni di verifiche, è dato infine dal punto di Equidistanza dal Sole da parte di qualunque Pianeta. Già le ricerche condotte da un gruppo di scienziati Cecoslovacchi (ASTRA) intorno agli anni '60, grazie ad insegnamenti ricavati dallo studio di antiche iscrizioni Egizie provenienti da Dendera, dimostrarono che il ripetersi dell'angolazione Sole-Luna radix era la chiave del verificarsi di condizioni di fecondità nella donna, con un'incidenza superiore più del doppio a quella del parallelo ciclo biologico. In breve, giorni fecondi si verificano quando la Luna si porta ad una distanza dal Sole [attuale] identica alla distanza del cielo di nascita. Ciò consentiva non solo di evitare nascite indesiderate, ma di programmare la nascita di uno o più figli del sesso preferito, regolandone il concepimento con la Luna in un Segno di natura 'maschile' o 'femminile'. Ritenendo - ed avendo sperimentato in diverse circostanze - che tale principio possa applicarsi agli altri corpi rotanti, in relazione alle loro specifiche proprietà, sottoponiamo alla verifica anche questo valore per ciascun pianeta. La notazione di questa condizione è riassunta nel seguente esempio:
V  
i cui simboli vanno letti: Nettuno in Casa V è ad una distanza dal Sole [attuale] equivalente a Sole-Giove radicali.
Gli ideogrammi, già adottati per l'AAP, corrispondono per lo più ai simboli grafici tradizionali, fatta eccezione per alcuni come il Sestile e gli A. di Quintile comunemente poco diffusi, ho preferito un'immagine che, grazie al software, riportasse più da vicino al loro significato rimarcandone lo sviluppo nel cerchio.
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Se su un piano bidimensionale il 4 genera un quadrilatero, le cui diagonali formano una croce, ecco che nello spazio dà forma al tetraedro, che non contiene diagonali, né conflitti;
il 5 converte l'illusorietà del quadrilatero, che è solo proiezione piatta della contrapposizione, alla realtà vitale dello spazio a tre tridimensioni, dove la presenza del vertice associa in rotazione le quattro facce triangolari del tetraedro (il 3) a ciascun lato del quadrato, animandolo di nuova perfezione: quella delle triplicità e quadruplicità dello Zodiaco.Nel mio trattato «IL SEGRETO DEI 5 RITI TIBETANI» una nota a pag. 40 è riferita al 5° movimento: il Vortice e riporta:
“Il modo in cui le rotatorie che regolano la circolazione di veicoli risolvono il confluire del traffico ad un crocevia dalle varie direzioni - con un’eleganza da far dimenticare l'esclusivismo dei semafori - è una rappresentazione introduttiva su cui merita soffermarsi sin d’ora, sebbene parziale, di come il principio del Vortice possa “accordare” le 4 sollecitazioni provenienti da ciascun braccio della croce.”
L'espressione esclusivismo dei semafori rende assai bene l'immagine dell'“aut aut” e conseguente attrito, implicito nelle formazioni di Quadratura, le cui spinte possono confluire solo per il tramite di uno scorrimento armonico indotto, che le raccordi e trasformi, unificandole.
LA SINTESI
Dal pentagono nasce il dodecaedro che - dopo l'attribuzione di Aria all'ottaedro ed Acqua all'icosaedro (la citazione meritava di essere completata), Elementi di equinozi e dunque intermedi, rispettivamente con 8 e 20 facce tuttte triangolari - è attribuito all'etere ossia il 5º elemento, definito anche 'quintessenza'. Probabilmente è per questa collocazione oltre il quaternario che è stato tanto ed ingiustamente negletto dagli astrologi. È quel che più si approssima ad una 'palla' (fino ad ispirarne i modi di fabbricazione); e dunque alla mobilità della sfera e della ruota.

In effetti la figura stellata del pentagono contiene il rapporto geometrico-matematico che definisce la "sezione aurea", simbolo di sviluppo della spirale per eccellenza; per accennarlo brevemente, basterà dire che un lato del pentagono naturale sta al lato del pentagono convesso, o stellata, nel rapporto numerico di 0,618034.. a 1, oppure 1 a 1,618034.., l'irripetibile valore risultante dalla formula:
V5 ±1
2
evidentemente imperniata sul numero 5.
  | Per chi è pratico di geometria, il lato AP riportato sul braccio AF lo incontra nel punto B di intersezione della stella medesima; e la sua misura costituisce il lato corto AD del rettangolo aureo sottostante, di cui il lato lungo è appunto un lato della figura a stella. Nel meccanismo aspettuale, mentre F alimenta-genera P (e così P alimenta A), A si appropria di F così come F ha assorbito D. Il pentagono (Quintile) è quindi orientato al senso orbitale, laddove la stella (Biquintile) è volta al senso opposto.
