Ve­ner­dì 21 Di­cem­bre 2012

Gre­en­wich, ore 11:11 (UT)


Quat­tro vol­te 2 e set­te vol­te 1 !
Il Qua­ter­na­rio è in­di­ce del­la Ma­te­ria, il cui dua­li­smo
si com­pen­dia nel­le 4 di­re­zio­ni car­di­na­li;
il Ter­na­rio in­di­cizza lo Spi­ri­to nel­la sua Uni­tà,
ar­ti­co­la­ta su 3 li­vel­li ver­ti­ca­li.
Il Set­te­na­rio ne svi­lup­pa la com­bi­na­zio­ne,
È l'esat­to mo­men­to in cui il no­stro Sole en­tran­do in Ca­pri­cor­no esat­ta­men­te sul gra­do zero, avvierà il nu­o­vo gran­de ci­clo di Sa­tur­no e non solo, ma si al­lineerà nien­te­me­no che con il cu­o­re del­la Via Lat­tea (Hunab Ku), la no­stra ga­las­sia (non man­ca­no però in astro­no­mia in­for­ma­zio­ni di­ver­gen­ti!). È na­tu­ra­le che sia sta­to og­get­to del­la mas­si­ma at­ten­zio­ne da mil­len­ni, non sen­za pre­ci­se in­di­ca­zio­ni quan­to alle sue im­pli­ca­zio­ni evo­lu­ti­ve; l'aspet­to che più stu­pi­sce sem­mai è che la no­stra scien­za si stia ren­den­do con­to del­la pro­fon­da im­por­tan­za del­l'even­to e dei suoi ri­svol­ti epo­ca­li sol­tan­to a pic­co­li pas­si dub­biosi.

Ben­ché non ab­bia mol­to sen­so avan­za­re pre­vi­sio­ni su quel­la che sarà la ra­di­ce di un cam­bia­men­to tale da in­ve­sti­re tut­ta un'era, per il sem­pli­ce fat­to che gli sche­mi stes­si ai qua­li si fa ri­fe­ri­men­to oggi, do­ma­ni sa­ran­no mu­ta­ti (di fron­te ad un'in­ver­sio­ne di po­la­ri­tà, la stes­sa Car­ta-del-Cie­lo po­treb­be do­ver es­se­re eret­ta in sen­so in­ver­so), cerchere­mo di esa­mi­na­re la si­tua­zio­ne astro­lo­gi­ca per come si pro­spet­ta nel­la sua pro­ie­zio­ne ter­re­stre odierna. Tra i nu­me­ro­si aspet­ti de­gni di nota del­l'oro­sco­po del no­stro si­ste­ma in quel­lo stra­or­di­na­rio mo­men­to, ri­le­van­te la pre­sen­za me­dia­tri­ce, qua­si una su­per­vi­sio­ne, di Gio­ve (in de­ca­no di Luna) il qua­le oc­cu­pa uno dei 7 Gra­di Re­ga­li, in dop­pio Aspet­to di Quin­con­ce con Sa­tur­no (in de­ca­no di Sa­tur­no) e Plu­to­ne (in de­ca­no di Luna), sta­bi­li­tà e ri­ge­ne­ra­zio­ne a dop­pia man­da­ta, es­sen­do cia­scu­no ospi­te del Se­gno di cui l'al­tro è ma­e­stro! e a loro vol­ta in un Se­sti­le qua­si per­fet­to (che rac­chiu­de uno "stellium" di ben quat­tro ele­men­ti). Ura­no (nel 1º de­ca­no di Sa­tur­no), che in­sie­me a Sa­tur­no go­ver­na il Ca­pri­cor­no, è in­te­res­sa­to da un lie­ve Tri­go­no da par­te di Ve­ne­re e da un net­to un Quin­ti­le con Par­te-di-For­tu­na sul Fon­doCielo: an­co­ra de­sta­bi­liz­za­zio­ne e mu­ta­zione.