Al lato lo sviluppo della spirale aurea su un eguale rettangolo. |
Un'ulteriore caratteristica degli Aspetti primari, Quintile e Biquintile è che tendono sempre a raccordare Pianeti posti sotto l'impronta degli stessi Decani, uno o anche due contigui, rafforzando l'effetto del riverberare l'Aspetto in tutto il circolo dell'eclittica, assunto di cui il caso dell'attacco aereo al Pentagono è riprova storica, sotto gli occhi di tutti.
Riporto gli schemi esemplificativi per entrambi gli argomenti su pagina separata, poiché richiedono spazio per una visione analitica, rinviando per maggiori dettagli alle pagine web dedicate, da cui ho tratto la figura così com'è, nonché al testo già menzionato.
Le 12 facce di 5 lati assommano valore 60, che ricorda l'ultima suddivisione, in minuti e secondi. L'unità di misura, quella che tutto raccorda e regola. Equivale alla differenziazione in gradi.
L'ATOMO MAGNETICO di Pier Luigi Ighinaletteralmente definito:
FILO CONDUTTORE INVISIBILE MAGNETICO PER TRASMETTERE LE MATERIE TRA I PIANETI
“Una delle apparecchiature costruite da Ighina, il regolatore di vibrazioni atomiche magnetiche, si basa proprio sull'energia dell'atomo magnetico e più precisamente sulla variazione della frequenza di vibrazione della materia con la trasformazione della stessa.
Con questa energia è possibile, a detta dell'Autore, guarire qualsiasi malattia, fondere i metalli a distanza, produrre energia elettrica, neutralizzare le radiazioni, investigare il sottosuolo alla ricerca di giacimenti petroliferi o falde acquifere, aumentare i raccolti agricoli ed altro ancora.”
newapocalypse.altervista.org/blog/2011/02/ (che pare scomparso) riportava:
Le varie acque bianche differiscono fra di loro relativamente alla larghezza di banda dei singoli colori ma hanno in comune che le loro percentuali dei colori spettrali sono costruite secondo il principio naturale della SEZIONE AUREA e la connessa geometria. Tanto è vero che l’angolo della molecola d’acqua che si forma fra i due atomi di idrogeno dell'acqua (H2O) è normalmente di 104°. Invece, l’angolo delle acque di luce bianca e di acqua GIE hanno un angolo di 108° che sarebbe l’angolo complementare a 72° (180°-72°=108°) che è l’angolo del pentagono ovvero stella a cinque punte che è basato sul rapporto aureo.
Alla sintesi dei valori che distinguono le tre principali famiglie, è interessante confrontare i ritmi di frequenza tra ciascuna figura primaria rispetto alle altre due, riferibili alla ciclicità circolare nei termini seguenti:
- il Trigono presenta un'alternanza pari ad 1/3:
3 punti di attività, contro i 9 di Quadrato+Quintile
- il Quadrato presenta un'alternanza pari ad 1/2:
4 punti di attività, contro gli 8 di Trigono+Quintile
- il Quintile presenta un'alternanza superiore a 2/3:
5 punti di attività, contro i 7 di Trigono+Quadrato
A quanto osservato sul tetraedro, potremmo ben accostare quel meraviglioso costrutto chiamato Fiore della Vita, che è la sintesi multidimensionale della creazione, racchiudendo in una perfetta tavola rotonda 12 “Ruote” rappresentanti le altrettante individualità zodiacali e - per la loro combinazione armonica - tutte le forme che la sostanza vitale è destinata ad assumere per assolvere gli innumerevoli compiti.
Non è la sede per addentrarsi nelle molteplici misteriosofie che hanno collocato questa sacro emblema nel cuore di iniziazioni, perciò mi limito ad evidenziarne la forma, che da un centro settenario (o Seme), originato dalla scissione dell'Unità primigenia, si apre a sua volta su 4 triplicità contrapposte e differenziate due a due per la dinamica della disposizione, pur affiancati da criteri di condivisione, cosa che riflette tra l'altro il carattere degli estremi stagionali di estate-inverno (sopra e sotto in figura) e gli equilibri di primavera-autunno ai due lati; ma sia detto solo per richiamar l'attenzione: l'intersecarsi ed il combinarsi dei cerchi in questo schema dà luogo a formulazioni ben più complesse non solo piane ma verosimilmente spaziali, che guidano i ricercatori nei meandri della geometria, della biologia come della genetica ed altro, poiché nella creazione tutto pare identificarsi in questa matrice.