Una com­bi­na­zio­ne stra­or­di­na­ria, nel­la qua­le la sin­to­nia Gio­ve e Sa­tur­no li pone come i le­a­ders in­di­scus­si del­la sfe­ra uma­na, ma qui con l'ap­por­to mi­ste­rio­so del­l'oc­cul­ta for­za Plu­to­nia­na - vol­tapagina di ere sto­ri­che il cui pe­rio­do di ri­vo­lu­zio­ne, ri­cor­dia­molo, ri­chia­ma pure il gran­de ci­clo dei De­cani di 252 anni - in un con­te­sto che sot­to­li­nea il suo le­ga­me con il Sa­tur­no che sta re­i­ni­ziando il pro­prio an­nua­le e 4 anni dopo quel­lo dei 36 De­ca­nati (35 ol­tre al pro­prio, come ab­bia­mo vi­sto) av­vian­do così la nu­o­va se­rie dei set­te gran­di ci­cli suc­ces­si­vi (7 *36=252).
Tut­to ciò pre­lu­de ad una si­tua­zio­ne di­spo­si­ti­va di lar­ghis­si­mo rag­gio, di gran­de au­to­ri­tà che si im­po­ne, ben­ché Ve­ne­re e Mer­cu­rio ne restino come stret­ti in una mor­sa di spe­ran­za o di ri­lan­cio al fu­turo.
Se poi la Ter­ra ar­re­sterà la sua ro­ta­zio­ne in quel­la data, tre gior­ni dopo sarà Na­ta­le e pro­ba­bil­mente ri­pren­derà a ruo­ta­re in sen­so in­ver­so dan­do ini­zio al nu­o­vo pro­ces­so “di re­den­zio­ne”; e se quei tre gior­ni di so­spen­sio­ne avran­no il peso di Di­re­zio­ne Pri­ma­ria dei suc­ces­si­vi tre anni, ec­co­ci al 2016, pun­to d'ini­zio del ci­clo mag­gio­re di Sa­tur­no: i tre anni sa­ran­no tra­scor­si come un cu­sci­net­to sto­ri­co-evo­lu­ti­vo e pos­sia­mo an­che os­ser­va­re che Gesù il Cri­sto è ve­nu­to a dirci tut­to que­sto [ed a “pre­pa­ra­re il ter­re­no”] con la sua espe­rien­za in­car­na­ta esat­ta­men­te 2016 anni pri­ma, cioè gli 8 ci­cli di 252, ora che tut­to si com­pendia.

Un fran­gen­te - e che fran­gen­te! - in cui l'es­se­re Uma­no do­vrà ef­fet­tua­re del­le scel­te e non sa­ran­no fa­ci­li, a giu­di­ca­re dal rap­por­to Se­mi­quadrato Nodo-Plu­to­ne, che sot­to­li­nea il peso del ri­na­sce­re la Fe­ni­ce dal­le pro­prie ce­ne­ri (an­co­ra in Scor­pio­ne), più an­co­ra che di Ve­ne­re e Mer­cu­rio con Gio­ve con­tra­rio; e que­sti tre tut­ti nel do­mi­ci­lio dei loro op­po­si­to­ri. La com­po­nen­te uma­na più vi­ci­na alla quo­ti­dia­ni­tà, al­l'in­tel­let­to ed al sen­ti­re più im­me­dia­to ne sarà mag­gior­men­te tor­men­tata.
Non sarà su­per­fluo ri­ba­di­re che quei tre 'pi­la­stri' del tema rap­pre­sen­tano cia­scu­no una del­le tre co­lon­ne già in­di­ca­te, che in al­tra sede, in­tro­du­cen­do gli even­ti del 2001, ho rap­pre­sen­ta­to così:

Que­sto sche­ma sot­to­li­nea come la su­pre­ma­zia Plu­to­nia­na si in­se­ri­sca nel trit­ti­co del­la sfe­ra eti­ca qua­si a so­sti­tu­i­re Mar­te (la for­za com­bat­ti­va, mi­li­tan­te, l'eser­ci­to etc., che sul pia­no esi­sten­zia­le la ve­i­co­la) con la sua au­to­ri­tà mas­si­ma, ve­nen­do a isti­tu­i­re un rap­por­to di in­te­sa, o di in­flu­en­za con le al­tre due for­ze pla­ne­ta­rie di go­ver­no, leg­ge e di­sci­pli­na. Mar­te ne ri­sul­ta come estra­nia­to, o man­te­nu­to da par­te, seb­be­ne in una sede che gli è ri­te­nu­ta ami­ca (la tra­di­zio­ne lo esal­ta in Ca­pri­cor­no, l'au­to­re no). Qua­le mag­gior di­plo­ma­zia in po­si­zio­ne da bi­lan­cia­re le due For­ze in Se­sti­le, che quel­la di un Gio­ve fron­ta­le nel dop­pio se­gno di Ge­mel­li e in un gra­do così no­bi­le? Esso è an­che me­dia­to­re tra i Pia­ne­ti len­ti ed i più ra­pi­di, in par­te come im­pri­gio­na­ti, di fron­te a sé.
Mi fu in­se­gna­to 35 anni or sono, da chi ave­va la stra­or­di­na­ria ca­pa­ci­tà di 've­de­re' e 'sa­pe­re', che Gio­ve è qual­co­sa più di un pia­ne­ta nel si­ste­ma so­la­re; re­cen­ti ri­le­va­men­ti astro­fi­si­ci pa­io­no con­fer­marlo. Del re­sto la co­stel­la­zio­ne del Sa­git­ta­rio, suo do­mi­ci­lio [diur­no] per ele­zio­ne, ospi­ta an­che il cen­tro del­la no­stra ga­las­sia, raf­for­zan­do una pre­ci­pua ge­rar­chia di in­flus­si; a ciò va ag­giun­ta la ma­e­stran­za di Net­tu­no, em­ble­ma di Spi­ri­tua­li­tà che, dal­lo sche­ma so­pra­stan­te, si tro­va al­l'api­ce del suo po­ten­zia­le sul­la cu­spi­de dei Pe­sci (la sua sede not­tur­na, nel­l'ot­ti­ca di chi scrive).
Non­di­me­no, data la col­lo­ca­zio­ne nel Se­gno di suo Esi­lio, dal pun­to di vi­sta ge­o­po­li­ti­co po­treb­be­ro ve­ri­fi­car­si se­rissmi pro­ble­mi mon­dia­li se l'azio­ne di un Sa­tur­no in Scor­pio­ne in ri­so­nan­za con la ca­pa­ci­tà di­strut­ti­va plu­to­nia­na si pre­sen­tas­se in for­ma­zio­ne ne­ga­tiva.
Se Sa­tur­no rap­pre­sen­ta la mor­te, di cui è si­gno­re (e come tale è vi­sto da chi scri­ve in esal­ta­zio­ne nel­lo Scor­pio­ne), in­te­sa qua­le con­clu­sio­ne ed estin­zio­ne del ci­clo di una vita, a Plu­to­ne è da ascri­ver­si l'in­te­gra­zio­ne e dun­que la dis-in­te­gra­zio­ne del­la so­stan­za ato­mi­ca e vi­ta­le e la sua po­ten­zia­li­tà de­va­stan­te po­treb­be ri­sul­ta­re ad­di­rit­tu­ra raf­for­za­ta dal­l'oc­cu­pa­re un Se­gno car­di­na­le, come il Ca­pri­cor­no. Ma le do­mi­nan­ti sem­bra­no co­or­di­na­te ad un as­set­to di equi­li­brio e dun­que, più che di even­ti ca­la­mi­to­si, ci sa­reb­be da te­me­re per la supurazione del­le pre­mes­se che ogni gior­no an­dia­mo se­mi­nan­do; quan­do un or­ga­ni­smo è trop­po in­tos­si­ca­to, solo la ma­lat­tia può gua­rirlo. O an­co­ra vi si leg­ge la so­glia tra una fine ed una ri­ge­ne­ra­zio­ne in pie­na re­go­la, come so­stie­ne l'in­gres­so del Sole nel Se­gno che ospi­ta Plu­to­ne, Se­gno car­di­na­le pe­ral­tro e do­mi­ci­lio di Sa­tur­no stes­so, ini­zia­to­re del set­te­na­rio e del qua­le, ram­mentiamolo, fa scoc­ca­re il nu­o­vo ci­clo, per in­ten­derci quel­lo del 13° anno del 3° mil­len­nio.