Dalla prima immagine si può notare come per il completamento della figura, pur ciscoscritta in una sua interezza, la moltiplicazione dei circoli si espanda senza confini, come reticolo di un processo ondulatorio omnidirezionale.
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I tracciati di AstroTime
Gli Aspetti fra i Punti sensibili di un tema (Pianeti, ASC, MC) non sono sempre reciproci: Ascendente, MedioCielo e le altre cuspidi delle Case, unitamente alla Parte di Fortuna ed al Nodo Lunare non sono 'corpi' dotati di energia propria, ma punti chiave passivi della ns. struttura, sensibili ad influssi esterni che possono soltanto ricevere con gli effetti del caso.
Naturalmente nel confronto di temi tra due persone l'Ascendente di una può verosimilmente svolgere una certa influenza su punti riceventi dell'altra, in quanto chiave di volta della personalità; ma ciò avverrà attraverso la forza espressa dalle componenti planetarie ad esso riferite, come Sole o Luna ed il Maestro dell'Ascendente ossia il Pianeta che ne domina il Segno, o il Decano.
Per chi non ne fosse edotto, la Parte di Fortuna è la più praticata di una folta famiglia di Parti molto in voga nell'astrologia Araba, che rappresenta una distanza dall'Ascendente pari alla distanza Luna-Sole radix; 'Fortuna' tuttavia da intendersi nel senso latino di sorte, buona o cattiva.
Il Nodo Lunare è il punto in cui l'orbita della Luna interseca l'Eclittica, ossia la fascia orbitale che ospita i Pianeti: è detto Testa del Drago e rappresenta le libere scelte dell'individuo: o il punto d’incontro e di inserimento della sfera interiore con la realtà circostante oggettiva; il suo moto è sempre retrogrado. È il solo riportato nei grafici.
Il suo opposto a 180°, il Nodo Lunare Nord (Coda del Drago) indica i legami esistenti, i vincoli pregressi; gli obblighi contratti. Sono i ricorsi evolutivi: irreversibilità, fatalità. Ciò riporta alla mente il fatto che ogni punto ed argomento di un tema deve sempre fare i conti con il suo opponente.
Quantificazione degli Aspetti
La sua critica messa a punto costituisce, a nostro avviso e conoscenza, la metodologia più efficiente e realistica attualmente usata nel porre in relazione la potenza dei pianeti con quella delle reciproche interferenze angolari.
Che è quanto dire la punta di diamante dell'intercettazione e valutazione dei transiti planetari, compito precipuo dell'Agenda.
La materia Aspetti è forse la componente più delicata della meccanica astrologica, poiché per suo tramite si definiscono le maggiori influenze, ma vi si annida pure la difficoltà dello stabilire parametri corretti, rispondenti ai più diversi tipi di indagine, senza scivolare in contraddizione ad es. di fronte ai casi estremi: chi scrive programmi sa bene cosa ciò significhi. All'utente di AstroTime basterà comprendere che essi sono come gli ingranaggi di un orologio e come tali debbono andare tutti perfettamente d'accordo, senza alcun compromesso. Le spiegazioni conseguenti erano dovute, anche perché puntualizzano una problematica le cui soluzioni tecniche sono in parte inedite e come tali dedicate agli studiosi della disciplina; nondimeno conoscere tutto ciò non è più necessario di quanto occorra lambiccarsi sul funzionamento di un motore per guidare l'automobile, anche perché si sta passando ad un livello di accuratezza che richiede l'uso dell'elaboratore. Tutto quel che occorre conoscere per spostarsi ovunque è la segnaletica e.. le regole del Codice 'della strada'; avventurarsi sulle strade di oggi senza rispettare tali premesse è un po' come correre ad occhi chiusi. |
In definitiva si dovrà solo rammentare che le condizioni di attività dei Transiti sono variabili da un giorno all'altro e che ne viene dato meticoloso resoconto con l'ausilio di grafici di pronta leggibilità. Per estendere l'esempio a chi avesse molta fretta, il lettore avrà notato che 2 colori degli Aspetti rammentano quelli dei semafori: non è un caso! Con il verde si può passare, mentre con il rosso conviene sapersi fermare; risultando troppo chiaro, il giallo-arancione è sostituito dal blu, suo colore complementare ed equivale per l'appunto al passaggio da una condizione [in corso] ad un'altra, o il mutamento di stato di una situazione.
Sono indizi non di poco conto se rapportabili al vivere di tutti i giorni. Quanto al 'rosso', l'avvento delle giratorie stradali - che hanno risolto in modo geniale non pochi problemi - potrebbe a sua volta fare scuola di vita, fonte di ispirazione sul come evitare di prendere di petto situazioni.. scomode. Ove ho scritto che i Quintili sono i più vicini al cerchio ho sottinteso anche questo.
In poche parole:
| Uno spunto? comincia dallo shopping! Consulta i Transiti della giornata al momento in cui devi o desideri effettuare un acquisto. Se si è indecisi sull'opportunità di comprare qualcosa di speciale, a maggior ragione se è costoso o può comportare incognite funzionali, le indicazioni astrali non deluderanno; un cattivo Aspetto dovrebbe dissuadere senza esitazione dall'acquisire quel qualcosa in quell'occasione! se poi hai preso la rincorsa e non ti sai frenare, pazienza; forse la prossima volta avrai un dato certo a cui fare riferimento. Se invece si presenta un Aspetto incoraggiante - possibilmente tra pianeti attinenti l'oggetto del desiderio e/o la sua funzione - e la situazione complessiva non lo compromette, l'acquisto generalmente potrà dare l'attesa soddisfazione. È un test abbastanza semplice (guardati dagli assetti complicati!) ma, oltre ad evitarti dei 'grattacapi', può insegnare molto.
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 36°
| |  72°
| |  108°
| |  144° |
|  360°
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SPIRA ARIA BUONA
 45°
| |  90°
| |  135°
| |  180° |
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TIRA BRUTTA ARIA
|  30°
| |  60°
| |  120°
| |  150° |
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CAMBIAMENTO D'ARIA
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Ciò detto, procediamo con l'approfondimento tecnico.
Poiché gli A. sono soggetti ad elasticità, nell'analisi da parte nostra come negli effetti che producono, due sono i lati della questione da definire:
- l'arco di tolleranza, diverso per ogni Pianeta in ragione del suo moto, fuori dal quale un Aspetto non è più valido: è comunemente chiamato “orbita” (*).
- la forza che l'attraversa, dipendente dalla durata e quindi, nella concezione qui esposta, dalla velocità di movimento dei Corpi coinvolti.
Tali argomenti sono stati per anni oggetto di ricerca e di messa a punto, come basamento per la realizzazione di pagine astrologiche giornaliere personalizzate e sono ampiamente motivati ed approfonditi nel trattato di cui sopra.
Ne verrà dato un breve resoconto, inteso a chiarificare il senso e quindi rendere agibili le tracce aspettuali interne alle Carte-del-Cielo e soprattutto le statistiche che accompagnano i Transiti, sottolineando pertanto dati essenziali.
La traccia di un Aspetto tende a rappresentare, oltre all'arco di estensione e alla tipologia, l'intensità dello stesso, e ciò è ottenuto variandone lo spessore.
l'intensità, che si pone come caratteristica terminale dell'A., è quindi la prima cosa da focalizzare, variando essa di caso in caso, in proporzione diretta a due fattori principali:
- l'efficienza o precisione dell'A.: quanto più l'arco si avvicina al valore ideale o modulare.
- la potenza espressa da ogni pianeta, in quel tipo di Aspetto.
Se la comprensione degli eventi non è fatta di cifre - almeno nel pensiero soggettivo di tutti i giorni - nondimeno i numeri occorrono per mantenere le proporzioni.
Potenza dei pianeti in Aspetto
Quest'ultimo concetto non è mai stato oggetto di quantificazione univoca, ma lo si trova tradotto in parametri di vario genere presso diversi autori.
Intensa e concentrata per i pianeti lenti, distribuita e permanente per i pianeti a movimento rapido, la potenza espressa da un pianeta potrà venire rapportata anche a circostanze implicite nella geometria del tema.