È sem­pre ne­ces­sa­ria una fine per dar vita ad un nu­o­vo inizio. Sul ca­len­da­rio Maya tale gior­no è sta­to in­di­ca­to fin da 1500 anni come 4 Ahau 3 Kankin (13.0.0.0.0), ma la data del 2012 pro­vie­ne dal­le tra­di­zio­ni Maya, da quel­le Egi­zia­ne, da al­cu­ne tra­di­zio­ni Cri­stia­ne e per­fi­no dal Co­di­ce Bi­bli­co, an­cor­ché piut­to­sto con­tro­ver­so;
e si trat­ta di un al­li­ne­a­men­to che non si ri­pe­te­va da 25.625 anni.
so­pra: Aspet­ti al com­ple­to, con or­bi­ta di 12°

sot­to: gli Aspet­ti pri­ma­ri, con or­bi­ta di 3°
.
L'esat­ta po­si­zio­ne in cu­spi­de se­gne­rà il mi­nu­to, d'al­tra par­te, se­con­do quan­to le gran­di tra­di­zio­ni tra­man­dano - ed i re­cen­ti ri­le­va­men­ti lo con­fer­mano - qua si trat­te­reb­be di un mu­ta­men­to tale da co­in­vol­ge­re ci­cli di por­ta­ta ben più va­sta dei due o tre se­co­li di sto­ria; oriz­zon­ti di tale am­piez­za da far con­si­de­ra­re il pas­sag­gio al ci­clo di Sa­tur­no e la stes­sa in­flu­en­za di Plu­to­ne non più che dei si­gni­fi­ca­tori, come le lan­cet­te ra­pi­de del­l'oro­lo­gio co­smi­co, os­sia quel­le che scan­di­sco­no “l'istan­te” del ma­tu­rar­si, o com­pier­si, di un pro­ces­so plu­ri­mil­le­na­rio. Ci tro­via­mo in­fat­ti al cul­mi­ne del­lo svol­gi­men­to di un pro­gram­ma che vede tra l'al­tro l'in­te­ro si­ste­ma so­la­re mu­o­ver­si ver­so una ra­di­ca­le tra­smu­ta­zio­ne.
Cre­do che il 14 Gen­na­io 1989 ab­bia avu­to ini­zio que­sto pro­ces­so, che con­dur­rà il pia­ne­ta Ter­ra dal 7° pia­no evo­lu­ti­vo, in cui era si­tua­to fino ad al­lo­ra nel Cono del­l'Uni­ver­so, ad­di­rit­tu­ra al 10° (su 30), con con­se­guen­ti ra­di­ca­li tra­sfor­ma­zio­ni di ogni espres­sio­ne del­l'ener­gia ma­ni­fe­sta e non solo.

Co­mun­que si svol­ga, a co­lo­ro che pre­co­niz­zano o pa­ven­tano "la fine del mon­do" ri­pe­to:
l'Uma­ni­tà DO­VRÀ AP­PRON­TARSI A RI­NA­SCERE.
Di enor­me va­lo­re e si­gni­fi­ca­ti­vo au­spi­cio an­che Net­tu­no sul­la cu­spi­de dei Pe­sci che egli stes­so go­ver­na e pro­prio sul'Ascen­den­te, sor­ret­to dal Sole in Se­sti­le esat­to en­tro una gior­na­ta; e sarà un au­ten­ti­co su­pe­ra­men­to dei con­fi­ni in­di­vi­dua­li quel­lo ri­chiesto.


il Trac­cia­to Ar­mo­ni­co
De­ri­va da uno stu­dio da me in­tro­dot­to più di 24 anni or sono, pre­sen­ta­to pres­so il sito AstroTime ed esem­pli­fi­cato tra l'al­tro da un re­cen­te ar­ti­co­lo sul ter­re­mo­to in Abruz­zo del­l'Apr. 2009, i cui dia­gram­mi sono de­ri­va­bi­li da chiun­que con la pro­ce­du­ra PDPA (Pla­ne­tal Dynamic Po­wer's Astro­logy).
Come in al­tre oc­ca­sio­ni, nel­l'ac­cin­germi a cal­co­la­re il trac­cia­to Ar­mo­ni­co del tema per un even­to im­por­tan­te pro­vo una cer­ta qual ap­pren­sio­ne, come una lie­ve ten­sio­ne allo sto­ma­co a far­mi pre­sen­te che sto per var­ca­re una so­glia ine­splo­rata; ma an­co­ra una vol­ta il ri­sul­ta­to è de­gno di con­si­de­ra­zio­ne e non pos­so non ri­pro­dur­lo per pro­por­ne l'ana­lisi.
Pur sen­za ad­den­trarci nei det­ta­gli tec­ni­ci del trac­cia­to, re­pe­ri­bi­li a par­ti­re dai links di cui so­pra, esso ri­spon­de in modo sor­pren­den­te con al­cu­ne pe­cu­lia­ri evi­denze.
  • La pri­ma è che, a dif­fe­ren­za da tut­ti i trac­cia­ti re­la­ti­vi a per­so­ne o av­ve­ni­men­ti fi­no­ra esa­mi­na­ti, tut­te le cur­ve - de­ri­va­te da cri­te­ri di cal­co­lo di­ver­si­fi­cati - pre­sen­ta­no 12 anse, vi­si­bi­li so­pra e sot­to l'asse cen­tra­le che ri­spec­chia in modo am­pli­fi­ca­to l'an­da­men­to sul­la cir­con­fe­ren­za ester­na. Ciò sem­bra av­va­lo­ra­re sen­za al­cun com­pro­mes­so il com­ple­to equi­li­brio nel­la par­te­ci­pa­zio­ne zo­dia­ca­le, un ma­gni­fi­co esem­pio di tra­ma e or­di­to, che man­tie­ne per­dipiù ogni pic­co in­te­ra­men­te al­l'in­ter­no di un solo Se­gno dal qua­le, come si può ve­de­re, esce e rien­tra, come ago e filo per un ri­ca­mo; in bre­ve nes­su­na ansa sca­val­ca una cu­spi­de. In po­che pa­ro­le, le re­la­zio­ni an­go­la­ri e quin­di ener­ge­ti­che tra i Pia­ne­ti si di­stri­bu­i­sco­no in un as­set­to tale da ri­sol­ver­si in una to­ta­le stra­or­di­na­ria sin­to­nia con tut­ti i 12 Se­gni zo­dia­ca­li. In­te­res­san­te an­che il fat­to che, men­tre le cur­ve en­tra­no in Aqua­rio nel­la peg­gior con­di­zio­ne dal lato pre­ces­sionale (cu­spi­de dei Pe­sci) - e tale è lo sta­to at­tua­le del pia­ne­ta su cui vi­via­mo - il mag­gior po­ten­zia­le di ener­gia si ac­cu­mu­la in Toro ed in II Casa che gli cor­ri­spon­de, en­tram­bi - se­con­do la con­ce­zio­ne di chi scri­ve - go­ver­na­ti dal­la Ter­ra stes­sa. Per con­tro il mas­si­mo ac­cu­mu­lo in ca­du­ta si ha tra BI­lan­cia e Scor­pio­ne al­l'estre­mo op­po­sto del­l'asse (Toro-Scor­pio­ne), il che la­scierebbe in­ten­de­re scon­vol­gi­menti di ri­lie­vo del­la fa­scia pla­ne­ta­ria se­gui­ti dal ri­sor­ge­re, an­che ter­rac­queo.