Di fronte alla problematica di stabilire valori quanto più possibile oggettivi e funzionali all'applicazione informatica (che non prevede adattamenti ad hoc quando i conti non tornano), in considerazione dei principi accennati, è stato scelto di attribuire a ciascuna Sfera un fattore di potenza rapportato al logaritmo del suo periodo di rivoluzione, virtualmente intorno alla Terra (per i Transiti i P. interni verranno praticamente equiparati al moto del Sole: il loro periodo di rotazione intorno alla Terra si discosta di pochi giorni dal ciclo Solare medio; per quelli esterni non vi è sensibile differenza). Ciò ha prodotto valori che, da 3.39 della Luna agli 11.4 di Plutone coprono (neanche a farlo apposta) una scala virtuale da 1 a 12 (inclusa una compensazione derivante dall'elasticità della velocità orbitale conseguente le fasi retrograde), consentendo le più avvedute e flessibili distinzioni tra un caso e l'altro. Per chi ne fosse curioso, ecco la tavola dei parametri (che non occorre consultare, poiché AstroTime ne tiene conto automaticamente).
Soggetto: | a n n i | g i o r n i | Log( )
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Luna | | 29.5306 3.3854
| Mercurio | | 87.969 4.4770
| Venere | | 224.701 5.4148
| Sole | | 365.256 5.9006
| Marte | 1 321.73 6.5323
| Giove | 11 314.84 8.3739
| Nodo lunare | 18 219 8.8237
| Saturno | 29 167 9.2835
| Urano | 84 7 10.3316
| Nettuno | 164 280 11.0051
| Plutone | 247 249 11.4127
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Di fatto in ogni Aspetto la potenza è intensa e concentrata da parte dei Pianeti lenti, distribuita e permanente per quelli a movimento rapido; l'efficienza, o percentuale di approssimazione, deriva anzitutto dalla frequenza dell'Aspetto ed è diversa per ogni pianeta.
In buona sostanza, la combinazione tra potenza ed efficienza fa sì che l'influenza di pianeti lenti si riduca drasticamente con l'allontanarsi dall'angolazione ideale, mentre conferisce maggiore ampiezza e convalida all'azione dei pianeti veloci. È importante notare che in tal modo viene distinta l'influenza di ciascun pianeta verso l'altro, concetti a mio avviso di essenziale funzionalità, ma di fatto senza precedenti, poiché la loro applicazione è abbastanza laboriosa da dover ricorrere a procedure automatizzate per delle valutazioni corrette e frequenti. L'ho denominata: Planetal Dynamic Power Astrologyveicolando la concezione di una Dinamica della Potenza dei Pianeti.
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Sui significati attribuiti ad ogni Aspetto ed ai Pianeti che ne sono attori si potrebbero scrivere pagine su pagine, senza mai esaurire l'argomento ad un grado che soddisfi le esigenze di tutti, come del resto ai rapporti Pianeta-Segno, Pianeta-Casa e Pianeta-Segno-Casa e Pianeta-Segno-Casa in Aspetto con...; il ventaglio dei soli titoli già si apre in progressione esponenziale. E se anche riuscissimo a farlo oggi, domani sarebbe superato da nuove concezioni ed interazioni con la vita stessa. L'Astrologia non è fatta di questo e non deve essere cristallizzata in questa concezione.
Si potrà obiettare che la semplice notazione di un Transito è poca informazione per poterne fruire sul terreno. Prendiamo allora ad esempio una formula di ancora maggior semplicità: H2O. Due atomi di idrogeno legati ad uno di ossigeno è l'acqua, tutti lo sanno; eppure non basterebbe un trattato a descriverne tutte le proprietà e gli effetti; ma di fronte a questa formula si sa cosa ci si può aspettare, sia che si tratti di una singola goccia che di un acquazzone.
Ci si attende quindi che ognuno sappia familiarizzare con questa fonte di informazioni - che non ha precedenti nella storia dell'attuale civilizzazione - con semplicità e naturalezza, pronto a coglierne il senso con tutta la pazienza che la realtà impone. Abbandonate il pensiero speculativo; non è la vostra immagine che va ricercata, per compiacersi o compiangersi nei suoi riflessi per come sta andando. Il vero arricchimento deriva da quel che ci guida ad ogni passo verso la maggior comprensione della Realtà, una Lavagna sulla quale noi stessi siamo chiamati a scrivere. L'Astrologia ce la indica e basta.
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(orbita*) probabilmente a seguito di "libera" traduzione del termine inglese "orb" (notare: non "orbit") che rappresenta il globo oculare e come verbo con il significato di circondare, racchiudere; l'orbita quale cavità contenente il globo oculare, che pertanto è abilitato a muoversi [solo] al suo interno, starebbe ad indicare l'ambito nel quale una certa condizione risulta attiva.
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