  • La se­con­da, di non mi­no­re pre­gio, vie­ne dal­la cur­va cen­tra­le, a di­mo­stra­re il con­se­gui­men­to di uno sta­to di equi­li­brio ec­ce­zio­na­le. Va chia­ri­to che la cur­va più in­ter­na (ver­de-az­zur­ra, ruo­tan­te in­tor­no al­l'anel­lo zo­dia­ca­le) di­ver­sa­men­te dal­le al­tre rap­pre­sen­ta gli Aspet­ti RE­A­LI, tali e qua­li si pre­sen­ta­no con la loro non pre­ci­sio­ne an­go­la­re, som­ma­ti e fat­ti scor­re­re lun­go l'ec­lit­ti­ca con un va­lo­re mo­du­la­re cor­ri­spon­den­te a quel­lo in es­se­re; ov­via­men­te non si avrà mai chiu­su­ra pre­ci­sa a fine cir­cu­i­to, an­che se in que­sto caso lo scar­to ri­sul­ta mi­ni­mo (lo si vede a 0° di Arie­te); ma quel che non ave­vo mai ve­du­to è una cur­va per nien­te fra­sta­glia­ta, qua­si con­ti­nua nel­le sue gran­di anse. Ba­sta con­fron­tarla a quel­la in­ter­na al dia­gram­ma del ci­ta­to ter­re­mo­to per ren­der­se­ne conto.
Que­sto stu­dio è solo al­l'ini­zio del­la spe­ri­men­ta­zio­ne e non pos­so per­met­ter­mi trop­pe il­la­zio­ni, né po­trei esclu­de­re al­tri for­ma­zio­ni si­mi­la­ri in temi as­sai più co­mu­ni; tut­ta­via cer­ti dati par­la­no da soli e pa­io­no espri­me­re de­ter­mi­na­te re­al­tà con una con­no­ta­zio­ne ine­qui­vo­ca­bile.

Sug­ge­ri­rei di trac­cia­re la Car­ta-del-Cie­lo per quel gior­no ed ora (adat­tan­do il Tem­po Uni­ver­sa­le di Gre­en­wich) sul­la pro­pria lo­ca­li­tà di re­si­den­za, onde po­ter va­lu­ta­re la col­lo­ca­zio­ne del­le in­flu­en­ze nei vari Cam­pi o Case.
Come d'uso, gli Aspet­ti sono trac­cia­ti con or­bi­ta per Con­giun­zio­ne fino a 7°; lo zoom de­gli Aspet­ti a de­stra con­tie­ne lo sche­ma ri­cal­co­la­to con Orb. este­sa a 12°, che evi­den­zia ul­te­rio­ri con­nes­sio­ni tra tut­ti i pun­ti del tema; sot­to gli Aspet­ti prin­ci­pa­li, ri­dot­ti da un'or­bi­ta p. C. di soli 3°. È in­te­res­san­te no­ta­re il per­ma­ne­re dei due Aspet­ti di Quin­ti­le di Net­tu­no-MoC ed Ura­no-PdF, due in­di­ci di re­a­liz­za­zio­ne il cui svi­lup­po d'in­sie­me ge­ne­ra nel cer­chio una fi­gu­ra stel­la­ta a 10 pun­te qua­si sim­me­tri­ca, for­te­men­te par­te­ci­pe del­l'ar­mo­nia ri­le­vata.